Se si chiamano Smart, un motivo di deve essere, perché non tutte le tecnologie hanno il pregio di essere intelligenti, veloci, rapide nella comprensione e utili nella messa in pratica. Non tutte le tecnologie sono in grado di essere interconnesse tra loro, in maniera tale da automatizzare e migliorare le nostre attività quotidiane.
La rivoluzione messa in atto dalle Smart Technologies, capaci di sfruttare l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale, risiede non solo nei funzionamenti ma soprattutto nelle opportunità: questi strumenti e queste tecniche, infatti, hanno l’obiettivo di rendere più sostenibile, più sicuro e più etico il nostro mondo.
Il primo esempio che possiamo fare arriva da un settore che non ti aspetti, quello del tempo libero e dell’entertainment, precisamente dal comparto del gioco pubblico e legale. Qui la software house Snaitech, che detiene il controllo di uno dei casinò online più affidabili in Italia, guarda alle Smart Technologies proprio per migliorare i propri sistemi di sicurezza e di informazione. Gli ultimi prodotti in questo senso sono la piattaforma web-based costruita con linguaggio HTML5 “Smart Solution” oppure il portale multiservizi destinato al business “Snaipartner” e infine “Netrefer”, software di Performance Marketing Intelligence e Analytics per il monitoraggio e il reporting delle attività dei clienti affiliati.
Ma le Smart Technologies promettono anche di cambiare il pianeta e aiutare nell’abbassamento dell’inquinamento e nell’efficientamento energetico. Un esempio, come si legge in questo articolo di Lifegate, è il nuovo frigorifero inventato da Open Energy: grazie a un chip installato al suo interno, questo elettrodomestico è in grado di valutare la frequenza e l’intensità della domanda di energia e, raccogliendo ed elaborando queste raccolte, riesce a riorganizzare l’attività di raffreddamento spegnendola o abbassandone i consumi nei periodi in cui non c’è richiesta. Altra innovazione per le nostre case è quella proposta da Tesla, tra le poche aziende ad aver pensato ad una batteria per immagazzinare energia per uso domestico. Si chiama Powerwall ed è entrata nel mercato italiano lo scorso maggio. Il suo funzionamento è semplice: la batteria prende l’elettricità creata in eccesso dai pannelli solari e la immagazzina, così da averla disponibile quando ce ne sarà bisogno.
Tecnologie nuove, che svolgono ruoli nascosti, sotterranei, a cui magari neanche penseremmo. E che invece possono giocare un ruolo importante nello sviluppo della nostra società. E soprattutto nella lotta per un mondo più sostenibile e sicuro.