Si è appena conclusa la prima giornata di Stelle del Sud 2014, la manifestazione organizzata dall’associazione Assud a Camigliatello Silano che durerà fino al 31 agosto.
Dopo i saluti iniziali del Sindaco Tiziano Gigli, il presidente di Assud Andrea Guccione ha dato il via alla kermesse – giunta alla sua quarta edizione – con una provocazione: «Perché non un Expo nel Mezzogiorno?»
Al primo dibattito, sul tema “L’agroalimentare e le sue eccellenze, una sfida per lo sviluppo”, hanno partecipato Secondo Scanavino (Pres. Conf. Italiana Agricoltori), Alessandro Circiello (Federazione italiana cuochi), Massimo Fiorio (Commissione agricoltura Camera), Paolo Russo (Commissione agricoltura camera), Riccardo Cotarella (Enologo, Expo 2015), Vincenzo Pepe (Presidente “Fare ambiente”). A moderare il responsabile Ansa Calabria Ezio De Domenico, che ha lanciato la campagna #StringiUnNodoPerIlSud con la quale, ognuno nel proprio ambito, i partecipanti all’incontro si sono impegnati a fare qualcosa di concreto per promuovere una nuova cultura del Mezzogiorno.
«Quella di oggi – ha dichiarato Paolo Russo – è un’ottima occasione per riflettere insieme sulle strade da percorrere per fare in modo che il Sud superi le sue difficoltà». Perché – ha proseguito Scanavino – ci manca un “sistema” che renda competitivo il nostro comparto alimentare.
Impegnandosi a promuovere il vino calabrese all’Expo 2015, l’enologo Riccardo Cotarella ha dichiarato: «la Calabria devono farla i calabresi, e ci si augura che esista questa volontà».
Infine Vincenzo Pepe, presidente di “Fare ambiente” ha ricordato che “agricoltura” significa amare il territorio, quindi difenderlo senza negargli la sua identità: «Dobbiamo insegnare ai nostri figli a consumare meridionale. Noi stiamo tradendo il nostro Mezzogiorno, e il mezzogiorno non va tradito».
A seguire Annamaria Terremoto, del Tgr Calabria, Arcangelo Badolati de «La Gazzetta del Sud» e Piero Sansonetti, de «Il Garantista», dopo il dibattito “Comunicare il Sud che vince: come?” hanno ricevuto da Andrea Guccione un riconoscimento per il loro impegno come “ambasciatori del Sud”.