L’edizione 2018 di Ibla Buskers si è conclusa confermando il successo di una manifestazione che è ormai nel cuore di tutti. Grandissima affluenza durante tutti i quattro giorni del festival, da giovedì a domenica, ha caratterizzato l’atmosfera a Ragusa Ibla. Gli artisti invitati, provenienti da ogni parte del mondo, hanno regalato veri e propri show imperdibili tra le piazze storiche della manifestazione. Ma questa edizione, che ricordiamo essere la ventiquattresima, resterà sicuramente nella memoria anche per l’enorme lavoro di recupero della memoria storica legata a uno dei quartieri di Ragusa Ibla meno conosciuto ai ragusani stessi. Si è infatti riscoperto l’ex ghetto ebraico della Giudecca che si snoda attorno alla chiesa dell’Annunziata, tra le vie Orfanotrofio e largo Camerina. Tramite tour guidati, condotti dal bravo e preparato poeta dialettale Fabio Messina, e con il supporto degli studenti della Facoltà di Lingue, i visitatori hanno potuto approfondire la storia anche leggendaria avvolta attorno al quartiere della Giudecca, tra uno spettacolo e l’altro.
Sono stati infatti organizzati stand e palchi che insistevano proprio sul quartiere ex ghetto, tra cui quello all’interno del cortile Santa Teresa dentro la Facoltà di Lingue, il tutto grazie ad una collaborazione con il preside Santo Burgio. Proprio il cortile interno alla Facoltà è stato la sede anche di un’altra novità di questa edizione di Ibla Buskers: la “Kermesse”. Un momento a fine serata in cui a turno gli artisti hanno improvvisato vere e proprie jam session di altissimo livello. Grande attenzione è stata rivolta anche per i più piccoli attraverso le Kids Circus Zone, laboratori in cui i bambini dai cinque anni in su hanno potuto avvicinarsi alle basi dell’arte circense. Stand di gadget ed artigianato locale sparsi un po’ per tutta Ragusa Ibla hanno invece permesso il ristoro alle migliaia di spettatori.
Piazza Pola si è trasformata per l’occasione nel “Polo Pola Social Club” dove, oltre all’infopoint è stato organizzato un vero mercatino di artigianato locale di pregio con annesso barber corner e la preparazione di pietanze per chi voleva ristorarsi tra uno show e l’altro. Molto del successo della manifestazione è sicuramente dovuto all’organizzazione da parte dell’Associazione Edrisi, da sempre promotrice del festival. Bene anche il servizio navette che dal venerdì alla domenica ha collegato, con ritmi sostenuti, il quartiere barocco a Ragusa Superiore facilitando così l’arrivo di migliaia di persone.
Di successo anche la scelta di spostare le sedi dei galà di apertura e chiusura del festival. Mentre il Galà di Apertura si è svolto all’interno del suggestivo auditorium San Vincenzo Ferreri, il Gran Galà dei Saluti di ieri sera, che ha chiuso ufficialmente la ventiquattresima edizione di Ibla Buskers, è stato organizzato nello spiazzale dell’ex Distretto militare a Ragusa Ibla. Con lo sfondo della cupola del Duomo di San Giorgio a fare da cornice mozzafiato, tutti gli artisti si sono esibiti proponendo ognuno i passaggi principali dei propri spettacoli. Un successo insomma questa edizione 2018 che ha visto tante novità e che si proietta a festeggiare il quarto di secolo, il prossimo anno, spegnendo 25 candeline.