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Al liceo da Vinci il Progetto sperimentale “Tra le righe dell’italiano

Nell’ ambito delle iniziative legate all’orientamento in uscita, di recente è stato sottoscritto un protocollo tra la prof.ssa Giuseppina Princi, dirigente del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria e  il  prof. Navarra,  Magnifico Rettore dell’UNIME,  che istituzionalizza  il progetto sperimentale: “Tra le righe dell’italiano. Strumenti di navigazione per comunicare oggi”, coordinato dalla prof.ssa Mariangela Monaca del DICAM-Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina e seguito, per il liceo, dalla referente prof.ssa Francesca Vadalà.

«È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente»; così recita la lettera che 600 professori universitari di varie discipline hanno diffuso all’inizio di febbraio, e che ha rinfocolato un dibattito mai spento su quanto la scuola italiana oggi sia in grado di preparare i ragazzi a comunicare nei diversi contesti sociali nei quali si svolge la loro vita, da quello familiare e colloquiale a quello formale della sfera pubblica e del lavoro.

Pur senza voler qui andare a fondo nel problema dell’insegnamento dell’italiano a scuola, possiamo affidarci alle opinioni espresse dalla linguista e insegnante Maria G. Lo Duca in una lettera che ha seguito di pochi giorni quella dei 600 docenti, e che ha avuto meno risalto, sebbene fosse meno catastrofica e più costruttiva. Lo Duca individua almeno uno dei punti deboli dell’insegnamento dell’italiano nella scuola secondaria di secondo grado: «Le indicazioni sulla lingua [contenute nelle Linee guida approntate per i Licei, gli Istituti tecnici e gli Istituti professionali nel 2010] sono vaghe, generiche; la riflessione sulla lingua, che potrebbe, a questa età, fare da motore per l’innesto di mature abilità di scrittura, diventa un rapidissimo cenno che riguarda solo il primo biennio; il triennio, tutto orientato alla letteratura, anzi alla storia della letteratura, ne viene del tutto esonerato. Anche le prove di scrittura si riducono e si fossilizzano: via via che si sale nel corso degli studi si scrive sempre meno. Fatte salve le solite lodevolissime eccezioni, il compito in classe è ancora per molti studenti delle superiori l’unica vera occasione di scrittura richiesta dalla scuola, e l’unica, comunque, ad essere corretta e valutata». 

Se, dunque, il triennio offre agli studenti poche occasioni per praticare (ricettivamente e produttivamente) la lingua reale, è lì che è più utile intervenire per rinsaldare la consapevolezza nell’uso della lingua da parte dei ragazzi. 

Obiettivo di questo ambizioso percorso, afferma la dirigente Princi, sarà proprio quello di invitare gli studenti a riscoprire la propria lingua ed a riappropriarsi di essa approfondendo la conoscenza del sistema dell’italiano, con la sua variabilità funzionale e sociale e come organismo in evoluzione: le lezioni ed i laboratori guideranno gli studenti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle funzioni espressive e comunicative della lingua ed una maggiore padronanza linguistica, in particolare nel modulare i registri, attraverso la comprensione della variabilità delle forme e delle strutture della lingua, con l’obiettivo di impadronirsi di strategie e tecniche per comunicare in maniera chiara, idonea ai contesti ed efficace.

Il progetto sarà indirizzato ad un max di trenta (30) studenti delle classi del triennio, avrà durata complessiva di 25 ore (da marzo-maggio 2017), durante le quali sono previsti i seguenti seminari tenuti da proff.ri del DICAM:

1) Prof. Rosa Santoro: “Parole, parole, parole...dal latino all'italiano. L'importanza del lessico per comunicare con successo”.

2) Prof. Fabio Ruggiano: “Orientarsi nel mondo di testi, tra locuzione e illocuzione”.

3) Prof. Sandro Gorgone: “ Pensare e parlare, filosofia e linguaggio”.

4) Prof. Francesco Pira: “Una lingua mutante: l’italiano e i social”.

5) Prof. Mariangela Monaca: “Navigando tra gli “-ismi”: lingue, religioni, società”.

Al termine di ogni seminario è prevista un’ora di laboratorio a cura del docente e del tutor: gli studenti verranno guidati nell’elaborazione di articoli di giornale, racconti, testi argomentativi, narrativi o poetici, che confluiranno nella produzione di una pagina web creata ad hoc su wordpress.com

La cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al progetto e la presentazione dell’elaborato finale si svolgerà presso il DICAM dell’Università di Messina.

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