Le sfide dell'intelligenza artificiale, il nuovo modello di cooperazione con l'Africa proposto dal Piano Mattei e le proposte di riforma del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che vedono l'Italia adottare una posizione divergente dagli USA, saranno i temi principali affrontati dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nei suoi discorsi e incontri bilaterali durante la sua partecipazione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite oggi e domani.
I rischi e le opportunità dell'IA sono stati i punti focali dei colloqui di ieri con i CEO di Alphabet/Google, Motorola e Open AI, nei quali si è discusso di potenziali investimenti in Italia, mostrando interesse sia per il settore accademico che per quello delle startup.
Il primo discorso di Meloni sarà al Summit for the Future, che definisce la direzione di questa Assemblea Generale. Si prevede che la Premier si concentrerà nuovamente sull'intelligenza artificiale, presenterà il nuovo approccio italiano verso l'Africa e ribadirà la posizione di Roma sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, proponendo una visione inclusiva che eviti una divisione tra nazioni di serie A e di serie B, in contrasto con la recente posizione di Washington, che favorisce un semplice ampliamento dei membri permanenti.
Nel pomeriggio, il Presidente del Consiglio riceverà il Global Citizen Award dell'Atlantic Council da Elon Musk, con cui, secondo le fonti, esiste un rapporto personale di reciproca stima. Per quanto riguarda la cooperazione economica con le aziende del magnate sudafricano, come Starlink, si spiega che ci sono progetti di investimento ma nulla di concreto, e non si prevede la firma di accordi in questa occasione.
Il giorno successivo Meloni prenderà parte all’iniziativa sul contrasto alle droghe sintetiche, divenute una grave emergenza negli Stati Uniti, organizzata dal presidente americano Joe Biden, che ha invitato l’Italia in virtù dell’esperienza di Roma nel settore, rilevano le fonti. Ci sarà quindi, nella tarda serata di martedì, l’intervento della premier all’Assemblea Generale, focalizzato sulle maggiori sfide internazionali attuali, comprese la guerra tra Kiev e Mosca e le crescenti tensioni in Medio Oriente.
Su questi due fronti, viene sottolineato, la posizione dell’Italia è chiarissima e immutata, come ribadito inoltre ieri dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani: ovvero, sostegno alla casa ucraina senza consentire l’utilizzo di armi italiane contro obiettivi russi, per evitare escalation dalle conseguenze imprevedibili. Roma si candida invece ad avere un ruolo da protagonista nella ricostruzione, alla quale sarà dedicato un nuovo evento in estate.
L’Ucraina sarà poi al centro di un confronto che si svolgerà mercoledì, con la probabile presenza del presidente Volodymyr Zelensky e la partecipazione in videoconferenza della premier, che tornerà a Roma dopodomani in tarda serata. Quanto, infine, all’agenda di incontri bilaterali, è ancora complesso stilare una scaletta definita, sebbene si sappia che i principali appuntamenti riguarderanno nazioni del Golfo Persico.
Può già considerarsi confermato il faccia a faccia con Mohammed Shià al Sudani, primo ministro dell’Iraq, nazione con cui l’Italia intrattiene una collaborazione economica di lunga data. Con il capo del governo di Baghdad verranno discussi gli sviluppi della delicata situazione regionale.