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Tensioni sulla Grecia: l'Europa brucia 276 mld

Crolla la borsa di Atene per effetto delle preoccupazioni sul piano del governo greco per uscire dal salvataggio: l'indice Ase cede il 9,3%, il crollo 'intraday' più alto degli ultimi sei anni segnala Bloomberg. Contagiate tutte le borse del Vecchio Continente, in profondo rosso.Milano peggiora e cede il 3,06%.

E' bastato un appunto di Fitch per scatenare nuovamente il panico sul mercato finanziario ellenico. 
In questo momento la Borsa di Atene sta cedendo oltre 3 punti percentuali mentre i rendimenti dei titoli di Stato decennali della Grecia si sono apprezzati velocemente, con conseguente aumento dello spread con il Bund tedesco. Oggi l'agenzia di rating statunitense, esprimendosi in vista dei risultati degli stress test che verranno svelati il prossimo il 26 ottobre, ha detto che nonostante gli interventi sul capitale e i progressi nei piano di ristrutturazione, le banche greche restano zavorrate da pesanti problemi sui portafogli prestiti. Per questo gli stress test potrebbero rilevare carenze di capitale, soprattutto per quegli Istituti di credito che non hanno implementato a sufficienza le riforme. Queste preoccupazioni giungono nel momento in cui Atene sta meditando di uscire anzitempo dal piano di aiuti internazionali, forte dei segnali di recupero della propria economia e della fiducia di cui sta godendo agli occhi degli investitori internazionali.

In uno scenario già difficile per i mercati finanziari con il petrolio sotto pressione per i dati Aie e i dati americani deludenti su retail e manifatturiero, il tonfo della Borsa greca dopo l'allarme di Fitch sullo stato di salute delle banche locali ha favorito un'ondata di vendite sui listini. Colpiti in primis i bancari, la farmaceutica e i minerari.

Milano è statae la peggiore in Europa lasciando sul terreno il 4,44% a 18.300 punti sul Ftse Mib: con questa performance Piazza Affari azzera i guadagni fin qui realizzati nel 2014. Pesante il bilancio per le banche: -8% Banco Popolare, -7,7% Bper, -7,6% Mps, -7,5% Bpm. Fuori dal settore del credito -6,4% Mediaset. I deludenti dati sull'economia Usa aprono a una vendita del dollaro che perde decisamente posizioni sull'euro a 1,2770 (1,2646 ieri sera), dopo aver superato anche abbondantemente quota 1,28, e sullo yen a 106,12 (107,14)

E' il giorno del rimbalzo per le Borse di Asia e Pacifico, dopo tre sedute di fuoco, con Tokyo (+0,92%) che rivede il sole insieme a Sidney (+0,73%). Debole Seul (-0,17%) e Taiwan (-1,29%), bene Hong Kong (+0,57%) e Shanghai (+0,45%), ancora aperte. Il calo dello yen sul dollaro ha favorito i grandi esportatori, mentre i futures su Europa e Wall Street sono in lieve rialzo. Previsti oggi dati sull'inflazione tedesca, sul Pil italiano e sull'attività manifatturiera Usa. Sulla piazza nipponica hanno corso i titoli del comparto auto, dal produttore di pneumatici Bridgestone (+4,33%), spinta da una raccomandazione di JpMorgan, al produttore di trattori Kubota (+2,19%) e Suzuki Motor (+1,25%). Bene Japan Airlines (+6,3%), spinta dal calo del prezzo dei carburanti, che si è adeguato alle quotazioni del greggio. Piatta Toyota (+0,2%), che dovrà richiamare 1,75 milioni di auto nel mondo per problemi ai freni e all'impianto di accensione.....Intanto :

Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, cioè il reddito in termini reali, nel secondo trimestre del 2014 è calato ancora, scendendo dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% su base annua. Lo rileva l'Istat evidenziando come il dato del primo semestre veda così il potere d'acquisto fermo, con una crescita zero.

Nel secondo trimestre il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti scende dell'1,4% sul trimestre precedente e dell'1,1% su base annua. Lo rileva l'Istat, che registra un calo dopo il rialzo del primo trimestre. Stavolta quindi la riduzione non riguarda solo il potere d'acquisto (che tiene conto dei prezzi). I primi sei mesi dell'anno si mantengono comunque sopra lo zero (+0,5%). 

La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, nel secondo trimestre del 2014 è aumentata dello 0,2% nei confronti del trimestre precedente e dello 0,8% su base annua. Anche nel primo trimestre il dato era positivo, ma ora la crescita accelera e si fa più decisa, portando il primo semestre a +0,5%.

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