Per il M5s "è un risultato storico". "Il 19 giugno bisognerà completare ciò che abbiamo iniziato, sarà l'occasione per riscrivere insieme, definitivamente, il futuro della nostra città", dice Virginia Raggi in una dichiarazione all agenzie stampa. "Ci tacciavano come antipolitica, la nostra invece è un'altra politica e questo i cittadini lo hanno capito, i partiti ancora no. Il popolo, ancora una volta, si è mostrato più lungimirante", ha concluso.
"I romani hanno lanciato un messaggio: è solo il primo momento, ma è un momento storico. Potrei diventare primo sindaco donna di Roma. Sono pronta a governare, ci siamo: il vento sta cambiando. Stiamo ricostruendo uno spirito di comunità", detto Raggi.
Trionfo del M5s a Roma, con Virginia Raggi sopra il 35%, i 5Stelle primo partito della Capitale con il 35,6% e il crollo di Pd (17,2% contro 26,3% del 2013) e di Forza Italia, che incassa appena il 4,2% contro il 13,5% di tre anni fa. Al ballottaggio per la poltrona di Sindaco di Roma Raggi sfiderà Roberto Giachetti, il candidato del Pd che ha superato il primo turno grazie a 'un miracolo', secondo il vicesegretaria Dem Deborah Serracchiani, e ora affronta una prova ancora più difficile: ribaltare un verdetto che l'ondata di protesta anti-Pd sembra aver già scritto. "E' un momento storico, sono pronta a governare", ha detto una Raggi finalmente sorridente nella notte.
"Non ho mai visto il Presidente del Consiglio dei Ministri così imbarazzato come oggi in conferenza stampa. I cittadini gli hanno restituito il ciaone?e lui finge di nulla". Lo scrive il M5s Luigi Di Maio su Fb dove commenta la conferenza stampa di Matteo Renzi: "Invece di cambiare registro e iniziare a spiegare agli italiani che ha sbagliato, oggi passa il tempo a vantarsi per i risultati ottenuti nelle uniche città dove il M5s non si è presentato. Contento lui...Matteo, ritorna sulla terra. La tua propaganda non funziona più".
"Il risultato storico di questa giornata è dedicato a Gianroberto Casaleggio". Così Beppe Grillo sul suo blog dove ricorda il co-fondatore del Movimento ripubblicando il suo discorso sul palco del V3Day di Genova interpretato da Claudio Gioè e la "sand artist" Gabriella Compagnone davanti ai 50.000 di piazza del Popolo a Roma venerdì 3 giugno. "Grazie Gianroberto!" scrive Grillo.
Per il M5s "è un risultato storico" e ora "cambiamo tutto". Così il blog di Beppe Grillo commenta, a notte alta, il voto delle elezioni comunali e in particolare il risultato dei pentastellati a Roma e Torino. "Un risultato storico!", è scritto a lettere maiuscole per due volte in un post dove si rileva anche che a Savona si profila il ballottaggio, grazie a Salvatore Diaspro, a Bologna Max Bugani "ha raddoppiato i voti delle precedenti elezioni comunali, a Milano con Gianluca Corrado il MoVimento 5 Stelle è passato dal 3% a circa il 10% e a Napoli con Matteo Brambilla dall'1 al 10%". Inoltre "ci sono già alcuni sindaci eletti al primo turno (per ora Fossombrone e Vigonovo)". Insomma, "Il MoVimento 5 Stelle è lento ma inesorabile. Cambiamo tutto!".
Soddisfatta per un "momento storico" ma anche con i piedi per terra in vista del ballottaggio del 19. Così Virginia Raggi ha commentato il risultato ottenuto a Roma al primo turno delle amministrative. Il Movimento cinque stelle esulta e con Alessandro di Battista va all'attaccco di un voto che "per il Pd va male per le politiche di Renzi". E mentre il Pd prova a guardare avanti con Lorenzo Guerini che prova a guardare al bicchiere mezzo pieno e ai molti piccoli comuni dove governerà il centrodestra si divide. Matteo Salvini va all'attacco delle "scelte suicide" compiute da Silvio Berluisconi in diverse città, a partire da Roma.
"È la nostra Rivoluzione gentile, a cui partecipano sempre più persone. Coraggio!", scrive l'esponente del direttorio M5s Luigi Di Maio sul blog di Beppe Grillo.
