Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Giovedì, 12 Dicembre 2024

St.Moritz Art Masters dal 22 al 31 agosto

Montanblanc Art Bags

Per il settimo anno, St.Moritz e la regione svizzera dell’Engadina sono pronte ad accogliere St.Moritz Art Masters.

Dal 22 al 31 agosto 2014, trenta location diffuse su tutto il territorio ospitano i maggiori esponenti dell’arte contemporanea.

St.Moritz Art Masters, ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku, si conferma un accreditato palcoscenico dove confluiscono le istanze più innovative dell’arte del nostro tempo.

Come afferma Monty Shadow, “la presenza di numerosi artisti internazionali così come la realizzazione dei numerosi progetti presentati finora in Engadina, hanno cambiato la valle e trasformato l'estate in una stagione dell'arte e della cultura”.

S’inserisce in questa direzione il focus che St.Moritz Art Masters dedica a un paese ricco di storia e aperto sul futuro come l’India, che offre l’occasione di conoscere e approfondire le diverse posizioni della scena indiana odierna, dal Modernismo Classico agli interventisite-specific, dai giovani talenti agli artisti già affermati a livello internazionale.

Liberati dal peso del colonialismo, gli autori contemporanei indiani si pongono di fronte alle questioni più pressanti della società odierna, alle quali rispondono fondendo, in modo unico e originale, i rituali e i miti della loro tradizione con la vita di tutti i giorni.

Il vivace panorama artistico indiano riflette quello di una nazione ricca di contrasti e in rapida trasformazione. Ne è testimonianza la mostraIndia: Maximum City, curata da Birgid Uccia, ospitata dalla Chesa Planta a Zuoz, che presenta le opere di dieci artisti emergenti - Pablo Bartholomew, Amshu Chukki, Pratul Dash, Ranbir Kaleka, Reena Saini Kallat, Manish Nai, Gigi Scaria, Mithu Sen, Sooni Tarraporevala, Hema Upadhyay - che indagano in modo critico le implicazioni sociali, politiche, architettoniche ed economiche della città, vista come un organismo in perenne crescita. Questi autori si confrontano con le sfide delle moderne metropoli indiane, dove infrastrutture perennemente al collasso convivono con la mancanza di un’adeguata pianificazione urbanistica e con i mutamenti delle condizioni socio-culturali tipiche della gentrificazione.

Particolarmente interessanti sono i progetti site specific realizzati da Shilpa Gupta, all’Hotel Castell di Zuoz, di Subodh Gupta, alla chiesa protestante di St.Moritz e di Nalini Malani, all’Engadin Museum di St.Moritz, che riguardano tematiche transculturali ed esplorano gli effetti delle tradizioni sulla vita odierna, mettendo in discussione gli stereotipi che appartengono alla loro cultura e al loro paese.

Per la prima volta, St.Moritz Art Masters presenta al pubblico una collettiva di lavori della Stellar International Art Foundation, collezione privata della famiglia Choudhrie. L’esposizione, curata da Paresh Maity e Anita Choudhrie, è un excursus sull’arte moderna indiana con opere di M.F. Husain, Paresh MaityJayasri Burman.

Il Paracelsus accoglie un’installazione video del curatore e produttore svizzero Matthias Brunner che celebra The Music Room (1958), il lavoro più importante del regista bengalese Satyajit Ray.

The Music Room inaugura un ciclo di proiezioni, in programma al Kino Scala, dal 25 al 30 agosto - in lingua originale, sottotitolata in francese e tedesco - con il meglio della filmografia indiana degli ultimi cinquant’anni (1958-2013).

Anche quest’anno, si conferma l’appuntamento con il Walk of Art, l’itinerario che collega le varie sedi dislocate nella natura, nelle chiese, nelle case private e nelle gallerie, da Maloja a S-chanf, e che offre un ampio ventaglio di progetti e di esposizioni di arte contemporanea internazionale.

La nuova sede della galleria Robilant+Voena di St.Moritz ospita la mostra di Jitish KallatJulian Schnabel che segna l’incontro tra due culture. Entrambi gli artisti, infatti, fondono le loro ricerche e le loro personali esperienze. Il tedesco Julian Schnabel lavora sui ritratti fotografici della divinità induista Shiva, mentre l’indiano Kallat ne rappresenta i diversi aspetti della vita, intrecciando i numerosi racconti autobiografici, storico-artistici, politici e celesti.

La scena artistica contemporanea indiana è soprattutto conosciuta per la cifra coloristica e narrativa delle sue opere; tuttavia, il lavoro di Manish Nai, presentato alla Galleria Karsten Greve a St.Moritz si contraddistingue per una ridotta tavolozza di toni naturali e dalle forme quasi esclusivamente geometrico-astratte. Manish Nai utilizza come materiale principale la iuta, un prodotto di origine naturale che trasferisce all’interno del contesto artistico.

