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Meteo: multirischi Arpacal, l’allerta scende a livello uno

Ridimensionato a livello 1, il più basso della scala, l’avviso di criticità per possibili precipitazioni intense che il Centro Funzionale Multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), diretto dall’ing. Raffaele Niccoli, ha diffuso qualche minuto addietro e valido dalle 14 di oggi, 2 dicembre 2013, sino alle 14 di domani.

“Per le prossime ore – fanno sapere dal Multirischi - sono previste ancora precipitazioni intense, maggiormente insistenti sulla fascia ionica e nel crotonese. Tali fenomeni dovrebbero esaurirsi nel corso della giornata di domani. Si raccomanda di prestare massima attenzione nelle zone già colpite dall’evento in quanto il territorio risulta maggiormente vulnerabile”.

Intanto, per valutare i principali dati meteo-idrologici emersi nel passato weekend, il Multirischi dell’Arpacal ha diffuso un report d’analisi.

“Nei giorni del 30 novembre e 1 dicembre 2013 – riferiscono i tecnici del Multirischi - la nostra regione è stata interessata da un profondo vortice depressionario che, convogliando correnti meridionali fortemente instabili, ha determinato condizioni di spiccato maltempo su gran parte del territorio. In particolare sono state registrate precipitazioni diffuse su tutta la regione, più intense sul versante ionico e nel crotonese”.

“Pur avendo piovuto costantemente per tutta la giornata di sabato – prosegue il Report - le precipitazioni più intense si sono verificate nella mattinata di domenica e sono state registrate nelle stazioni di: Cirò Marina – Punta Alice (220 mm) San Nicola dell’Alto (180 mm), Crotone – Salica (175 mm); Crucoli (179 mm); Isola Capo Rizzato (151 mm)e Crotone – Papanice (147 mm).

“Le precipitazioni sono state accompagnate da forti raffiche di vento e mareggiate lungo le coste esposte. L’anemometro della stazione di Crotone, appartenente alla rete meteorologica regionale – continua il Multirischi Arpacal nel suo Report - ha registrato raffiche di vento superiori ai 100 km/h,. mentre la boa ondametrica a largo di Crotone, gestita dal servizio mareografico dell’ISPRA, ha rilevato altezze d’onda superiore ai 10 m (H max registrata alle 10:00 = metri 11.81)”.

Le precipitazioni hanno determinato l’innalzamento dei livelli idrometrici soprattutto sui corsi d’acqua ricadenti nei bacini con foce sullo Ionio. “In particolare – conclude il Multirischi - si sono registrati i seguenti livelli: Crati a Sibari ( 3.85 metri) , Esaro a Crotone (3.5 metri) , Neto a Rocca di Neto ( 2.17 metri) , Nicà a Crucoli ( 2.40 metri) , Tacina a Belcastro ( 2.96 metri)”.

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