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito anche a Torino con una percentuale che si attesta al 35,6%. Alle comunali del 2013 era al 12,82%, quindi ha quasi triplicato le preferenze. Alle Elezioni Europee del 2014 la percentuale era del 24,95%. Crollo del Pd, che si attesta al 17,2% contro il 26,26% delle comunali del 2013 e il 43,07% delle Europee. Fdi arriva al 12,3%, raddoppiando i consensi delle comunali del 2013 (5,93%) e delle Europee (5,32%). Crollo per Forza Italia al 4,2% contro il 13,46% delle Europee.
Con 107.680 voti, pari al 30,01%, i pentastellati hanno superato di un soffio il Pd, che si è fermato a 106.818 voti pari al 29,77%. La differenza è di appena 862 voti. A 13 ore dalla chiusura dei seggi i dati sono definitivi.
E' stata del 62,14% l'affluenza alle urne rilevata alle 23, alla chiusura dei seggi, per le elezioni comunali in 1.274 centri chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Nelle precedenti omologhe aveva votato il 67
In una nottata elettorale al cardiopalma per il testa a testa Giachetti-Meloni a Roma, Matteo Renzi invita a pazientare e fare i conti soltanto alla fine.
Perché a Milano, Torino e Bologna il Pd parte in vantaggio e anche a Roma, dove bisognerà attendere probabilmente l'alba per avere conferma dell'accesso al ballottaggio, poi - assicura il premier - il Pd, dopo la delusione di questa prima tornata, "se la gioca". Ma non è comunque una notte serena per il partito quella del primo turno, segnata dalla probabile esclusione a Napoli e dall'exploit del M5s a Roma e Torino. E la minoranza è pronta ad affondare il colpo parlando di sconfitta.
Intanto l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino balla sul cadavere del Pd. Dopo il flop dei dem al primo turno delle amministrative, adesso arriva la "vendetta del Marziano" che punta il dito contro il partito: "Il risultato del primo turno a Roma propone conforza il problema di un Partito democratico che ha rotto il proprio rapporto con la città.
Dati alla mano, il calo del consenso verso il Partito democratico romano è drammatico e sarebbe un grave errore sottovalutarlo ofingere di ignorarne le cause. La sofferta conquista del ballottaggio daparte di Roberto Giachetti, favorita in modo determinante e forse voluto da Forza Italia, rende onore agli sforzi di un candidato che paga la sua eccessiva vicinanza a Renzi, ma che ha lavorato duramente sul territorio. Mail volto di Giachetti non può da solo coprire la gestione fallimentare di unpartito che dopo gli arresti di Mafia Capitale ha perso l’occasione di rinnovarsi e che si è anzi chiuso in un disperato tentativo diauto-conservare il proprio potere, in ossequio non ai cittadini-elettori, ma solo al verbo renziano", ha scritto sul suo sito l'ex primo cittadino di Roma.
All'indomani del voto Romano, che ha visto l'expolit della grillina Virginia Raggi e il piddì Roberto Giachetti andare al ballottaggio per un soffio, Giorgia Meloni ammette la sconfitta, ma medita vendetta. "Vogliamo guardare avanti, ricostruire il centrodestra, ma nulla sarà più come prima - tuona la leader di Fratelli d'Italia - non vogliamo stare insieme per forza"
Nella conferenza stampa, in cui ha analizzato il voto di ieri, la Meloni non ha lesina accuse a Berlusconi e a FI "La scelta di Berlusconi di chiudere la campagna elettorale di Marchini ha centrato l'obiettivo che voleva centrare - tuona - mandare Giachetti al ballottaggio per mantenere Renzi in sella". E ancora: "Se il Partito democratico non avesse avuto l'aiutino di Berlusconi e i Forza Italia, non sarebbe arrivato al ballottaggio con Giachetti e per loro sarebbe stata una debacle". Quindi la stoccata finale: "Berlusconi nella migliore delle ipotesi ha perso di lucidità e dico così per non dire che c'è dolo nella scelta come tradirebbe una serie di indizi. Quando non sei lucido c'è poco che tu possa governare, non governi neanche il partito tuo". Peccato che la lezione di Milano dimostri l'esatto contrario: Stefano Parisi, candidato di un centrodestra uniti, ha agganciato il renziano Beppe Sala e Forza Italia ha fatto il pieno di voti doppiando la Lega Nord.
