Sabato 29 Aprile, Don Piero Galvano, Direttore della Caritas Diocesana di Catania ha aperto le porte della Mensa di Librino - presso la Parrocchia “Resurrezione del Signore” di viale Castagnola n. 4 – all’amministrazione comunale catanese, rappresentata dal Primo Cittadino Enzo Bianco, alla Fondazione Etica e Valori Marilù Tregua, rappresentata dal Vice Presidente Raffaella Tregua ed ai volontari del Quotidiano di Sicilia, accompagnati dal loro Direttore, Carlo Alberto Tregua.
La mensa - in regola con i vari adempimenti amministrativi, di sicurezza e igienico-sanitari – serve già da 4 mesi le famiglie catanesi bisognose che dimorano nei quartieri periferici della nostra Città: Librino, San Giorgio, Zia Lisa, Villaggio Sant’Agata, Monte Po’.
Attualmente è aperta ogni mercoledì e sabato all’ora di pranzo, ma il Direttore della Caritas progetta di effettuare il servizio anche negli altri giorni infrasettimanali, trovando giovani volontari disponibili a servire alla Mensa. Don Piero, nel ringraziare i presenti, ha ricordato che “La fede senza carità non è vera fede. La vera religione è quella che riconosce il Signore in ogni volto umano. E’ bello constatare che anche il mondo della comunicazione sia al servizio dei più poveri. Non basta credere in Dio: anche il diavolo crede in Dio, ma non si adopera per l’amore fraterno. Occorrono i fatti!”.
Il primo cittadino Enzo Bianco è stato accolto con gioia da un coro di bambini che inneggiavano al suo nome. Dopo aver servito il pranzo ai presenti, il Sindaco è passato tra i tavoli della mensa a salutarli. Sull’iniziativa - fortemente voluta dal Vice Presidente della Fondazione, Raffaella Tregua – Enzo Bianco ha dichiarato: “ Un piccolo ma concreto segno nei confronti di chi soffre e vive uno stato di difficoltà. Ma stiamo lavorando per cambiare le cose e per trasformare questo grandissimo, ma emarginato quartiere. La mensa continuerà ad offrire un pasto caldo e attenzione a chi vive in difficoltà, ma si pensa ad un futuro migliore oltre a quello che è già stato realizzato: il nuovo commissariato di polizia, presidio di legalità e sicurezza, la ristrutturazione della torre di cemento con alloggi per 96 famiglie, gli orti urbani, l’immobile gestito dalle suore di Maria Ausiliatrice e ancora la scuola superiore, che per la prima volta è stata portata qui. Librino rappresenta la scommessa sul futuro di Catania!”.