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Celebrata la festa della Divina Misericordia

La celebrazione della Divina misericordia in cappella

Celebrata anche in cappella, all’ospedale Civile di Ragusa, la festa della Divina Misericordia. Un appuntamento fortemente voluto da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, che ha ricordato come Papa Francesco abbia istituito uno straordinario Giubileo che avrà inizio con l’apertura della porta santa della Basilica di San Pietro l’8 dicembre 2015, a 50 anni esatti dalla chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e terminerà il 20 novembre 2016, nella solennità di Cristo Re. “Domenica scorsa – spiega don Occhipinti – abbiamo celebrato la domenica in cui appare per la seconda volta il Cristo Risorto, alla presenza di Tommaso che, non avendo creduto nella Resurrezione di Gesù, vede le ferite inflitte sul suo costato, dal quale sgorgano acqua e sangue, simbolo di Battesimo ed Eucarestia, Purificazione, perdono e sollievo spirituale”. Anche domenica scorsa c’è stata la presenza del maestro Franco Cilia che ha voluto fare comprendere il messaggio religioso trasformandolo in colori e forme nel tentativo di svelare i misteri di Dio e la sua misericordia. “Per concludere il percorso pasquale – afferma l’architetto Lara Dimartino che illustra il significato delle opere del maestro – Franco Cilia ha installato un nuovo dipinto raffigurante Gesù della Divina Misericordia in un cielo stellato. Stavolta Gesù è circondato da un’aura ellittica che dona alla sua figura una Luce salvifica. Dal suo corpo sgorgano acqua e sangue e una stella cadente radiosa e brillante sembra illuminare l’intera scena e chi guarda l’opera stessa. L’altro dipinto, più grande, anch’esso carico di forte spiritualità, già presente nella cappella dell’ospedale Civile in queste giornate di Pasqua, raffigura sempre Gesù della Divina Misericordia: Cristo ha lo sguardo sereno, dolce, ed è avvolto da una Luce risplendente e pacifica, segnata da tre aloni. In questa grande aurea di luce, figure angeliche ascendono al cielo, e alcune di queste, con il braccio rivolto verso l’alto, sono sulla nuvola eterea sulla quale Cristo stesso si trova”. Franco Cilia, ritraendo Gesù dalla Passione alla morte, alla Resurrezione ed infine nella Divina Misericordia, afferma con i pennelli che la Luce vince sempre sul nero della notte inoltrata e delle tenebre, e quindi l’amore e la fede riescono sempre a vincere il nero della morte e del male. “Devo ringraziare il maestro Cilia – dice don Occhipinti – perché attraverso le sue installazioni ha cercato di comunicare qualcosa di molto speciale, il messaggio spirituale attraverso le tele. Un messaggio molto forte che spero sia stato apprezzato da chi ha partecipato alle funzioni pasquali”.

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