Renzi ha sempre affermato che le comunali non sono un test del governo e che la sua vera partita la giocherà nel referendum di ottobre. Ma a chi lo incontra non nasconde il disappunto per qualche risultato sotto le attese, come quelli di Bologna e Torino, dove la candidata M5s incalza Fassino. Anche Beppe Sala è davanti, ma di misura. Ma il premier respinge la lettura per cui come dice Raggi, il "vento" starebbe girando a favore dei Cinque stelle. A parte il risultato ("Importante", ammette Guerini) della Raggi a Roma, sottolineano i vicesegretari, il M5s nella grande maggioranza dei comuni non è in partita, mentre il Pd vince al primo turno vince in oltre 800 città, tra cui Caserta, Rimini e Salerno.
Renzi arriva nella sede di largo del Nazareno poco dopo le otto di sera e va via intorno alle tre. Con lo stato maggiore del partito attende i risultati nei suoi uffici, dove si affacciano anche esponenti della minoranza come Gianni Cuperlo e Nico Stumpo. Ma lascia che siano i vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani a tracciare un primo bilancio, intorno alle due. E puntare l'accento sulla situazione di partenza: queste amministrative, è l'analisi, si annunciavano per il Pd tutte in salita.
E si confermano "difficoltà" in città come Roma e Napoli. Nel capoluogo partenopeo Valeria Valente è probabilmente fuori dal ballottaggio, ma quasi nessuno al Nazareno avrebbe scommesso un risultato diverso alla vigilia. E a Roma, ricorda Guerini, si paga il prezzo "della giunta Marino e mafia capitale". Quindi, puntualizza poco dopo Serracchiani, se Giachetti arriverà, come sembra, al ballottaggio - sia pure di una incollatura su Giorgia Meloni, è già un "miracolo".
Ora, suona la carica il premier, il Pd "se la giocherà ovunque al ballottaggio". Anche a Roma, afferma Serracchiani: "Con Raggi ce la vediamo tra 15 giorni". Ma al Nazareno si attende fino all'ultimo la conferma dell'approdo al secondo turno di Roberto Giachetti, non scontata. Gli esponenti della minoranza per ora tacciono ma, a taccuini chiusi, fanno capire che sono pronti a incalzare. "Se andiamo al ballottaggio a Roma, potremo definire questo primo turno una sconfitta. Altrimenti sarà un vero e proprio disastro", afferma un deputato. E un altro parlamentare fa notare che a Cosenza e Napoli, dove il Pd ha scelto l'alleanza con Verdini, non è neanche arrivato al ballottaggio: "il voto conferma che bisogna cambiare rotta e che è sbagliato dire che la vera sfida è quella di ottobre
Sono tanti gli episodi di irregolarità che anche a questa tornata elettorale sono stati segnalati e denunciati, soprattutto in Campania ma non solo. Due elettori sono stati sorpresi, in due distinti episodi, mentre con telefoni cellulari, dopo aver votato, fotografavano le proprie schede elettorali a Castellammare di Stabia (Napoli). A entrambi gli agenti hanno sequestrato i telefonini ed entrambi saranno denunciati. Quattro persone, poi, sono state denunciate nel casertano per aver fotografato la scheda elettorale all'interno delle urne dopo aver votato. "Siamo sommersi da denunce e segnalazioni di tentativi di brogli e compravendita di voti. C'è chi si vende per 20 euro e chi fotografa il voto. Fuori i seggi è una sorta di "guerra"", ha sostenuto il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli dei Verdi che hanno, in occasione del voto amministrativo, hanno attivato una mail denominata "Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.". Una rappresentante di lista dei Cinque Stelle a Napoli ha denunciato di essere stata minacciata per aver segnalato la presenza di persone che distribuivano "santini" elettorali fuori da un seggio. Un italiano di nazionalità moldava è stato denunciato dalla polizia anche a Grosseto per aver fotografato la scheda in un seggio elettorale. E' stato il presidente di seggio ad accorgersi del flash durante le operazioni di voto.
In Sardegna, invece, una coppia ha scelto il giorno delle elezioni per chiedere ancora una volta una casa e un lavoro per poter vivere. Lui 33 anni, lei 31 questa mattina si sono incatenati a pochi metri dal seggio di via Farina a Villacidro, uno dei Comuni sardi chiamati oggi ad eleggere il sindaco. La coppia si è incatenata ad una cancellata mostrando un cartello.