Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Mercoledì, 01 Maggio 2024

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:159 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:375 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:824 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:867 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1062 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1546 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1650 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1466 Crotone

Standing ovation all'ONU per il Papa

Palazzo di Vetro blindato e una nuova bandiera innalzata per la prima volta accanto alle 193 dei paesi membri dell'Onu: all'alba i poliziotti delle Nazioni Unite hanno aggiunto il vessillo vaticano a quelli che usualmente sventolano davanti al quartier generale dell'Onu. L'occasione è la visita di papa Francesco che ha parlato in Assemblea generale. Turtle Bay, come si chiama il quartiere di Manhattan sull'East River in cui sorge l'Onu, era in fibrillazione dalla notte con la Prima Avenue bloccata al traffico per isolati e i movimenti dei pedoni limitati da sbarramenti. Anche l'accesso al Palazzo di Vetro è stato rigorosamente regolamentato al personale autorizzato. Discreta la presenza di cani anti-bomba.
E' il quinto pontefice nella storia a entrare nella sede delle Nazioni Unite. Ad accoglierlo c'è il segretario generale Ban Ki-moon. "Quest'aula è uno spazio speciale - dice il segretario generale nel suo saluto al Papa -. In un nessun altro posto i leader possono parlare a tutta l'umanità. Per decenni è esattamente quello che hanno fatto. Ma mai, in 70 anni di storia, l'assemblea generale è stata onorata dall'apertura di un Papa. Grazie santità di essere qui a fare la storia. Con la sua agenda globale il Papa sta attirando l'attenzione del mondo sui temi dell'ambiente, dei rifugiati e della povertà".

Bergoglio prende la parola e rende subito "omaggio a tutti gli uomini e le donne che hanno servito con lealtà e sacrificio l’intera umanità in questi 70 anni. In particolare - precisa - desidero ricordare oggi coloro che hanno dato la loro vita per la pace e la riconciliazione dei popoli, a partire da Dag Hammarskjold (primo segretario generale vittima di un incidente aereo nel 1961) fino ai moltissimi funzionari di ogni grado, caduti nelle missioni umanitarie di pace e di riconciliazione".

Il Papa ha parlato di "ampi settori senza protezione" nel mondo, vittime "di un cattivo esercizio del potere": "l'ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi". "Due settori intimamente uniti tra loro", che la politica e l'economia "hanno trasformato in parti fragili della realtà". Per questo, "è necessario affermare con forza i loro diritti, consolidando la protezione dell'ambiente e ponendo termine all'esclusione".

"Il potere tecnologico, nelle mani di ideologie nazionalistiche o falsamente universalistiche - argomenta il Santo Padre - è capace di produrre tremende atrocità". All'inizio del suo discorso ricorda le visite alla Nazioni Unite dei suoi predecessori, Paolo VI nel 1965, Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 1995 e Benedetto XVI nel 2008. Tutti loro, osserva il pontefice, "hanno riconosciuto la risposta giuridica e politica adeguata al momento storico, una risposta imprescindibile. Tutti costoro non hanno risparmiato espressioni di riconoscimento per l’Organizzazione, considerandola la risposta giuridica e politica adeguata al momento storico, caratterizzato dal superamento delle distanze e delle frontiere ad opera della tecnologia e, apparentemente, di qualsiasi limite naturale all’affermazione del potere. Una risposta imprescindibile - avverte il Papa - dal momento che il potere tecnologico, nelle mani di ideologie nazionalistiche o falsamente universalistiche, è capace di produrre tremende atrocità.

Il Santo padre si sofferma anche sul funzionamento delle Nazioni Unite, così importante per il futuro dell'umanità ma, al conbtempo, così fragile e inefficace alla risoluzione delle crisi: "La riforma e l’adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l’obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un’incidenza reale ed equa nelle decisioni. L’esperienza di questi 70 anni, al di là di tutto quanto è stato conseguito - afferma il Pontefice -, dimostra che la riforma e l’adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l’obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un’incidenza reale ed equa nelle decisioni. Tale necessità di una maggiore equità - ha proseguito -, vale in special modo per gli organi con effettiva capacità esecutiva, quali il Consiglio di Sicurezza, gli organismi finanziari e i gruppi o meccanismi specificamente creati per affrontare le crisi economiche. Questo - aggiunge - aiuterà a limitare qualsiasi sorta di abuso o usura specialmente nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Gli organismi finanziari internazionali devono vigilare in ordine allo sviluppo sostenibile dei Paesi e per evitare l’asfissiante sottomissione di tali Paesi a sistemi creditizi che, ben lungi dal promuovere il progresso, sottomettono le popolazioni a meccanismi di maggiore povertà, esclusione e dipendenza".

"I governanti devono fare tutto il possibile affinché tutti possano disporre della base minima materiale e spirituale per rendere effettiva la loro dignità e per formare e mantenere una famiglia", così il Papa all'Onu. "Questo minimo assoluto, a livello materiale ha tre nomi: casa, lavoro e terra; e un nome a livello spirituale: libertà dello spirito". Per Francesco, la "libertà dello spirito" "comprende la libertà religiosa, il diritto all'educazione e gli altri diritti civili".

"La difesa dell'ambiente e la lotta contro l'esclusione esigono il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni", ha detto papa Francesco all'Onu citando passi della sua enciclica Laudato si'.

"La guerra è la negazione di tutti i diritti e una drammatica aggressione all'ambiente. Se si vuole un autentico sviluppo umano integrale per tutti, occorre proseguire senza stancarsi nell'impegno di evitare la guerra tra le nazioni e tra i popoli", ha detto papa Francesco nel suo discorso all'assemblea generale dell'Onu

Papa Francesco saluta con soddisfazione e incoraggia il proseguimento dei negoziati tra Onu e Iran sul nucleare: "Il recente accordo sulla questione nucleare in una regione sensibile dell’Asia e del Medio Oriente, è una prova delle possibilità della buona volontà politica e del diritto, coltivati con sincerità, pazienza e costanza. Formulo i miei voti perchè questo accordo sia duraturo ed efficace e dia i frutti sperati con la collaborazione di tutte le parti coinvolte".

Un lungo applauso ha salutato la fine del discorso di Papa Francesco all'Onu. I leader della terra si sono alzati in piedi e tributato al Pontefice una prolungata "standing ovation".

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI