“Il tentativo che si sta consumando in questi giorni da parte di Finmeccanica di vendere Ansaldo Breda ed Ansaldo Sts è l’ennesimo esempio di una cecità tutta italiana che, per fare cassa nell’immediato, rinuncia a produzioni strategiche per l’industria italiana” questo il commento della deputata Federica Dieni del Movimento 5 stelle all’incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economiche che ha visto coinvolti, oltre ad una rappresentanza di deputati pentastellati, le rappresentanze dei lavoratori e i vertici dell’azienda.
“Non posso che esprimere tutto il mio sconcerto per il piano industriale che è stato illustrato relativamente ad Ansaldo. E questo non solo perché, da reggina, come tutti i reggini, conosco l’eccellenza e l’importanza per la Calabria dell’ex OMECA. La problematica trattata tanto superficialmente da Finmeccanica tocca, infatti, tutti gli italiani, dato che la cessione di questa realtà a General Eletric Transportation rappresenta l’ennesima perdita di un comparto strategico per l’economia nazionale, in quello che sembra un processo di inarrestabile deindustrializzazione. I cosiddetti governi di centrosinistra, anziché tutelare le partecipazioni pubbliche cercando di valorizzarle e migliorarne l’efficienza continuano in un percorso di dismissione che sta portando alla perdita di posti di lavoro, senza peraltro portare benefici ai bilanci delle Società pubbliche o dello Stato. Nell’assenza di qualsiasi strategia industriale assistiamo inermi alla rovina di realtà, come quella di Finmeccanica, che fino a qualche anno fa rappresentavano uno dei punti di forza della nostra economia. E, dato l’approccio del Governo entrate, non sembra davvero che possiamo aspettarci miglioramenti.”
Conclude la deputata reggina :“Il Movimento 5 stelle continuerà a stare accanto ai lavoratori e a schierarsi in difesa dei beni pubblici, che, per quanto i vertici di Finmeccanica possano scordarlo, non sono proprietà di qualche interessato politico o di qualche manager strapagato, ma di tutti i cittadini. Ansaldo Breda e Ansaldo Sts devono restare di proprietà di tutti gli italiani.”