Nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Todi si è tenuto il preview-stampa della mostra di John R. Pepper “Inhabited Deserts” ed è stato un luogo l'incontro internazionale <<Il confine assente. Conflitti e nuove armonie>>.
Al centro del dibattito, la consapevolezza che solo nel deserto esiste lo spazio transnazionale del dialogo, una specie di terra comune in cui ridurre i conflitti mentre si affrontano crisi finanziarie, epidemie, disastri naturali e tensioni geopolitiche. Se l’umanità avrà un nuovo domani si dovrà ripartire dall’immagine simbolica di un deserto, da una dottrina che ridefinisca il peso del denaro e la sua distribuzione planetaria. Ha moderato il giornalista Duilio Giammaria e hanno preso la parola:
Sheikh Ahmed Mohammed Al-Jebali, sceicco della tribù Jabaleya, tribù responsabile della sicurezza del monastero di Santa Caterina nel Sud-Sinai dal 565 d.C.;
Avner Goran,archeologo di fama mondiale, rappresentante israeliano per la Abraham Path Iniziative;
Giancarlo Esposito, famoso attore e regista americano, quattro nomination agli Emmy Award e una stella sull’ Hollywood Boulevard;
Mehrdad Ghazvinian, noto anche come “Desert Fox” o, anche, “Il Padre del Deserto Iraniano”; Rodney Ford, addetto culturale dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia;
Max Calderan, numero uno degli esploratori dei deserti estremi, detentore di 13 record mondiali; Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale; Gianluca Marziani e Kirill Petrin, curatori della mostra fotografica Inhabited Deserts;
John R. Pepper, fotografo, autore delle foto in mostra.
Giancarlo Esposito ha realizzato per l’incontro internazionale di Todi un’opera ispirata alla “Colomba della Pace” di Pablo Picasso, trasformando l’emblema del pacifismo universale in un energico “uccello del deserto” che lascia cadere dai suoi artigli sulle dune un ramoscello di ulivo, simbolo di pacificazione e invito a porre fine ai conflitti in tante parti del mondo per destinare più risorse a combattere pandemie, crisi economiche e disastri naturali.
Il disegno originale è stato donato al Comune di Todi e, stampato in un numero limitato di copie, regalato al pubblico presente al talk.
RELATORI DELLA CONVERSAZIONE “IL CONFINE ASSENTE”
MAX CALDERAN, esploratore desertico estremo. Dirigente d’azienda e atleta poliedrico detiene 13 record mondiali. Rai Sport ha realizzato il documentario, Beyond the Limits, sulle sue imprese; Al Jazeera World ha prodotto il cortometraggio Son of the Desert sui suoi exploit. Nel 2020 è il primo uomo a percorrere a piedi, in solitario, i 1.100 km del deserto di sabbia più grande del mondo, il Rub’ al-Khali Desert (Empty Quarter), in Arabia Saudita. The Calderan line comparirà sulle mappe e nei libri di storia e geografia.
GIANCARLO ESPOSITO
Susan. È
Blues, School Daze e Malcolm X. Creepshow, Westworld etc.
Breaking Bad. The Cotton Club e Desperately Seeking Do the Right Thing, Mo’ Better Revolution, Better Call Saul, Godfather of Harlem, The Mandalorian,
Sarandon e Gene Hackman...
, attore e regista americano di origini italiane, quattro nomination per gli Emmy
Award, diverse nomination al OBIE e una stella sull’ Hollywood Boulevard, ha recitato accanto a Paul Newman, Susan
Attore cult per la sua magistrale interpretazione di 'Gus' Fring” nella serie
Fece il suo debutto a Broadway, nel 1966, a otto anni
stato diretto da grandi registi come Abel Ferrara, Wayne Wang e da Spike Lee in
.
I suoi primi ruoli al cinema:
Tra serie TV più famose
SHEIKH AHMED MOHAMMED AL-JEBALI, sceicco della tribù Jabaleya, del Sud-Sinai, responsabile della sicurezza del monastero di Santa Caterina dall’anno 565 d.c., un convinto progressista; ha abolito la tradizione di “Sceicco a vita”, ha bandito i matrimoni con ‘mogli bambine’ e le mutilazioni genitali femminili. Ha permesso alle donne di lavorare, prima nelle loro case poi in una azienda appositamente creata nel monastero di Santa Caterina. È cresciuto per 18 anni sotto l'occupazione israeliana giocando con i figli di Avner/Abunar Goran’s.
