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John Malkovich interpreta Koltès sul palco del Campania Teatro Festival

Grande successo per la XVI edizione del Campania Teatro Festival, che quest'estate ha portato in Italia nuove produzioni teatrali internazionali, volte alla valorizzazione del patrimonio culturale della Regione Campania e delle sue splendide location, come i siti archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum.
Considerato tra i più importanti festival teatrali multidisciplinari e internazionali in Italia, il Festival diretto dal drammaturgo e scrittore Ruggero Cappuccio ha messo in scena anche quest'anno oltre 120 eventi declinati tra teatro, prosa, musica, danza, letteratura, arte, sport e performing arts, accordando una larga prevalenza alle drammaturgie contemporanee (l’85% dei testi sono scritti da autori viventi), in tutta la Campania dal 9 giugno al 9 luglio.
Lo slogan di questa edizione 2023 è stato “Battiti per la bellezza”, nella convinzione che il teatro sia necessario per restituire al pubblico i valori culturali dell’arte e trasformare lo spettacolo in uno strumento di crescita sociale.
Anche quest’anno il Maestro Mimmo Paladino ha donato al Festival la sua arte ideando l’immagine grafica della rassegna, ispirata a Don Chisciotte, personaggio che ha trainato la sezione di Prosa Italiana del Festival, dopo il debutto assoluto di “Circus Don Chisciotte” per la regia di Antonio Latella.
Nel corso di questo mese, oltre 30.000 spettatori hanno raggiunto i teatri di Napoli, che dopo aver accolto oltre 1000 artisti vive ora una fiorente stagione di turismo culturale.
 
 
La rassegna multidisciplinare: un autentico motore per il turismo culturale a Napoli
 
Questa edizione si è conclusa con una star del cinema mondiale, John Malkovich, che ha recitato insieme alla straordinaria attrice lituana Ingeborga Dapkunaite, l'8 e il 9 luglio al Teatro Politeama di Napoli, nello spettacolo “Nella solitudine dei campi di cotone”, diretto da Timofey Kuliabyn e scritto dal drammaturgo francese Bernard Marie-Koltès. Dopo il debutto assoluto al Teatro Dailes di Riga nel maggio scorso, il debutto al Campania Teatro Festival è stata l’unica data italiana della sua tournée internazionale.
In scena l’opera porta un illuminante mistero: in una strada buia, un venditore cerca di proporre la sua merce a un acquirente, ma non è mai menzionato l’oggetto di questa transizione.
 
«Il testo di Koltès è molto denso, verboso, pieno di allusioni, immagini poetiche e complessi intrecci. L’autore sembra voler confondere lo spettatore piuttosto che aiutarlo a comprendere il conflitto. Non è immediatamente chiaro che l’oggetto del commercio sia la lussuria – spiega il regista, il cui argomento è proibito ma irresistibile. Il nostro spettacolo parla di perversione sessuale, di un desiderio nascosto che è punibile. Siamo nel subconscio, nell’incubo di qualcuno che non è fisicamente in scena. Vive in una terribile disarmonia interna perché ha capito che il suo desiderio sessuale è di natura criminale. Ma questa è la sua natura e non può combatterla. Vorrebbe ammetterlo a se stesso ma non può perché è spaventoso e pericoloso. Siamo di fronte a un uomo che lotta senza sosta con se stesso. È una proiezione della sua coscienza, un incubo in cui cerca di venire a patti. Lo spettatore a poco a poco si rende conto che si tratta di un monologo interiore di una persona che si scompone in un dialogo, l’ultimo dialogo prima della tragedia».
 
Dopo l’Italia, lo spettacolo andrà in scena a Yerevan, Tbilisi, Amsterdam e Amburgo.
 
Grandi produzioni internazionali: la guerra e il cambiamento climatico, tra i temi principali
 
Altri cinque prestigiosi spettacoli internazionali sono stati presentati sempre in anteprima nazionale nell'ambito del Campania Teatro Festival: "Capri - The Island of Fugitives", diretto da Krystian Lupa (POLONIA). Tratto da Kaputt e La Pelle di Curzio Malaparte, lo spettacolo è ambientato a Capri, dove molti personaggi sono fuggiti per sfuggire ai dettami socio-politici dell'Europa e sognano un paradiso umano fatto di arte e cultura; "Kingdom", scritto e diretto da Anne Cecile Vandalem (BELGIO), performance della Compagnia Das Fräulein, liberamente ispirata a il docu-film Braguino di Clément Cogitore , che ha filmato la vita quotidiana di due famiglie che, negli anni '70, si sono allontanate dal mondo moderno per vivere in armonia con la natura. "Existenz", diretto da Lydia Ziemke (GERMANIA/SIRIA) su testo della drammaturga siriana Wihad Suleiman, che ha esplorato gli effetti a lungo termine della guerra dando voce a persone ridotte alla loro nuda esistenza. Coprodotto con il Kunfest Weimar Festival, Existenz ha debuttato in prima mondiale al Campania Teatro Festival 2023. La danza di "Whirling Ladder/Upright" per la regia della coreografa cinese Chun Zhang (CINA). E la performance e installazione x/r "Animate", diretta da Chris Salter, che ha utilizzato la realtà estesa e aumentata per rivendicare l'urgenza della crisi climatica. In scena a Paestum, Animate è un progetto di cooperazione internazionale con partner tedeschi (Kunstfest Weimar Festival), canadesi (Fonds de Recherche du Québec) e italiani (Fondazione Campania dei Festival) e finanziato da Kulturstiftung des Bundes (CANADA/GERMANIA).
 
Organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival e finanziato dalla Regione Campania, il Festival è partner dell'European Festivals Association e incoraggia un comportamento ecosostenibile attraverso l'utilizzo di materiali riciclabili per i materiali promozionali, la riduzione delle emissioni di CO2, l'eliminazione del materiale plastico e l'uso della carta, l'uso della mobilità elettrica e la promozione del car sharing. 
Dal 2017, con la direzione artistica di Ruggero Cappuccio, il Festival ha anche scelto una politica di prezzi sostenibile, con biglietti da 8 e 5 euro e ingresso gratuito per le fasce sociali deboli. 

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