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nissa_rugby_amatori_catania

 

Domenica, al Santa Maria Goretti di Catania è stata disputata una partita ricca di passione e voglia di ribalta.

La Nissa Rugby, squadra di Caltanissetta che si contende il secondo posto in classifica, e gli Amatori Catania, caratterizzata da ex giocatori di serie A e super 10, hanno combattuto fino alla fine sempre nel rispetto delle regole del gioco e della lealtà che contraddistingue il gioco della palla ovale.

I giocatori del Presidente Lo Celso erano consapevoli che battere la squadra etnea era praticamente impossibile ma, ciò che desideravano, era quello di mostrarsi per il suo potenziale: cioè entrare a pieno diritto tra le “teste di serie” siciliane.

“Tanta la pressione psicologica data dal campo di gioco indicato come un tempio per il rugby siciliano e per ciò che rappresentava la squadra avversaria ma questo non ha distolto l’attenzione dei ragazzi” ha dichiarato il direttore sportivo Giacomo Granata.

“Abbiamo iniziato con la formazione migliore – spiegano i due coach Salvatore Carbone e Francesco Pappalardo – senza risparmiare nessuno anche in vista dell’importante mach della prossima settimana al Velodromo di Palermo. Per fortuna nessun giocatore ha riportato gravi infortuni e potremo disporre della rosa dei 22 al completo”.

Il primo tempo è stato caratterizzato dall’attacco dei catanesi che, impietoso, cerca di sovrastare i leoni nisseni. Intento riuscito soltanto in parte dato che la difesa compatta e aggressiva e i placcaggi avanzanti hanno fatto guadagnare agli Amatori soltanto due mete di cui solo una trasformata e a subire una meta da rimessa laterale.

Il secondo tempo inizia con un 12 -3 ma la supremazia catanese dura poco; il tallonatore Emanuele Tringali conquista la prima meta e l’avanzamento del pacchetto di mischia porta gli Amatori Catania a commettere qualche fallo. I nisseni approfittano della situazione per riequilibrare il punteggio con 12 – 11.

Tante le azioni di gioco e i blasonati Amatori, bloccati dalle mete di Danilo Caratozzolo ed Emiliano Di Maura chiudono gli 80 minuti con 32-24.

Lo spirito sportivo fa da padrone e i giocatori del Santa Maria Goretti devono fare i complimenti agli avversari del centro sicilia, un merito riconosciuto anche dai tanti spettatori che si erano recati allo stadio.

Anche questa volta, così come all’andata al Marco Tomaselli di Caltanissetta, i leoni hanno ruggito e si sono saputi difendere contro una squadra di eccellenza.

Il Presidente Lo Celso ha definito la partita“una grande prova di carattere e maturità anche se qualche errore poteva essere evitato”. La non assegnazione del punto di bonus agli Amatori sarebbe valsa già come vittoria.

Adesso la mente è pronta per la trasferta della prossima settimana al Velodromo dove, in palio, c’è il recupero del secondo posto in classifica.

Zannella_basket


Esce sconfitta tra le proprie mura la Zannella Basket Cefalù. Al PalaIgnazioCefalù è stata una partita controllata fin dall’inizio dal Milazzo, guidato da Casisi e Li Vecchi in gran forma. Il primo quarto si apre molto male per i padroni di casa, che dopo 4 minuti si trovano già sotto di 10 e con 5 falli a referto. Con dieci punti da recuperare si chiude la prima frazione di gara, ma la Zannella Basket sembra non essere ancora in campo se non per le triple di Pirrone ed Ettaro. Dallo svantaggio di 10 punti, durante il secondo quarto, Ettaro e compagni vanno all’intervallo lungo con una sola distanza da recuperare. Proprio quest’ultimo quarto termina con una strepitosa azione di contropiede, l’unica a buon fine di tutta la partita della Zannella, portata avanti da Akeem Caddell che, partito dalla difesa, riesce a superare tre avversari per poi mettere a segno due punti importantissimi sulla sirena. La squadra ed il pubblico ci credono. Come già detto era il momento ideale per portarsi a questa distanza minima, ma qualcosa non va per il verso giusto. Il Cefalù crolla psicologicamente ed all’inizio del terzo quarto si va nuovamente sotto di 4 punti. La difesa del Milazzo è blindata. I suoi uomini non sbagliano niente, sia per l’esperienza e la bravura ma anche, e quella ci vuole sempre, per la fortuna in molte occasioni. Ma diciamolo, per avere fortuna bisogna anche creare, ed il Milazzo ha dimostrato che il primato in classifica non lo ha conquistato per caso. Trascinata da Casisi, un vero e proprio gladiatore, la squadra di coach Lucifero si riporta avanti, e così sarà fino al termine della partita, quando sul tabellone si leggerà il punteggio 55 a 67. Nessuno scampo quindi per la Zannella Basket contro il ciclone Milazzo che porta a casa una vittoria altamente meritata.

