"L'anima di un germoglio", questo il singolare titolo della mostra di pittura di Tiziana Scurlo, che sarà inaugurata a Paola (Cosenza) l'11 Agosto 2018 alle ore 19:00 presso la Sala del Palazzo di Città (Corso Garibaldi).
L'artista cinquantenne, nata a Milano, ma di origini calabresi, in questi anni ha partecipato a numerose mostre personali e collettive e le sue opere, create con grande passione, vengono realizzate sia a spatola che a pennello.
Tiziana, che afferma - in ogni mio quadro si trova sempre un colore, oppure una semplice sfumatura, che toccano la sfera emozionale e spero che nella vita ogni persona possa in ogni istante essere colorata - è alla sua prima esposizione nel sud Italia, stavolta per presentare le sue opere dipinte su tela.
Gli spazi espositivi saranno visitabili dall'11 al 12 agosto nei seguenti orari:
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 24:00
Fra pochi giorni a Paola sarà inaugurata la sua mostra di pittura. C'è un motivo particolare per cui ha scelto la Calabria?
Si, le mie origini sono calabresi. E’ la prima volta che espongo nella mia splendida Terra e sono molto emozionata.
In ogni accezione dell'arte l'autore riesce sempre ad esprimere le sue emozioni. Qual è il legame fra colori e sfera emozionale?
La magia di quando dipingo è credere che esistano dei legami inscindibili tra le cose che vedo e quelle che sogno, dai quali scaturiscono impulsi e sensazioni che guidano la mia espressione creativa.
Cosa evoca il titolo della mostra "L'anima di un germoglio"?
Sarebbe stato meglio dire un "germoglio per l’anima", ma l'altra espressione risultava più orecchiabile per dire che poco importa se una persona che non è più sulla Terra; sono convinta che la sua anima rimanga viva e mi è sempre vicina, tanto da accarezzare il mio cuore. In altre parole, il germoglio di un fiore è adatto a risvegliare la sua anima. Penso che ogni emozione, anche la più dolorosa, abbia comunque una finalità positiva.
Qual è il suo legame con la Calabria?
La scelta di questo luogo non è casuale, viste le mie origini. I miei genitori si sono conosciuti e sposati qui a Paola; nel 1964 sono emigrati al nord per motivi di lavori, ma hanno portato con loro una valigia carica di tradizioni e sapori, che hanno mantenuto sempre vive nel tempo. Per me Paola rappresenta le radici, il cuore e la cultura che ho ereditato da loro. Mia madre vive al nord e continua a seguire tutte le tradizioni legate alla Calabria.
Quando ha acquisito consapevolezza della sua vena creativa?
Non lo so esattamente... Ricordo che un giorno, circa 30 anni fa, ho incominciato a esprimere quello che sentivo e che non avrei rivelato a nessuno; così ho iniziato a dipingere. Ora ho la cantina piena di quadri, in questa mostra ne porto soltanto 15, che per la maggior parte sono rappresentazioni floreali. Questa volta, per realizzarli, sono stata attratta ed ispirata dalla natura che mi inebriava, passeggiando nei prati.
A chi vorrebbe dedicare questa mostra?
A mio padre Vincenzo, che avrei voluto qui, accanto a me. Tuttavia, sono certa che la sua anima continuerà a volteggiare come una farfalla fra i miei coloratissimi fiori.