“Sul sito ares118.it fanno bella mostra di sé, con tanto di didascalia di auto compiacimento. Sono le 12 nuove auto mediche di cui, insieme ai Suv, è iniziata la consegna alle centrali operative provinciali. Ben venga il rinnovamento del nuovo parco macchine, ma con quali criteri si è operato?”. Ė il commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “I Suv sono destinati alle province ma non si capisce come mai, dato che le province in tutto il Lazio sono cinque questi siano sette. Soprattutto – incalza Maritato – sarebbe interessante monitorare quante maxiemergenze e quanti grandi eventi si verificano ogni anno nella Regione Lazio, considerato che i nuovi mezzi, sarebbero dedicati a tali evenienze. Non ci convince quanto affermato dall’Azienda, con la contestuale difesa d’ufficio della Cgil, rispetto ai costi: 650 mila euro con comprensiva assistenza ‘full immersion’ per cinque anni ci sembrano veramente un’esagerazione. Vorremmo capire, fra l’altro, cosa ci sta a fare l’autoparco del San Camillo, con officina di riparazione annessa. Ci piacerebbe inoltre, comparare i costi di piccoli pezzi di ricambio acquistati brevi manu dai tecnici e le spese con cui invece si provvede alle forniture tramite gara e ditte specializzate. Insomma – chiosa Maritato – siamo sempre più convinti, con buona pace della Cgil dell’Ares 118, che i costi del ‘carrozzone Ares 118’ siano triplicati rispetto alla precedente gestione. Basta scorrere la lista con la pletora di direttori, dirigenti, posizioni organizzative”.