La prossima giornata vedrà il Cefalù giocare sul campo del Peppino Cocuzza, squadra sconfitta all’andata ma che si trova a sole due distanze in classifica.

Serie A1 Pallanuoto Femminile, 9ª giornata - 11 gennaio 2014 

Prato Waterpolo – Blu Team Catania 13-8


Prato: Pierantoni, Pelagatti, Zanieri, Carlesi, Corrizzato 1, Verducci 1 (rigore), Galardi 3, Tabani C. 3, Albiani, Ginobili Ag., Francini 1, Braga 4, Tabani E. All. Iacopo Bologna.


Blu Team: Messina, Greewood 2, Distefano, Ayale 2 (1 rigore), Borrello, Iuppa, D'Amico 1, Virzi, Buccheri, Palmieri, Grillo 3 (2 rigore), Ignaccolo. All. Poppy Ajosa.


Arbitri: Verde e Pascucci (Napoli).

Note: parziali: 3-3, 3-2, 4-2, 3-1. Uscite per limite di falli: Virzì (BT) nel 4t. Superiorità numeriche: Prato 4/10; Blu Team 3/7; rigori: Prato 1/1 (Verducci, 4t); Blu Team 3/3 (Grillo, 1t e 3t), Ayale (2t). Spettatori: 200 circa.

Alla Blu Team manca sempre quel “quid” in più per riuscire a centrare la partita e la giornata perfetta. Anche oggi a Prato, in occasione della sfida salvezza dell’ultima d’andata, le catanesi hanno dimostrato di essere squadra coriacea e mai doma ma, al tempo stesso, incapace di tenere altissima la concentrazione, con conseguenza di errori evitabili, per l’intera durata del match. Un vero peccato, perché quella contro le pratesi si preannunciava una sfida equilibratissima come poi è stato in realtà in vasca. L’amarezza del team etneo oggi deriva soprattutto dall’ottima prestazione offerta per almeno metà dell’incontro, in cui la Blu Team ha nutrito le velleità del primo successo in campionato. Ma il seguito ha mostrato una squadra che ha pagato a caro prezzo le poche distrazioni e che - per di più - è uscita sconfitta con 5 reti di margine che non ci stanno affatto (dato importante in chiave scontri diretti nella corsa salvezza).

È stata una partita vibrante e spettacolare tra le due matricole della massima serie. Di fronte due squadre che previlegiano creare gioco piuttosto che stroncare la manovra avversaria. Un match, dunque, dai ritmi alti, contraddistinto nei primi due quarti da un equilibrio quasi inscalfibile. Botta e risposta nei primi 8 minuti con le ragazze di Poppy Ajosa due volte in vantaggio (momentanei 1-2 e 2-3); stessa musica nel secondo parziale chiuso con Prato avanti di una rete ma con la Blu Team aggrappata al match (6-5 all’intervallo lungo). Il periodo chiave è stato il terzo in cui le toscane hanno accelerato raggiungendo il massimo vantaggio (+3) sino a quel punto, con Braga e Chiara Tabani sugli scudi. Nonostante la giornata di grazia di Greenwood e Grillo, la Blu Team ha faticato di più rispetto ai primi due tempi concedendo anche qualche spazio di troppo alle padrone di casa (parziale 10-7). Nell’ultimo quarto Prato ha chiuso la contesa con un 3-1 conclusivo con le etnee ormai avevano mollato la presa.

“Peccato! – esordisce così il tecnico catanese Ajosa – Abbiamo giocato una partita ad armi pari, ma ci è mancato sempre quel guizzo in più per riuscire a tenere la partita sino alla fine. Non abbiamo iniziato bene il 2014, ma adesso siamo arrivati al giro di boa e per noi inizia un altro campionato. Non molleremo sino alla fine, dopo il derby con l’Orizzonte di sabato prossimo ci aspettano due partite fondamentali consecutive contro Bologna in trasferta e Messina in casa”.

 

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