La festa di San Giovanni Battista a Chiaramonte Gulfi affonda le radici in una tradizione secolare. E non potrebbe essere altrimenti se si considera che la storia della chiesa commendale del sovrano militare Ordine di Malta ha sancito le tappe storiche più significative dell’intera comunità. Ecco perché, nella giornata odierna, la solennità del precursore viene vissuta da tutti i fedeli con grande partecipazione e trasporto. Lo testimonia anche la celebrazione della nascita di San Giovanni che, ieri sera, è stata vissuta secondo il vetusto rito della “veglia”, con la tradizionale svelata della statua del Battista. Un momento sempre molto atteso dai fedeli che hanno potuto così rinnovare i loro voti nei confronti del santo protettore, indossando delle vesti specifiche benedette dal rettore della chiesa, padre Giuseppe Barbera. Prima della “veglia”, il sindaco, Vito Fornaro, con le autorità civili e militari della città, accompagnati dalla banda, si sono recati in corteo dal palazzo municipale sino alla chiesa commendale per rendere onore al santo precursore. Anche in questo caso si è rinnovato un rito molto antico. Quest’anno reso ancora più suggestivo dalla presenza della scalinata fiorita che dall’arco dell’Annunziata conduce sino alla chiesa commendale. In serata, poi, c’è stata grande festa in piazza Duomo con “La notte di San Giovanni”, che coincide con l’apertura dell’Estate iblea. In particolare, i numerosi presenti hanno degustato il tipico parfait di mandorle chiaramontano, in collaborazione con il ristorante “Majore”. Molto apprezzato, poi, il concerto di Alexia che ha proposto i pezzi forti del proprio repertorio. Ad aprire il concerto è stato il gruppo musicale “Malarazza 100% terrone”. La chiesa di San Giovanni, come da tradizione, è rimasta aperta per tutta la notte mentre oggi la grande attesa è riservata al momento della Sciuta. Alle 20, la venerata reliquia e il taumaturgo simulacro del Battista saranno accolti dal popolo acclamante e commosso e subito dopo prenderà il via la processione con la partecipazione del clero, di tutte le confraternite con i loro caratteristici stendardi, delle autorità civili e militari di Chiaramonte Gulfi.