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Percorsi pericolosi verso l’Europa

Nel 2012, così come scaturisce dalle statistiche dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, quasi 300.000 persone hanno cercato asilo nei 27 Stati dell’Unione Europea. 300.000 di persone, 7% in più rispetto all’anno precedente e lo 0,06 % di tutta la popolazione mondiale. La maggior parte delle persone che cercano asilo vengono dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Somalia e dal Pakistan e cercano di raggiungere l’Europa in cerca di un futuro migliore.

Dall’ Africa occidentale cercano di arrivare fino alle Canarie, dal Marocco vanno verso la Spagna, o dalla Tunisia o Libia verso l’Italia. Solo a Lampedusa, lo scorso anno, sono approdate più di 22.000 persone. La piccola isola di Lampedusa è distante circa 140 km dalla costa tunisina, e di conseguenza, uno dei punti più vicini da raggiungere se si vuole arrivare in Europa. E’ difficile stabilire quante migliaia di persone perdono la vita durante questo tragitto pericoloso. Alcune stime per lo scorso anno ipotizzano 500 morti, altre calcolano fino a 2000 vittime. Lampedusa, così come le Isole Canarie con i suoi 120 km di distanza dalla Sahara occidentale, o lo stretto di Gibilterra, con i suoi soli 30 km da attraversare, sono le mete scelte da persone disperate che negli anni hanno rischiato la vita per un futuro diverso.

I motivi che spingono così tante persone a mettere in pericolo la loro vita per raggiungere l’Europa sono differenti: molti fuggono dalla guerra e dalla persecuzione politica, altri dalla fame e dalla povertà, altri ancora provano a raggiungere l’Europa in cerca di lavoro. Né la Guardia Costiera, né la crisi Europea riescono ad intimidire questi flussi disperati. Fuggitivi dall’Africa e Asia si arrampicano, remano, nuotano, corrono verso l’Europa. E’ indifferente se Lampedusa o Melilla, Gibilterra o Malta, l’importante è raggiungere un pezzo d’Europa.

E nel peggiore dei casi, le conseguenze sono catastrofi come quella di qualche giorno fa a Lampedusa. Conseguenze che fanno vergognare l’Europa. Ma una cosa è chiara e lo è sempre stato: fino a quando esisteranno motivi per emigrare e fuggire, fino a quando ci saranno guerre, catastrofi, fame, disperazione, allora ci saranno uomini che fuggiranno, uomini che cercheranno una nuova opportunità, uomini che rischieranno la loro vita pur di avere una sola possibilità.

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