Sono iniziati i colloqui a Roma, secondo quanto di apprende, tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi. Al centro dell'incontro "l'impatto della guerra della Russia contro l'Ucraina sulla sicurezza regionale e globale". L'obiettivo degli Stati Uniti è di spingere Pechino a far pressing su Mosca sulla crisi ucraina. Nel corso della giornata è previsto anche un incontro con il consigliere diplomatico del premier Mario Draghi, Luigi Mattiolo.L'ambasciata di Pechino a Washington afferma intanto di "non aver mai sentito parlare" di una richiesta di armi fatta alla Cina dalla Russia, come affermato invece da fonti Usa citate dai media che parlano anche di una richiesta di assistenza economica.
Gli Stati Uniti provano ad accelerare per trovare una soluzione alla crisi ucraina andando a stanare Pechino dalle ambigue posizioni mantenute finora. A questo servirà l’incontro di oggi a Roma tra il Consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan e Yang Jiechi, il super emissario del governo cinese (direttore della commissione Affari esteri e membro del Politburo del Pcc). Un incontro che era in agenda da tempo per provare a migliorare le relazioni tra i due Paesi (Washington e Pechino ne discutero già a novembre dopo il summit virtuale tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden), ma che la situazione attuale ha reso più urgente che mai.
Già prima dell’incontro, il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington aveva chiarito la questione ribadendo più volte di non essere a conoscenza di alcuna notizia che la Cina possa essere disposta ad aiutare la Russia per le attrezzature militari. «La Cina – ha detto il portavoce – è profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina. Speriamo sinceramente che la situazione si allenti e la pace torni presto».
Intanto sono iniziati alle 9.30 di oggi, 14 marzo, ora italiana, i colloqui in videoconferenza tra le delegazioni di Kiev e Mosca.
Rispetto alle fasi precedenti delle trattative sembra esserci maggior ottimismo.
Secondo quanto dichiarato da Mikaylo Podolyak, a capo della negoziazione per l’Ucraina, la Russia starebbe “cominciando a parlare in modo costruttivo“, tanto da far sperare di ottenere “alcuni risultati nel giro di pochi giorni”. La delegazione sta lavorando per creare le condizioni per un incontro tra i due Presidenti, Zelensky e Putin.
La situazione sul campo, nel frattempo, continua a essere tragica e nessun segnale di distensione sembra farsi largo: oggi è fallito il corridoio umanitario a Mariupol, bombardato dalle forze russe, nonostante il presidente Zelensky abbia comunicato che “siamo stati in grado di evacuare circa 125 mila persone usando i corridoi umanitari”.
Fonti varie agenzie