Dal canto suo, l’artista indiana Smriti Dixit (Bhopal, 1971) utilizza qualsiasi tipo di materiale tessile. I filati, le fibre e le stoffe vengono cuciti, lavorati a maglia, annodati o impiegati combinando le tre diverse tecniche. Il Museo Andrea Robbi a Sils Maria ospita una serie di opere astratte in cui Smriti Dixit unisce ai materiali naturali, oggetti d’uso comune, come ad esempio i rivestimenti in plastica per i cartellini dei prezzi o le etichette dei vestiti con le istruzioni per il lavaggio.

Col proposito di fondere le istanze locali con quelle della cultura internazionale, St.Moritz Art Masters presenta, alla palestra di St.Moritz, un’installazione di Francesco Clemente. Si tratta di una grande tenda realizzata in India dall’artista italo-americano, pensata come una ‘pittura rupestre’ o come una ‘cappella mobile’, in grado di stimolare nello spettatore una sensazione di silenzio e contemplazione.

In contemporanea, la Galleria Bischofberger a St.Moritz propone un excursus sulle opere ‘indiane’ di Clemente, realizzate negli ultimi 25 anni, nelle quali integra mitologia e iconografia e dove, per esempio, s’incontrano alberi che affondano le proprie radici nel cielo, o uomini con quattro gambe.

Una collezione di lavori recenti su carta di Philipp Keel, artista, autore ed editore svizzero, saranno presentati a Villa Flor a S-Chanf. Gli acquerelli e le serigrafie sono ispirati dai paesaggi e dagli incontri fatti durante i suoi lunghi viaggi. Incontri e paesaggi trovano la loro espressione in colori intensi adottati con tanta precisione da conferire a molte delle opere contemporaneamente delle qualità astratte.

Altrettanto interessante è la mostra dell’artista inglese Billy Childish che, alla Chiesa francese di St.Moritz propone un’opera pensata appositamente per la manifestazione, composta da dipinti di grandi dimensioni ispirati a Giovanni Segantini che ha avuto un lungo e profondo rapporto con l’Engadina.

St.Moritz Art Masters 2014 presenta, per la prima volta, alla Chesa Planta a Samedan, una selezione di 30 opere, tra dipinti, fotografie e sculture, provenienti dalla Bilderberg Collection.

Così come avviene nei convegni del Gruppo Bilderberg, dove tutti i relatori devono rimanere anonimi, anche in questa esposizione, curata dall’artista tedesco Christoph Steinmeyer, i nomi degli artisti non sono rivelati. In questo modo si salvaguarda l’autonomia di giudizio dei visitatori che non è intaccata dalla fama dell’autore o dalle tendenze del mondo dell’arte.

Il riposizionamento dell’opera di Martin Kippenberger, Portable subway entrance è l’occasione per collegare tutte le sculture ambientali disposte sul territorio engadinese in un unico Percorso delle sculture.

Questo è un progetto dei comuni di La Punt Chamues-ch, Madulain, Zuoz, S-chanf and St.Moritz, in collaborazione con la Walter A. Bechtler Foundation's Art Plaiv.

I lavori già esistenti di Olaf Breuning, James Turrell, Roman Signer e Hubert Kiecol possono così essere ammirati durante tutto l’anno, così come la nuova opera di Leiko Ikemura, Usagi Kannon, recentemente installata sul lago di St.Moritz.Questi sono i partner che hanno contribuito la realizzazione del avento :

Per il settimo anno consecutivo, Cartier sostiene St.Moritz Art Masters. Dal 1847, anno della sua fondazione, il re dei gioiellieri si è distinto per innovazione con oggetti che brillano per creatività. Cartier condivide questo spirito innovativo e originale con  St.Moritz Art Masters, un festival altrettanto innovativo. L’impegno di Cartier nei confronti di questo evento dimostra inoltre lo stretto legame della Maison con l’Engadina e in particolare con St.Moritz dove, da 39 anni, esiste una boutique Cartier.

Sin dall'inizio Mercedes-Benz ha dato il suo supporto al St.Moritz Art Masters. Per l'edizione di quest'anno il marchio con la stella per la presentazione delle opere artistiche punta tutto sui Social Media. In occasione del milionesimo fan della pagina Instagram di Mercedes-Benz il giovane artista indiano Amshu Chukki creerà un'opera d'arte in esclusiva, inoltre sul posto si terrà luogo un Foto-Shootout. Per tutto il periodo della manifestazione la Mercedes-Benz Art Lounge nel centro di St.Moritz offre ai visitatori e agli appassionati di arte un ragguardevole punto d'incontro.

La Stellar International Art Foundation sta supportando i St.Moritz Art Masters per la per l’illustre presentazione dell’Arte Indiana Contemporanea di quest’anno. Dalla sua istituzione, avvenuta nel 2008, la Fondazione ha ambito a rappresentare e promuovere considerevoli opere d’arte a partire dalla propria collezione e quest’anno è fiera di presentare alcuni rinomati tesori. Stellar è lieta di sostenere il programma al fianco di Cartier e Mercedes-Benz, le quali condividono la passione che la Fondazione ha nei confronti della creatività e della celebrazione delle Arti.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI