Una vibrante connessione tra musica e letteratura quella di domenica 24 marzo. “Avec et sans paroles” nel Foyer del Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, è stato un concerto dalle infinite emozioni create da Giovanni Puddu, alla chitarra, e Luca Violini, voce recitante. La “strana coppia” è riuscita a esprimere le rispettive doti artistiche in un crescente armonico attraverso la musica e le parole. L’evento, organizzato da AMA Calabria, associazione diretta da Francescantonio Pollice, è stato finanziato con risorse PAC 2014/2020 erogate ai sensi dell’Avviso Pubblico “Eventi di promozione culturale” emanato dalla Regione Calabria - Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.
L’approccio talmente appassionato con la sua chitarra, al punto da farlo apparire viscerale, ha confermato quanto sia grande la sensibilità artistica ed emotiva di Giovanni Puddu. L’immensa padronanza dello strumento è stata al centro di una esibizione entusiasmante, veicolo di ricche sensazioni e profonde emozioni. Il suono pulito e sempre rispettoso della scrittura originale, ha messo in mostra un musicista che in ogni sua esecuzione esprime un forte lirismo.
In “Avec et sans paroles” Giovanni Puddu ha spaziato attraverso diversi periodi. Dall’Ottocento di Franz Schubert, Felix Mendelssohn Bartholdy e di Mauro Giuliani si è arrivati al Novecento, con l’esecuzione del capolavoro della musica letteraria, “Platero y yo” di Mario Castelnuovo-Tedesco, su testo lirico dell’autore Premio Nobel José Ramón Jiménez, unico brano recitato da Violini in lingua originale.
“Lob der Thränen”, di Franz Schubert è stato il degno inizio del concerto. Una performance che, sviluppatasi tra gioia e malinconia, ha dato vita appieno all’espressione musicale voluta dall’autore. Giovanni Puddu, visibilmente commosso, ha voluto dedicare questo brano a Maurizio Pollini, deceduto alcuni giorni fa. Dello stesso compositore il chitarrista ha scelto due Lieder tratti da “Schwanengesang”, la raccolta postuma pubblicata dal fratello di Schubert. La trascrizione per chitarra di Johann Kaspar Mertz ha avuto una resa perfetta.
Le parole hanno accompagnato “Platero y yo” il poema che Juan Ramon Jimenéz ha dedicato alla sua terra. L’opera composta da 138 capitoli è stata parzialmente musicata da Mario Castelnuovo-Tedesco, che ha scelto solo ventotto capitoli, a suo modo di dire tra i più belli e significativi della storia di un giovane contadino in compagnia di Platero, il suo asino. Recitato in spagnolo da Luca Violini, la musica di Castelnuovo-Tedesco e il testo di Jiménez hanno messo in luce una estrema complessità e, al tempo stesso, una inattesa leggerezza. Il felice incontro tra musica e letteratura sottolinea l’importanza di quello che può essere considerato uno dei capolavori teatrali del Novecento.
La presenza della voce recitante di Luca Violini, presente in questo brano, ha dato il senso di quanto sia importante il potere della voce. Le immagini, la storia e i luoghi descritti hanno creato suggestioni profonde nel pubblico presente. Una voce che completava la musica e viceversa, in uno scambio continuo di ruoli.
Con la romanza “Lieder ohne Worte” di Felix Mendhelssohn sono tornate a mancare le parole. Pur prive di esse, sono state le note a dare un senso ai sentimenti dell’animo umano. E’ questo che i quattro Lieder del compositore tedesco selezionati da Giovanni Puddu, nella loro semplicità, riescono a esprimere. In ognuno di essi, ancora una volta, l’abilità tecnica esibita consegna un momento di chitarrismo superbo.
Il finale riserva un tributo a Gioacchino Rossini attraverso la “Rossiniana, op. 120 n°2” di Mauro Giuliani, uno dei sei pot-pourri da lui composti che ha concluso la serata confermando quanto Giovanni Puddu sia da considerare con assoluta fermezza di appartenere al gotha dei chitarristi classici. Inevitabili, al termine della serata, gli applausi calorosi di riconoscimento con cui il pubblico ha salutato il duo Puddu e Violini, nell’ennesimo appuntamento di rilievo organizzato da AMA Calabria.
Sabato 6 aprile al Teatro Comunale di Catanzaro e domenica 7 aprile al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, la stagione teatrale di AMA Calabria avrà come protagonista Max Giusti con “Bollicine”, spettacolo in cui indosserà gli abiti del mattatore, confessando al pubblico ciò che non direbbe mai al suo amico più caro.