MEHRDAD GHAZVINIAN, noto anche come “Desert Fox” o, anche, “Il Padre del Deserto Iraniano”, è uno dei più importanti esploratori di deserti nel mondo ed è riconosciuto come il maggior esperto di deserti iraniani e in particolare dello spietato Dasht-E-Lut. Il suo lavoro cartografico viene utilizzato dagli esploratori di tutto il mondo. Ama sciare sulle dune di 600mt del Lut o sorvolarle con paramotore.
AVNER GORAN, archeologo di fama mondiale, con il suo team ha scoperto la civiltà di Nawamis, gli antenati dei beduini, presente nella penisola del Sinai dal 4° millennio a.c., ha studiato l’Arabo ed è stato “adottato” dalle tribù beduine. Dopo 18 anni di occupazione, ha supervisionato il trasferimento in Egitto di tutti i reperti archeologici trovati nel Sinai durante l'occupazione militare israeliana. Vive a Gerusalemme, dove è il rappresentante israeliano per la Abraham Path Initiative, che ha l’obiettivo di unire le persone la cui fede si ispira ai tre principali libri sacri (Bibbia, Tōrāh, Corano).
LA MOSTRA INHABITED DESERTS
Sabato 3 ottobre alle ore 19.00 inaugurazione della mostra fotografica di John R. Pepper "Inhabited Deserts"(Palazzo Comunale di Todi, Sala delle Pietre e Nido dell’Aquila/Torcularium): 53 suggestive immagini stampate in grande formato, nel bianco e nero dei grandi reporter, narrano il lungo viaggio di John R. Pepper (tre anni e 18mla km.) nei più remoti deserti del mondo (Dubai, Egitto, Iran, Israele, Mauritania, Oman, Russia e Stati Uniti). La mostra realizzata dal Comune di Todi con il fondamentale contributo della Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, curata dal critico d’arte russo Kirill Petrin e da Gianluca Marziani, resterà aperta al pubblico fino al 28 novembre 2020, con ingresso libero.
INFORMAZIONI 075.8956227
La mostra Inhabited Desert resterà aperta al pubblico fino a sabato 28 novembre 2020
Museo civico e Pinacoteca di Todi - Piazza del Popolo, 29/30 – Todi (PG) Complesso del “Nido dell’Aquila” – Todi - Via Paolo Rolli, 12 –Todi (PG)
Durata e Orari: Dal 3 ottobre al 28 novembre 2020
Dal martedì alla domenica: 10-13 >> 15 -19 - Lunedì chiuso - Ingresso libero
BIOGRAFIE
JOHN R. PEPPER vive tra Palermo, Parigi e New York. La sua carriera nel mondo della fotografia analogica in bianco e nero inizia all’età di 14 anni con un praticantato a fianco di Ugo Mulas; nello stesso anno pubblica la sua prima fotografia nella rivista Newsweek. Pepper lavora con la LeicaM6 e pellicola “Ilford HP5”, stampando su carta Baritata ai sali d’argento. Le fotografie di John R. Pepper sono presenti in collezioni private e musei nel mondo. La mostra "Inhabited Deserts" arriva a Todi dopo aver debuttato a Parigi e compiuto un ciclo espositivo che ha già toccato Teheran, Tel Aviv, Dubai e San Pietroburgo; nel 2021 la mostra approderà in diverse città d’Europa e Stati Uniti.
GIANLUCA MARZIANI, è il curatore della mostra. Critico d'arte, è stato direttore artistico di Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto dal 2009 al 2019 e curatore del Premio Terna e del premio Celeste. Dal 2010 al 2018 ha curato il programma artistico del Festival dei Due Mondi. Autore di numerose mostre e cataloghi d’arte, ha scritto per La Stampa, Specchio, Panorama, Style e molte altre riviste. Oggi ha una rubrica su Dagospia intitolata "Un Marziani a Roma". Ha curato mostre su Banksy, Obey, Keith Haring e altri fenomeni artistici planetari. È vicino al mondo della Street Culture e ad altre tendenze rilevanti.
KIRILL PETRIN, co-curatore, collezionista, storico d'arte ed esperto internazionale di marketing. La sua collezione della Scuola di Vladimir è unica per qualità e ampiezza. Petrin specialista della pittura russa, racconta la storia della Russia attraverso i pittori e le loro opere. Ha pubblicato più di 400 articoli su artisti internazionali in www.artrussia.org .
È maestro nel condurre il lettore ad affinare la propria abilità a non 'guardare' l'arte ma a 'vedere' l'arte.
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