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Migranti, Assadi: 'Europa responsabile, ha sostenuto il terrorismo'

Ora ci sarebbero le prove: alcuni vertici dello Us Central Command (Centcom), che coordina le operazioni militari americane contro l'Isis in Iraq e in Siria, avrebbero manipolato i rapporti preparati dagli uomini dei servizi, dando alla Casa Bianca, al Pentagono e al Congresso informazioni distorte sull'andamento della guerra. Notizie falsate sull'effetto dei raid aerei compiuti sulle roccaforti jiadiste o sulla reale preparazione delle truppe irachene. Obiettivo: quello di mostrare ai vertici dello Stato un quadro piu' roseo, piu' positivo della lotta ai militanti dello stato islamico.

A queste conclusioni - come riporta il New York Times, che un mese fa rivelo' l'inchiesta aperta dal Pentagono - e' giunto un gruppo di analisti dell'intelligence Usa che stanno esaminando tutti i rapporti inviati dagli 007 agli ufficiali del Centcom, facendo il confronto con le carte poi giunte sul tavolo anche del presidente Barack Obama. "L'indagine verifichera' - ha spiegato un portavoce dell'ispettore generale del Pentagono - se ci sono state falsificazioni e insabbiamenti sul fronte delle informazioni o se ci sono stati ritardi nel fornirle alle autorita' competenti.

Esamineremo ogni singola responsabilita' e ogni cattiva condotta o falla sara' perseguita". La vicenda - sottolinea il Nyt - potrebbero in parte spiegare alcune discrepanze tra la descrizione dell'andamento delle operazioni in Iraq fatta dalla Casa Bianca e dal Pentagono negli ultimi mesi e la realta' della situazione sul campo, dove l'Isis arretra meno del previsto.

Lunedì il presidente Francois Hollande aveva confermato che dopo i voli di ricognizione di questi giorni ci saranno incursioni aeree, giudicandole "necessarie".

L'Australia ha lanciato i suoi primi raid aerei contro obiettivi dello Stato islamico in Siria.. riferisce la Bbc on line, secondo cui lunedì sono stati effettuati tre attacchi aerei, che hanno distrutto un veicolo corazzato dell'Isis e un deposito di greggio. L'Australia fa parte della coalizione internazionale a guida Usa contro obiettivi dei jihadisti dell'Isis.

Almeno 38 persone sono morte ed altre 150 sono rimaste ferite dopo il lancio di razzi sulla città siriana nordoccidentale di Aleppo, secondo quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo le fonti dell'organizzazione con sede in Inghilterra e vicina all'opposizione siriana, i razzi sarebbero caduti in tre quartieri controllati dalle forze governative e tra le vittime ci sarebbero 14 bambini e tre donne. L'agenzia statale siriana Sana parla da parte sua di 20 civili morti e 100 feriti, in attacchi su Aleppo portati con razzi da parte di "terroristi".

Intanto il presidente siriano Bashar al-Assad in un'intervista ai media russi sostiene che "L'Europa chiama i terroristi 'moderati' - ha proseguito Assad - e li divide in gruppi", ma "tutti loro sono estremisti". L'afflusso massiccio di profughi e' "responsabilità" dell'Europa visto che "ha sostenuto e continua a sostenere e a coprire il terrorismo".

L'Occidente e la Turchia riforniscono i qaedisti di Jabhat al-Nusra e i terroristi dell'Isis che combattono in Siria di armi, soldi e volontari ha dichiarato il controverso presidente siriano Bashar al-Assad in un'intervista a Damasco ai media russi. "La cooperazione tra l'Occidente e Jabhat al-Nusra e' un dato di fatto - ha affermato Assad -, noi tutti sappiamo che Jabhat al-Nusra e Isis ricevono armi, denaro e volontari dalla Turchia, che mantiene stretti rapporti con l'Occidente".

L'Iran sostiene il governo di Damasco con forniture di armi ma "il supporto militare non e' cio' che alcuni mass media occidentali stanno cercando di presentare come l'invio di unita' militari iraniane in Siria" continua il presidente siriano Bashar al-Assad al 'intervista ai media russi precisando che "naturalmente sta avendo luogo uno scambio di specialisti militari tra la Siria e l'Iran".

Damasco e' pronta a cooperare con l'Occidente nella lotta al terrorismo ha dichiarato il presidente siriano Bashar al-Assad alla sua 'intervista ai media russi. "Paesi come Turchia, Qatar e Arabia saudita, cosi' come Francia, Stati Uniti e altri Stati occidentali che sostengono il terrorismo - ha detto Assad - non possono combattere il terrorismo da soli. Non ci si puo' opporre ai terroristi e stare allo stesso tempo dalla loro parte", ha affermato il presidente siriano.

Il presidente "assume il potere con il consenso del popolo attraverso le elezioni e se lascia lo fa su richiesta del popolo, non per decisione degli Stati Uniti, del Consiglio di sicurezza dell'Onu, della Conferenza di Ginevra o del comunicato di Ginevra", ha detto ancora il presidente siriano.

"Se il popolo desidera che il presidente rimanga, lui rimane, altrimenti dovrebbe lasciare immediatamente, questa e' la mia posizione di principio su questo tema", ha aggiunto Assad rispondendo a una domanda sulla sua disponibilità a rassegnare le dimissioni da capo dello Stato se necessario. Assad ha quindi dichiarato che "sin dall'inizio" della crisi siriana "la campagna dei media occidentali si concentrava sul fatto che l'intero problema fosse il presidente stesso. Hanno tentato di dare l'impressione che il problema della Siria derivasse da una persona" ha denunciato il presidente siriano.

Le trattative a Mosca per trovare una soluzione alla crisi siriana sono importanti per porre le "condizioni" per il "successo" di una "Ginevra 3", ha detto Assad.

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