Entusiasmo e devozione. Sono i due principali elementi che hanno caratterizzato la processione di sabato scorso dei solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe a Giarratana. Il corteo, dopo la spettacolare uscita dalla chiesa Madre, si è snodato per le viuzze dell’antico quartiere del centro montano, il cosiddetto “Cuozzu”, rendendosi protagonista di una animazione molto suggestiva dell’intera zona da cui è possibile ammirare tutto il paesaggio circostante. Il simulacro del Patriarca con Gesù Bambino, condotto dai portatori, ha reso poi onore alla chiesa di Sant’Antonio, dove è ospitata la Madonna della Neve, patrona di Giarratana, e alla chiesa di San Bartolo, dove, invece, si trova il simulacro del Patrono. Ad accompagnare la processione il corpo bandistico “Vincenzo Bellini” di Giarratana che già in mattinata reso effervescenti, con una serie di esecuzioni musicali, le vie del paese mentre, subito dopo, in piazza, aveva tenuto un mini-concerto di marce sinfoniche. Don Gino Ravalli, parroco della chiesa Madre intitolata a Maria Santissima Annunziata e a San Giuseppe, durante l’omelia della celebrazione di questa mattina, a cui hanno partecipato le autorità, con in testa il sindaco, Lino Giaquinta, oltre al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Busso, e ai componenti della squadra assessoriale, ha tenuto a sottolineare come questo momento serva “per festeggiare il nostro stare assieme. La figura di San Giuseppe – ha proseguito – ci insegna ad essere sempre più famiglia. Ed è lo stare assieme che ci permette di affrontare i problemi del quotidiano con maggiore percentuale di riuscita. L’aspetto che più mi colpisce, in occasione dei giorni di festa, è il modo positivo in cui i fedeli si accostano al simulacro: lo contemplano e allo stesso tempo gli inoltrano delle richieste perché ciascuno di noi ha le proprie difficoltà. E il simulacro sembra quasi volere rispondere alle numerose suppliche che arrivano. Ricordando sempre che San Giuseppe ci indica, nella statua lo fa anche con la mano destra, che Gesù è il nostro Salvatore e a Lui dobbiamo rimetterci affinché ci custodisca”. La processione in onore del Patriarca sarà ripetuta anche stasera, intorno, alle 20 e stavolta l’itinerario interessato sarà la zona nuova della cittadina montana.