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Israele avvia incursioni di terra in Libano

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno lanciato nella notte un'operazione terrestre in Libano, affidandola alla 98a Divisione, una formazione d'elite di unita' di paracadutisti e commando. Lo hanno riferito i vertici delle Idf, secondo quanto riportato dal quotidiano Times of Israel, precisando che le brigate di paracadutisti e commando della divisione sono state raggiunte dalla 7a Brigata corazzata, dopo essersi preparate per l'operazione nelle ultime settimane. 

La 98a Divisione ha precedentemente operato nella Striscia di Gaza per mesi durante la guerra contro Hamas. Nel contempo, gli attacchi aerei nel quartiere Dahiyeh di Beirut durante la notte hanno preso di mira diversi siti di Hezbollah, tra cui stabilimenti di produzione di armi e altre infrastrutture militari, affermano le Idf in una dichiarazione. 

"L'organizzazione terroristica Hezbollah costruisce intenzionalmente i suoi siti di produzione di armi e militari sotto il cuore di Beirut e li inserisce nei centri abitati della citta'", dichiara l'esercito, aggiungendo che le Idf stanno continuando a operare "per garantire il ripristino della sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini", pubblicando i filmati degli attacchi notturni.

I combattimenti tra Israele e Hezbollah si sono intensificati, con l'IDF che ha lanciato operazioni terrestri "mirate e limitate" contro postazioni del gruppo islamista nel Libano meridionale. Gli attacchi, supportati anche da raid aerei, hanno colpito obiettivi strategici legati a Hezbollah, tra cui infrastrutture militari e basi di lancio di razzi. In risposta, Hezbollah ha negato che forze israeliane siano entrate in Libano, smentendo ogni scontro diretto.

Nel frattempo, una trentina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, colpendo aree aperte. L'IDF ha risposto bombardando i lanciatori e depositi di armi di Hezbollah. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha confermato di aver discusso con l’omologo statunitense Lloyd Austin l’importanza di smantellare le infrastrutture offensive di Hezbollah, evidenziando la necessità di una stretta collaborazione tra Israele e gli Stati Uniti.

La situazione umanitaria in Libano è in rapido deterioramento, con l'UNICEF che ha denunciato la morte di 80 bambini negli ultimi attacchi e ha sottolineato il bisogno urgente di aiuti umanitari. Il premier libanese Najib Mikati ha lanciato un appello all’ONU per raccogliere 400 milioni di dollari necessari a sostenere oltre un milione di sfollati interni.

L’escalation ha sollevato preoccupazioni internazionali, con Israele che continua a difendere le sue operazioni contro Hezbollah, accusato di trasformare i villaggi libanesi in basi operative contro lo Stato ebraico.

Un’operazione militare mirata con incursioni di terra “limitate” e basate su informazioni di intelligence precisa contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Così l’IDF (Forze di Difesa Israeliane) ha descritto, attraverso un comunicato, l’operazione lanciata ieri sera, supportata dall’aeronautica israeliana. L’operazione, denominata "Frecce del Nord", proseguirà in base all'evoluzione della situazione sul campo, parallela alla guerra in corso a Gaza e su altri fronti.

L'esercito israeliano ha chiarito che le operazioni non mirano a occupare il sud del Libano, ma piuttosto a neutralizzare infrastrutture e obiettivi legati ad Hezbollah. L’obiettivo principale rimane la protezione dei cittadini israeliani e il ritorno in sicurezza degli abitanti del nord di Israele. Nel frattempo, fonti siriane hanno riportato un raid aereo israeliano su Damasco, mentre la CNN ha riferito di almeno due attacchi nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Meloni: “Urgente una de-escalation, l’Italia farà la sua parte”

Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha ribadito l’importanza di una rapida de-escalation del conflitto nella regione. "L’Italia continuerà a collaborare con i suoi alleati per stabilizzare il confine tra Israele e Libano e favorire il ritorno degli sfollati alle loro case", ha dichiarato Meloni in un comunicato di Palazzo Chigi. Il premier ha sottolineato che l'Italia, anche in qualità di Presidente del G7, è pronta a fare la sua parte per favorire una soluzione pacifica. Meloni ha inoltre evidenziato che la protezione dei civili e la sicurezza dei militari italiani impegnati nel contingente UNIFIL nel sud del Libano restano priorità fondamentali.

 

Fonte varie agenzie 

 

 

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