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Restare in silenzio non significa restare immobili. Seppur senza troppi clamori e lontano dalle luci della ribalta, prosegue senza sosta l’attività dell’associazione Crotone in fiore volta all’abbellimento della città pitagorica e in particolar modo della rivalutazione di alcuni scorci del centro storico. È chiaro che se alcuni angoli migliorano, l’intera parte più antica della città ne guadagna. Far emergere il bello, rivalutare il centro storico con piccoli abbellimenti e rivitalizzarlo con l’aiuto degli abitanti. È questo lo scopo dell’associazione, coinvolgere più persone possibili e instillare dentro il piccolo seme del bello perché, chi tiene alla sua città, non può far altro che renderla migliore.

Un lavoro costante quello portato avanti dagli instancabili membri di Crotone in fiore come afferma la presidente Caterina Cotroneo: “In questi mesi volutamente non abbiamo organizzato niente di nuovo perché ci siamo dedicati alla manutenzione dei posti che abbiamo abbellito in precedenza. Alcuni addobbi si sono rovinati con il tempo, altri sono stati rubati, una targa è caduta, inoltre l’incuria non manca ed abbiamo fisicamente ripulito alcuni posti, insomma come a dire che il lavoro non finisce nel momento in cui si spengono le luci delle inaugurazioni dei vicoli”.

A sostenere l’associazione nei giorni scorsi sono state le classi prima e seconda media sezione B dell’istituto comprensivo Vittorio Alfieri guidato dalla dirigente scolastica Franca Gisella Parise. I membri dell’associazione hanno dapprima fatto da guida per le intricate stradine (conosciute come “i stritti”), del centro storico per i giovani studenti accompagnati dall’insegnante Sofia Ioppoli. Dopo aver visitato alcune chiese e i vicoli resi noti dall’associazione, si soffermati in Via Milone, uno dei vicoli abbelliti da Crotone in fiore, per la piantumazione e ulteriore abbellimento del vicolo. Gli studenti coinvolti nel progetto "Ambiente e Territorio fonti di vita” hanno mostrato interesse durante la visita guidata nella quale Fabiola Orlando ha fatto da Cicerone, ma soprattutto entusiasmo nel mettere a vita nuove piante e dare il proprio contributo nell’abbellimento della propria città facendo divenire via Milone, ribattezzato il vicolo dell’abbraccio, uno dei loro posti del cuore.

Nei prossimi giorni sono previste altre iniziative con altre scuola perché come dice Cotroneo: “Abbiamo la necessità di creare cittadini consapevoli”.

Una cittadina, Monterosso Calabro, particolarmente calorosa e ospitale, che ha accolto con entusiasmo il concerto che l’Associazione Beethoven Acam di Crotone, nell’ambito della Stagione Concertistica 2023L’Hera della Magna Grecia” VI Edizione in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, hanno organizzato per la cittadinanza l’01 Aprile 2023.

Un recital particolare, perché la solista era una giovanissima pianista Beatrice Chimirri proprio di Monterosso Calabro, alunna dell’artista pianista Tatiana Malguina, docente presso il Conservatorio  “S.Giacomantonio” di Cosenza.

Giovanissima, si, ma un vero talento artistico della quale negli anni a venire, siamo sicuri, sentiremo spesso parlare di lei.

Ad accompagnarla, nella sua splendida esecuzione del “Concerto in Fa min.” di J.S.Bach, la pluriesperta Orchestra da camera “O.Stillo” della Società Beethoven di Crotone, che ha ormai alle spalle anni di esperienza con artisti vincitori dei più prestigiosi Concorsi Internazionali, oltre ad artisti famosissimi ormai in carriera.

Il concerto, alla presenza di un pubblico numerosissimo, si è aperto con l’esecuzione della Sinfonia “Efigenia in Aulide” di W.Gluck alla quale è seguito “Piccola Serenata Notturna K 525” di W.A.Mozart.

Una esecuzione di grande raffinatezza esecutiva, ricca di molteplici sfumature di colore e una tavolozza dinamica che metteva in luce una solidità nella compagine orchestrale, una grande compattezza e omogeneità timbrica.

Si passava poi all’esecuzione, come dicevamo, da parte della Chimirri, del “Concerto in Fa min. BWV 1056”  di J.S.Bach , un’opera  fra le più belle e più eseguite del grande compositore.

L’artista ha dimostrato subito di possedere un assoluto controllo della tastiera e dei piani sonori e una libertà di eloquio che rende le due mani indipendenti anche dal punto di vista ritmico.

Ascoltarla nell’esecuzione di un tale capolavoro suscitava, piacere e ammirazione, sottigliezze, sfumature, ricchezza dinamica, esattezza tecnica, alternanza naturale fra legato  e  staccato, varietà di suono e colore, dialogo continuo e costante con l’orchestra che hanno reso  il capolavoro Bachiano di un alto livello di raffinatezza esecutiva.

Una bella serata artistica , che, come dicevamo il numerosissimo pubblico presente  ha apprezzato sottolineando con applausi calorosi i vari momenti esecutivi, con particolari auguri alla giovanissima Chimirri, che ha ricambiato con l’esecuzione della “Fantasia Improvviso” di Chopin e Polka italiana di Rachmaninoff.

La Fondazione D’Ettoris, nell’ambito dei progetti di lettura dedicati alla prima infanzia, ha partecipato al Bando “Leggimi 0-6”, anno 2021 promosso dal Cepell, centro per il libro e la lettura, del Ministero dei Beni Culturali, posizionandosi al 5° posto della graduatoria nazionale con la proposta progettuale denominata “Book Baby Boom!”.
Lo straordinario risultato è stato reso possibile grazie alle partnerships con il Comune di Crotone, la Fimp, federazione italiana medici pediatri, le associazione Baubò e Sabir, l’asilo nido Bimbi a bordo e l’I.C. Don Milani. Il progetto intende dare vita ad una rete che accompagni i piccoli ancora prima della nascita e durante la crescita perché la lettura diventi atti it prediletta e compagna per la vita.
Grazie ad un consistente investimento nella formazione, affidata agli esperti dell’ ssociazione Leggere Coccole, partner strategico del progetto, sar possibile inserire la lettura in contesti uali corsi pre-parto, studi pediatrici, asili nido, scuole materne, associazioni che si occupano di disabilit , senza trascurare l’accompagnamento per le famiglie. La formazione sar libera e gratuita. L obietti o uello di creare circoli irtuosi che si autoalimentino nel tempo.

La chitarra del virtuoso Daniel Dramisino  è stata la protagonista del recital che si è tenuto, Sabato 18 Marzo, nell’Auditorium  del Liceo Musicale “O.Stillo”,  alle ore 18.00 , organizzato Dalla Società Beethoven Acam di Crotone nell’ambito della Stagione Concertistica 2023l’Hera della Magna Grecia” VI Edizione.

Un recital molto bello, che il numerosissimo pubblico presente, ha seguito con molta partecipazione (numerosissimi i giovani chitarristi presenti in sala) tenuto conto anche che il programma comprendeva:

F. Sor -“Fantasia Op.30” , H. Villa-Lobos: da “Suite Popolare Brasiliana” , I. Albéniz - “Granada” ,

M.Llobet - “El Testament D’amelia” , M.M.Ponce - “Sonatina Meridional”

La chitarra è uno strumento che affascina sempre, specialmente quanto si trova nelle mani di veri virtuosi, come ha dimostrato di essere Daniel Dramisino, capace di ricreare sulle corde, una fascinazione dei timbri e dei colori, presentati con estrema raffinatezza ma anche vitale piglio virtuosistico, restituendo alle splendide pagine eseguite il coltissimo ambiente della musica Spagnola.

Alcuni brani come la “Suite popolare brasiliana” di H.Villa Lobos sembravano quasi campati in aria, suggestivi, acuti, rarefatti, spesso lenti di sapore arcaico, celestiali, quasi metafisiche.

