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Arriva il piano Renzi per il taglio delle tasse

Arriva il piano Renzi per il taglio delle tasse. Obiettivo i redditi piu' bassi, quelli fino a 15mila euro, che potrebbero arrivare a intascare 80 euro in piu' al mese in busta paga. E nelle slides che il premier ha preparato per presentare le misure sul lavoro la copertina recita 'Il lavoro svolta, la svolta buona'.Pero si deve notare che :
Ci sono lotte interne al Partito democratico. Nonostante la convalescenza, Pier Luigi Bersani è arrivato a Montecitorio per votare la riforma di legge elettorale, ma non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa
Nel PD hanno il terrore che se Renzi riesce a mettere a segno legge elettorale e riforme del lavoro e del fisco, loro vengono spazzati via».
"Ho salvato il mio cervello per un pelo e non voglio consegnarlo adesso, mi si lasci libertà di pensiero", attacca Pier Luigi Bersani in un intervista a Skytg24, "Ho fatto eccezione alla convalescenza per venire a votare e fare il mio dovere ma dico che questa legge va migliorata, ci sono cose che non mi convincono
Di certo l'unità del Pd scricchiola, come dimostrano anche le parole dello stesso Matteo Renzi che a Repubblica svela un piano contro di lui: "In questi giorni non si è discusso di donne, si è cercata un’operazione politica per dire che non controllavo il Pd", ha detto il premier, "Usando il voto segreto, qualcuno ha tentato la rivincita cercando di farmi fuori, e ha perso la legge elettorale va ed è solo il primo passo".
Non c’è una congiura, ma certamente c’è qualcuno che anche all’interno del Partito democratico sta cercando di fare saltare il carro", commenta amareggiato Roberto Giachetti ad Agorà, "Tutti quelli che hanno segnato la vita politica degli ultimi anni, non ci hanno mai consentito di approvare una nuova legge elettorale: questo accade perché un signore che si chiama Matteo Renzi ha deciso di caratterizzare la sua battaglia per la leadership del Partito democratico prendendo questa della legge elettorale come prima iniziativa ed è andato fino in fondo: se non c’era Renzi stavamo ancora in commissione al Senato a fare le audizioni di esperti...".

Intanto oggi il Consiglio dei ministri non varera' un provvedimento - secondo quanto viene riferito da fonti ministeriali - ma solo le linee guida. A far rallentare il governo - viene riferito da fonti parlamentari - il nodo delle coperture, anche se da Palazzo Chigi viene spiegato come si tratti di un rinvio dovuto solo a questioni tecniche. E in serata sempre da Palazzo Chigi si precisa che coperture per le misure che verranno approvare in Cdm, e annunciate oggi, ci sono, sono solide e sono circa il doppio di quelle che verranno utilizzate.

Come ha evidenziato anche l'Europa, l'esecutivo ha necessita' di trovare risorse strutturali e non una tantum: in dubbio quindi - si spiega - la possibilita' di utilizzare le entrate derivanti dai minori interessi sul debito che insieme alla spending review, avrebbero dovuto costituire l'ossatura del finanziamento. "Il lavoro di queste ore - twitta a sera Renzi - procede molto bene. Domani alle 17 conferenza stampa con i provvedimenti". E "per la prima volta - dice - sara' messa nelle tasche degli italiani una significativa quantita' di denaro". Con buona pace non solo della leader Cgil Susanna Camusso ma anche del numero uno degli industriali Giorgio Squinzi: "Ce ne faremo una ragione", chiosa il presidente del Consiglio, riferendosi ai veti incrociati. ''Lui se ne fara' una ragione - replica poco dopo il numero uno di Viale Astronomia - noi pero' abbiamo una ragione sola: il bene del nostro Paese''.

Le pressioni per cambiamenti in corsa sono insistenti, con Confindustria che chiede apertamente interventi a favore delle imprese. Se il tanto agognato taglio dell'Irap non sembra pero' aver trovato posto, il governo - spiegano fonti vicine al dossier - e' impegnato a mettere in campo un corposo pacchetto di misure in aiuto del mondo degli imprenditori. Oggi sul tavolo del Cdm - fa sapere il viceministro all'Economia Enrico Morando - arriveranno lo sblocco dei pagamenti della P.a, provvedimento che non solo sana la situazione pregressa ma mette in campo un meccanismo per evitare che lo scenario si ripeta, e il decreto legge casa da 1,6 miliardi.

Inoltre, sempre oggi, il governo dovrebbe approvare anche il Jobs act, che fra le altre misure dovrebbe prevedere sgravi per chi assume, a vantaggio appunto delle imprese.

E resta alta la tensione tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e le parti sociali in attesa di vedere quali saranno gli annunci del Governo su fisco e lavoro. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi è tornato a chiedere interventi per la riduzione della parte di cuneo fiscale pagato dalle aziende perché questo sarebbe più utile alla crescita rispetto a ''qualche euro in più'' nelle tasche dei lavoratori. E rispetto alle dichiarazioni del premier (abbiamo contro le parti sociali? ce ne faremo una ragione) ha ribadito che la ''ragione sola'' delle imprese ''è il bene del Paese''.

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