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Venerdì, 24 Gennaio 2025

Onu: uso di armi chimiche da parte dell'Isis

Le Nazioni Unite hanno evocato oggi "dettagli emersi" sull'uso di armi chimiche da parte dei miliziani dell'Isis in Iraq e notizie sullo stoccaggio a Mosul di "grandi quantità" di ammoniaca e zolfo poste in zone dove sono presenti civili. Lo ha detto a Ginevra la portavoce Ravina Shamdasani dell'Ufficio dell'Alto commissario Onu per i diritti umani. 

L'Onu ha inoltre denunciato l'affiorare di nuove prove di fosse comuni, sullo sfruttamento sessuale di donne e bambine, torture e uccisioni, reclutamento di bambini e altre gravi violazioni da parte di miliziani dell'Isis in Iraq. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein ha esortato a un'azione immediata per garantire i diritti ed i bisogni delle vittime, assicurare la giustizia e riferire la situazione in Iraq alla Corte penale internazionale.

Ed e questo lo scenario lasciato a risolvere il nuovo inquilino della Casa Bianca che sta lavorando alla sua squadra di governo. Il transition team avrebbe già delineato una 'short-list' per le posizioni chiave, con i fedelissimi del presidente eletto in pole position e nessuna donna in corsa. Dopo anni lontano dal 'potere' di Washington a causa della crisi economica, Wall Street potrebbe tornare protagonista, con l'amministratore delegato di JPMorgan JAMIE DIMON papabile per il Tesoro, incarico per il quale girano anche i nomi dell'ex di Goldman Sachs STEVE MNUCHIN e l'investitore CARL ICAHN.

Anche se i giochi restano aperti, con Trump che avrà l'ultima parola, il nome di RUDY GIULIANI, l'ex sindaco di New York braccio destro di Trump che ha appoggiato fin dall'inizio della campagna, è in corsa per varie posizioni. Con i suoi trascorsi e il pugno duro usato negli anni '90 nella Grande Mela, Giuliani sembra favorito per il ruolo di segretario alla Sicurezza nazionale o direttore della Cia. Un'altra ipotesi per Giuliani è quella di ministro della Giustizia, ruolo per cui è in corsa anche CHRIS CHRISTIE.

Fedelissimo di Trump dopo aver accantonato le aspirazioni presidenziali, Christie è di recente più defilato dopo i problemi giudiziari sullo scandalo del George Washington Bridge, che ha portato alla condanna di due assistenti del governatore del New Jersey. Per la sicurezza nazionale un'ipotesi, anche se poco probabile, e' quella di SARAH PALIN. L'ex governatore dell'Alaska non ha mai nascosto che sarebbe stata interessata a un posto nell'amministrazione, ma le sue chance per il ministero degli interni sembrano limitate. A Palin potrebbe andare la guida dell'agenzia per le risorse naturali. Il neurochirurgo pediatrico BEN CARSON, ex rivale alla Casa Bianca di Trump, potrebbe approdare alla Sanità, divenendo così il protagonista di una delle prime battaglie di Trump, l'abolizione dell'Obamacare, che ha promesso nei primi 100 giorni.

A capo dello staff Trump valuta il numero uno del Republican National Committee RIENCE PRIEBUS, ma anche NEWT GINGRICH, l'ex speaker della Camera che ha aspirato alla Casa Bianca nel 2012. Gingrich è in corsa anche per la posizione di segretario di Stato.

Per il dopo John Kerry, Trump valuta anche i senatori dell'Alabama JEFF SESSION o del Tennessee BOB CORKER, ma anche il presidente del Council on Foreign Relation RICHARD HASS. Nella short list per la Difesa ci sarebbero oltre al senatore Session, il parlamentare della California DUNCAN HUNTER e JIM TALENT, dell'American Enterprise Institute.

Alla Casa Bianca come consigliere è quasi certo arrivi KELLYANNE CONWAY, la manager di origini italiane della campagna di Trump, che ha ammesso si aver ricevuto un'offerta per un posto. Per la comunicazione sono in corsa JASON MILLER e HOPE PICKS, che ha fatto da portavoce per la campagna di Trump dopo aver lavorato nelle public relation della società di Ivanka Trump.

"Con Trump perderemo due anni: il tempo che faccia il giro del mondo che non conosce": lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker rispondendo alle domande dei ragazzi alla Corte di Giustizia Ue a Lussemburgo. "Gli americani in generale non hanno attenzione verso l'Europa", ha detto Juncker secondo quanto riporta il giornale lussemburghese Le Quotidien. "Riguardo a Trump, credo di capire che lui pensi che il Belgio sia un villaggio da qualche parte nel nostro continente... In breve, dovremo mostrargli e spiegare cos'è l'Europa".

"E' vero che l'elezione di Trump comporta dei rischi di vedere gli equilibri intercontinentali disturbati sui fondamentali e sulla struttura", visto che "ho una lunga vita politica, ho lavorato con quattro presidenti Usa e ho constatato che tutto quello che si dice in campagna elettorale è vero un po' per tutti purtroppo", ha detto ancora il presidente della Commissione Ue rispondendo agli studenti alla Corte di Giustizia a Lussemburgo.

Sinceramente da vecchio cronista non ci riesco a capire queste manifestazioni contro il nuovo Presidente eletto democraticamente da la maggioranza degli Americani : Non si placano le proteste negli Stati Uniti contro l'elezione alla Casa Bianca di Donald Trump. La polizia di Portland, in Oregon, ha sparato pallottole di gomma e usato spray al peperoncino per disperdere una manifestazione anti-Trump degenerata in rivolta: 29 persone sono state arrestate. 

"Ci uniremo tutti e ne saremo orgogliosi": così su Twitter Donald Trump lancia un appello alla luce delle proteste esplose in molte città americane contro la sua elezione. "Amo il fatto - aggiunge il neo presidente su Twitter - che i piccoli gruppi di manifestanti la scorsa notte abbiano mostrato passione per il nostro grande Paese".

 

   

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