Grande spazio l’artista ha saputo riservare alle molteplici sfumature di colore di una vasta tavolozza dinamica, sostenute da una compattezza e omogeneità timbrica che evidenziavano ancora di più le scelte agogiche e la maestosità della scrittura

Veramente un bel concerto che, il pubblico, come dicevamo, ha saputo apprezzare e sottolineare con applausi calorosi, seguiti da numerosi bis.

Mentre il mare ci restituisce gli ultimi corpi delle vittime del naufragio del 26 febbraio e la burocrazia è alle prese con tutti i problemi, anche economici, per dare una degna sepoltura a chi sognava una nuova vita ed invece ha trovato solo una drammatica morte, occorre cominciare a fare una riflessione su ciò che è successo, ma soprattutto su tutte le polemiche nate intorno a questa storia che, probabilmente, avrebbe meritato più silenzi, più preghiere e meno ipocrisie.

Che la sinistra italiana fosse habitat naturale di iene, sciacalli e avvoltoi era cosa risaputa da anni.

Non c’è strage o morte su cui una certa sinistra non abbia tentato di speculare politicamente.

Ma trovarsi davanti allo sciacallaggio politico anche questa volta, anche davanti a questo dramma, anche davanti a quelle bare è stato veramente deprimente, orribile, questo sì, inumano.

Hanno provato a fare polemica su tutto, arrivando anche a ricostruzioni paradossali della notte del naufragio, ipotizzando addirittura che sia arrivato l’ordine politico alla capitaneria di porto di non andare a salvare i naufraghi.

Quante menzogne, quanto fango, ma soprattutto quanto falso moralismo.

Hanno strumentalizzato i morti, calpestando il dolore dei famigliari delle vittime, pur di attaccare il centro destra che oggi è al Governo, hanno dimenticato che ieri, mentre a morire erano tanti altri immigrati, c’erano proprio loro al comando del Paese, che con i loro slogan “porti aperti”, hanno incentivato l’immigrazione selvaggia e irregolare.

Abbiamo sentito esponenti di sinistra dire che questo naufragio è avvenuto a 40 metri dalle nostre rive, mentre gli altri, quando c’erano loro al Governo, avvenivano a centinaia di chilometri in mare aperto, come se la distanza fosse un parametro con cui misurare la drammaticità di una morte.

Siamo arrivati all’assurdo. La sinistra salottiera e parolaia è riuscita a fare polemica anche sul fatto che il ministro Salvini abbia festeggiato il proprio compleanno, il nove marzo, ben undici giorni dopo il terribile naufragio. E mentre si critica Salvini per il suo compleanno, non una parola sulla festa per la vittoria delle primarie da parte di Elly Schlein avvenuta proprio il 26 febbraio.

Quanta ipocrisia.

Saremmo curiosi di sapere cosa sarebbe successo se il compleanno fosse stato di Speranza e a festeggiarlo ci fosse stato Aboubakar Soumahoro…

Siamo convinti che è solo il nome di Matteo Salvini ad aizzare la rabbia di una certa sinistra depressa e rancorosa.

L’immigrazione, il dramma di questi popoli che soffrono regimi sanguinari nelle proprie nazioni, o la fame per situazione economiche disastrose, i morti nel Mediterraneo, i morti (tanti e sempre dimenticati) per le strade africane e mediorientali che portano alla costa, sono argomenti troppo seri per lasciarli sulla bocca dei parolai di una certa sinistra.

In questi anni, l’avvocato Giancarlo Cerrelli ed io abbiamo più volte trattato l’argomento, mettendo anche in evidenza le pecche di un sistema dell’accoglienza spesso vittima di speculatori, ma da sinistra non è mai arrivata un’apertura al confronto al dialogo, ma solo muri di ipocrisia e falso moralismo.

Ci auguriamo che ciò che abbiamo vissuto in questi giorni ci insegni un po’ di umiltà nell’affrontare temi, spesso, più grandi di noi, e che questa lezione venga appresa soprattutto da chi ha responsabilità di governo sia a livello nazionale che locale.

 

                                               Giancarlo Cerrelli – Presidente di “Popolo e Identità”

                                               Marisa Luana Cavallo – Consigliera Comunale KR di “Popolo e Identità”

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