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Il divario Nord-Sud Italia tra cause ed effetti

Da una visione storica, il divario Nord-Sud Italia, ovvero, la cosiddetta “Questione Meridionale” coincide e continua a vivere con l’Unità d’Italia, mettendo a dura prova l’unità e la parità sociale dell’intero Paese. Vediamo perché. Una forma di disattenzione dal Nord verso il Sud che nasce dopo l’unità del Paese, risulta da alcuni dati statistici: nel 1860 la differenza, in termini di reddito, pro-capite tra la Lombardia e le regioni del Mezzogiorno: Calabria, Sicilia, Puglia e Campania era pari al 26%; cento anni dopo, nel 1960, era il 174%. Ancora, nell’ultimo decennio, a causa, anche, della crisi economica generale,l’annoso divario, tra Nord e Mezzogiorno, si è aggravato. A questo punto, noi diciamo, anche, senza mezzi termini, che la classe socio-politica del Mezzogiorno deve riconoscere alcune proprie responsabilità della mancata crescita, smettendo di piangersi a dosso. Ecco, degli esempi di intasamento della crescita economica del Sud, con cause ed effetti, creati con le proprie mani, da una certa dirigenza politica e da alcuni operatori economici meridionali.Il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia-sulla base delle elaborazioni Istat-ha affermato che è crollato del 34% l’export pugliese. Ancora, in Puglia ben 81 opere risultano incompiute, nell’elenco ministeriale segnalato dall’Ance, un primato questo, dopo la Calabria, per numero di infrastrutture incompiute, nell’intero Paese. Stiamo parlando di opere importanti, soprattutto per lo sviluppo del Sud: strade, scuole e mercati. L’Ilva di Taranto sotto processo per disastro ambientale: corruzione e inquinamento, in 47 persone sotto processo.E dulcis in fundo, noi ci auguriamo che il settoreeconomico del Mezzogiorno, punti sulla propria emancipazione, bocciandola pratica diffusa, dell’assistenzialismo, gestita da una politica incapace.

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