Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Sabato, 27 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:255 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:730 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:772 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:904 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1481 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1595 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1414 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1581 Crotone

Dal green deal alle importazioni e all’etichettatura dei prodotti: le richieste degli agricoltori

Dopo la mobilitazione di Mortara promossa dal presidente di SEED-Italia Carlo Besostri, il gruppo raccoglierà ulteriori firme alla Fiera in Campo di Vercelli che aprirà i battenti nei prossimi giorni. 
Dalla riprogrammazione del “green deal”, con la revisione della Politica Agricola Europea, al divieto di importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi extra Ue, dove non sono in vigore regolamenti produttivi e sanitari diversi da quello italiano. Fino alla necessità di semplificare la burocrazia in capo alle aziende agricole. 

Sono alcune delle richieste degli agricoltori del pavese, di Novara e Vercelli , che lo scorso 15 febbraio si sono uniti con i loro trattori nella grande mobilitazione di Mortara promossa dall’imprenditore agricolo e presidente di SEED-Italia Carlo Besostri. Documento che, annunciano, “verrà presentato alla Regione Lombardia e sarà lo stesso Besostri a consegnarlo al vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, già ministro dell’Agricoltura”. Nei prossimi giorni, dopo la manifestazione della settimana scorsa, gli agricoltori lomellini e piemontesi saranno presenti all’evento vercellese Fiera in Campo - nei giorni 23, 24 e 25 febbraio - per “proseguire nella raccolta firme in modo massiccio”.

Il gruppo di agricoltori, rappresentato da Lisa Magni per le aree di Novara e Vercelli e da Carlo Besostri per la zona della Lomellina, fanno sapere: “Siamo uniti per la stessa causa, senza alcuna bandiera politica né sindacale”. E dopo le “varie mobilitazioni nelle nostre zone abbiamo deciso di proseguire la nostra protesta per vie più incisive. Abbiamo dunque redatto un documento con dei punti che vogliamo sottoporre alla politica: un elenco di richieste corredate da numerose firme di colleghi agricoltori, ma anche di cittadini residenti nelle province e regioni vicine. Se le nostre richieste non verranno ascoltate il prossimo passo sarà senz'altro quello di presentarsi direttamente in Regione Lombardia e a Roma”. 

Tra i punti contenuti nel documento, la revisione della Pac, che “si prefigge obiettivi eccessivamente green, come la sostanziosa riduzione di prodotti per la coltivazione e l’obbligo di lasciare incolte alcune parti di azienda”. Ma anche di rivedere le “regole di etichettatura affinché siano uniformi in tutta Europa, per garantire al consumatore la giusta conoscenza del luogo di coltivazione o allevamento del prodotto e del luogo di trasformazione e confezionamento dello stesso; diamo al consumatore le informazioni vere su quello che acquista, garantendo trasparenza di tracciabilità e permettendogli quindi, sulla base di tali informazioni, di scegliere come alimentare la sua famiglia”.

E ancora si chiede una “riqualificazione del ruolo” degli uomini e delle donne del mondo agricolo: nel documento si dice “basta” con gli attacchi mediatici che “additano gli agricoltori come responsabili dell’inquinamento ambientale”. Infine un punto è dedicato al florovivaismo: “Data l’importanza del verde a livello ambientale e climatico, soprattutto nelle nostre città, ci aspettiamo nuove risorse anche da parte del Ministero della transizione ecologica per la copertura dell’innalzamento della percentuale detraibile”. 

“Con gli effetti dei cambiamenti climatici da arginare - concludono Besostri e Magni - ci sarà sempre più bisogno del verde e di chi se ne occupa. Ma per affrontare questa sfida, bisogna prima risolvere le criticità del settore, legate al taglio netto dei fitofarmaci richiesto dall’Ue, che lascerebbe le piante senza difesa in assenza di valide alternative già sul mercato; ai ritardi sul via libera alla legge nazionale in materia; all’impiego di substrati idonei per la coltivazione, su cui la ricerca non avanza e senza i quali il rischio che moltissime specie non possano più essere riprodotte è reale”.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI