Febbraio al segno di una nuova mobilità in Lituania per 9 studenti dell'Istituto Donegani di Crotone, nell'ambito del Progetto Erasmus + CiELO, che coinvolge gli studenti di 4 scuole delle nazioni partecipanti: Italia, Lituania, Croazia, Romania. Si tratta della seconda mobilità svolta in cinque giornate impegnative, tra attività didattiche e visite tematiche. Le attività didattiche si sono svolte nella Scuola Ospitante "Domeikava gymnasium",a Kaunas. I ragazzi, accompagnati dal Prof. Carlo Oliverio, hanno lavorato in gruppi a composizione internazionale, sui temi della sostenibilità ambientale: riuso, riciclo e sul tema della salvaguardia delle risorse idriche. Interessanti le visite guidate presso il LEI- Lithuanian Energy Institute, dove gli studenti hanno visitato laboratori di ricerca e assistito a esperimenti e lectures su temi attualissimi in campo energetico: produzione e storage dell'idrogeno, processi di combustione. Intense le mattinate presso i laboratori di analisi del suolo e acquacoltura della Vytautas Magnus University Agriculture Academy, e presso L'Instituto di Ingegneria Ambientale della Università di tecnologia di Kaunas, dove hanno assistito a lezione interattive sul Life Cycle Assessment (LCA)e sulla sostenibilità delle città. Interessante la visita guidata alla località di Bristonas, dove sgorgano le sorgenti di acqua minerale, imbottigliata dal 1924 e distribuita in diversi paesi del mondo. L'acronimo CiELO - Circolar Economy Lab & Observatory esprime l'obiettivo ambiziosissimo di dare agli studenti conoscenze e competenze per comprendere le pratiche di sostenibilità ed economia Circolare, mira altresì all'acquisizione di comportamenti consapevoli e competenze ibride, relazionali, finalizzate alla educazione globale. Metaforicamente "Cielo" invita alla scoperta della Natura, della sua bellezza, al rivolgere gli occhi verso l'altro, alla accettazione del diverso. Obiettivi predominanti nella Mission del Dirigente Scolastico Laura Laurendi che guida L'Istituto crotonese verso il futuro.
Il 2023 rappresenta un anno importantissimo per gli amanti dell’opera lirica e della musica classica poiché proprio quest’anno si celebra nel mondo il “mito” di Maria Callas, nel centenario della sua nascita.
Unica per vocalità, stile, personalità ed eleganza, Maria Callas (1923-1977) straordinario talento, incarna il soprano più importante della storia dell’opera lirica, e la Grecia, sua terra d’origine, ha inteso rendere omaggio alla “divina” attraverso una serie di importanti eventi. A dare idealmente il via ai festeggiamenti in Grecia sono stati, nei giorni scorsi, gli applauditissimi concerti tenuti dal noto soprano crotonese Teresa Cardace, artista lirica, didatta accreditata e promotrice di importanti progetti culturali sul territorio calabrese, italiano ed estero che, su invito dell’organizzatore artistico Dott. Nikos Efthimiadis, presidente del “Festival Internazionale dei Cori” di Karditsa e della “Federazione Panellenica di amicizia e cooperazione degli allievi delle Università italiane”, ha partecipato alla conferenza stampa presso la Casa Comunale di Trikala, nella regione della Tessaglia. Teresa Cardace ha portato i saluti di Crotone, della Calabria e dell’Italia, onorata di partecipare, proprio nella sua terra alle celebrazioni mondiali su Maria Callas, mito ineguagliabile e indimenticabile. Il soprano crotonese, in occasione delle performance artistiche, ha incantato il numeroso pubblico presente nel meraviglioso Teatro Comunale di Trikala ( evento organizzato in collaborazione con l’Associazione “Amici delle malattie croniche” dell’ospedale di Trikala) e nella prestigiosa Sala “Aphrodite” presso il Kieron Hotel della città di Karditsa (evento, quest’ultimo, organizzato in collaborazione con l’Associazione nel cuore della Grecia,eseguendo alcune tra le arie tecnicamente e interpretativamente più difficoltose che fanno parte del repertorio della Callas. Ad affiancarla, nei concerti, la presenza di due talentuosissime allieve della sua “Scuola di Canto”, rispettivamente il soprano Francesca Campanella ed il mezzosoprano Ester Ferraro, entrambe calabresi. A completare il cast artistico magno-greco, la bravissima pianista Maria Sarli. In occasione degli eventi, presentati e commentati da un commosso Alexis Costalas, celebre divo televisivo, le artiste hanno eseguito importanti arie e duetti di eccelsi operisti quali C. W. Gluck, A. Boito, G. Puccini, C. Saint-Saens, C. Gounod, A. Catalani, G. Verdi, J. Offenbach, tratte dalle opere più rappresentative del mito “Callas” meritando applausi a scena aperta e grandi onori da pubblico e stampa. Grecia e Calabria, unite come nella storia, in un abbraccio commosso.
È una collaborazione dalle prospettive considerevoli quella avviata tra l'Istituto S. Anna di Crotone ed il comitato regionale del Coni. Nata col comune intento di sostenere ed agevolare la pratica sportiva, a livello agonistico ed amatoriale, guarda però anche a possibili ulteriori sviluppi nel campo della ricerca. E lo fa mettendo insieme il grandissimo patrimonio di esperienza, attività e presenza sul territorio del Coni e le tecnologie avanzate, gli ambulatori ed i laboratori di ultimissima generazione del polo ambulatoriale Isalab dell'Istituto S. Anna.
L'accordo siglato tra il presidente del comitato regionale Coni, Maurizio Condipodero, e l’amministratore dell'Istituto S. Anna di Crotone, Giovanni Pugliese, ha un duplice obiettivo.
Da un lato prevede lo svolgimento congiunto di “attività scientifica, didattica, di ricerca e consulenza, per cui l'Istituto mette a disposizione i propri professionisti e le proprie infrastrutture tecnologiche”; dall'altro la possibilità per tutte le società sportive affiliate al Coni di avere “la priorità d'accesso e tariffe scontate del 10% sui servizi offerti dall'Istituto in regime ambulatoriale, ed in particolare tutto ciò che riguarda la cura e la prevenzione delle patologie che derivano dalla pratica dell'attività sportiva”, dalle visite di idoneità all'accesso ai laboratori ed agli ambulatori.
“L'Istituto S. Anna – spiega Giovanni Pugliese – crede molto nel polo ambulatoriale Isalab, pensandolo come un luogo tarato sulle esigenze degli sportivi; è nato così un poliambulatorio completo e dotato delle più moderne tecnologie in tema di raccolta ed analisi dei dati, ricerca, valutazione della performance, prevenzione, cura e riabilitazione. Dal laboratorio per l'analisi del movimento alla palestra Rehab High-Tech, da quelli di Medicina dello Sport a quelli della terapia fisica e riabilitativa, i nostri macchinari di ultima generazione sono in grado di raccogliere ed elaborare dati oggettivi che poi vengono messi a disposizione di medici e terapisti specializzati utili alla realizzazione di protocolli individuali, predisposti in base alle caratteristiche e alle condizioni di ciascun paziente”.
“L'insieme di professionalità e tecnologie avanzate che ho visto all'Istituto S. Anna – aggiunge il presidente Maurizio Condipodero – fanno di Isalab una realtà tra le più avanzate e complete d'Italia, che da oggi è a disposizione dei nostri sportivi, siano essi agonisti o amatori. È per questo che sono entusiasta di questa collaborazione, e sono orgoglioso che proprio dalla Calabria e dal nostro lavoro possa arrivare un messaggio tanto innovativo. Penso agli studi ed alle ricerche che potremo fare sulla prevenzione degli infortuni, sull'analisi delle prestazioni, sul recupero e sulla riabilitazione post traumatica, ma anche agli interventi preventivi rispetto ai problemi posturali o di movimento. Tutto a vantaggio degli atleti, ma più in generale di tutti i ragazzi”
A fare da trait d'union tra le due realtà è stata la delegata provinciale del Coni di Crotone, Francesca Pellegrino, che fin da subito ha visto le potenzialità di questo accordo, l'innovatività di un approccio scientifico a livelli così alti e le possibili ricadute positive della scienza al servizio dello sport.
Chiunque voglia usufruire dei servizi previsti nell'accordo può telefonare al numero 3275882437 oppure scrivere all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lo sviluppo parte dalle donne… L’educazione di genere irrompe all’Istituto Nautico di Crotone sono infatti partiti nei giorni scorsi una serie di laboratori contro la violenza sulle donne.
Sono diversi i centri antiviolenza in Calabria progettati per le numerose situazioni di bisogno rivolti al mondo femminile. Fra questi, per citarne alcuni, il Centro antiviolenza Udite Agar gestito dalla Cooperativa sociale Noemi che svolge la sua attività nel territorio crotonese. Le operatrici, scelte nella comunità locale, sono stimate professioniste che ricoprono un ruolo preminente e delicato come referenti di fiducia. Si tratta di persone che seguono le donne che hanno subito violenza, accompagnandole nell’iter che sfocia nella denuncia e nel percorso legale. La loro esperienza quotidiana al servizio della collettività, l’hanno portata tra i banchi di scuola trasferendola alle ragazze e ai ragazzi di due classi la III E e la IV E dell’Istituto Mario Ciliberto, nel primo di quattro incontri di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere.
L’evento formativo, caldeggiato dal dirigente scolastico Girolamo Arcuri, articolato da una introduzione della Professoressa Giuseppina Conci, è stato approfondito da ulteriori accenti con il susseguirsi di domande da parte degli studenti, resisi protagonisti al centro del dibattito. La relazione delle interlocutrici, la psicologa Daniela Oliverio, l’avvocato Pina Piperio, le dottoresse Gabriella De Vito e Raffaella Angotti, ha toccato diversi aspetti del fenomeno, da quello relazionale e psicologico a quello giuridico. Primo tra tutti è stata la definizione di genere e la costante tendenza a volerne costruire una, dimenticando che non c’è un’univoca percezione di sé ma situazioni diverse che comportano l’abolizione di quel sistema, socialmente costruito, che imponeva il binarismo di genere e la rigida distinzione tra genere maschile e femminile. Il diritto di molte persone a non identificarsi nel genere sessuale di appartenenza deve essere l’asse portante su cui creare Stati moderni che garantiscano e appoggino temi individualisti come il sopracitato. Di seguito il dibattito si è esteso anche sul tema del ruolo marginale che la donna ha ricoperto e ricopre tuttora nella società attuale.
L’esposizione della psicologa si basa poi sulla convinzione secondo cui non bastano mere proclamazioni di diritti soggettivi contenuti in trattati, ma gli stessi devono essere parole vive tra le persone affinché si mobilitino per affrontare la disumanità e l’ingiustizia.
Nei paesi in cui la donna ha pari diritti e opportunità nei confronti dell’uomo, troppe volte, un’autentica uguaglianza non è stata raggiunta. Nel mondo del lavoro, ad esempio, non ci si limita ad ostacolarle nel diritto di accesso a cariche pubbliche ed elettive di un certo rango ma invece, di frequente, hanno minori incarichi e minori possibilità di carriera a causa di una mentalità dilagante secondo cui le stesse possono limitarsi tutt’al più ad incarichi di tutrici e di modiste.
In definitiva, lo squilibrio di poteri tra i due sessi si sviluppa anche e spesso all’interno del nucleo familiare. Crescono i casi di aggressione e di violenza introdotti da compagni che non accettano di essere lasciati. Il più delle volte affrontano proditoriamente le loro vittime per l’umiliazione di cui si sentono succubi. La causa di ciò è da rinvenire in quel fenomeno che si origina da stereotipi culturali profondi, pertanto, a fronte di donne indipendenti, diminuisce il dominio dell’uomo che diventa aguzzino. Piperio, analizzando le testimonianze delle donne che si rivolgono al centro antiviolenza, mette in risalto un tratto caratteristico dei maltrattanti: il desiderio di controllo. Molti uomini mettono in campo anche altre strategie: disprezzo, discredito ed emarginazione sociale, ingenerando in loro un profondo senso di inadeguatezza e di avvilimento. Il legale presenta le sue conclusioni fornendo un quadro che traccia i numeri riguardanti i vari casi di molestie silenziose, anche difficili da individuare, che creano profondi stati di angoscia e di paura. Il riferimento all’ inasprimento delle pene e alle nuove misure repressive, anche in materia di stalking, l’ampio raggio di azione delle situazioni aggravanti, l’impegno degli Stati come firmatari della Convenzione di Istanbul, fanno breccia sul diritto di assistenza gratuita delle vittime permettendo altresì di restituire alle donne condizioni di vita libere e dignitose. La strada da seguire è unica: stimolare l’educazione di genere, promuovere la formazione a una cultura della differenza che sappia poi offrire ai giovani una lettura più adeguata ai fini dello sviluppo della società in una prospettiva di rispetto e di solidarietà. Dunque, non abbassare la testa ma avere la forza di reagire!
Da una iniziativa fortemente voluta dal Gruppo Corriere della Calabria e dal suo direttore, Paola Militano, nasce un portale che racconta di Calabria e calabresità e sempre nell’ambito del nuovo progetto editoriale è stata presentata ieri a Cosenza, al Bocs Art Museum nel suggestivo complesso monastico di San Domenico, la mostra “Fatti ad Arte. Il valore della calabresità”. All’evento, segnato da una grande partecipazione di pubblico, erano presenti tutte le più alte cariche istituzionali di Cosenza e rappresentati del Governo regionale. Interessante l’incontro - presente il gotha della stampa calabrese - che ha dato spunti di riflessione per il rilancio della nostra amata terra a cui è intervenuto, in rappresentanza della nostra azienda, Antonio Affidato. Quali partner nella mostra siamo presenti con l’esposizione di pezzi unici della collezione “L’evoluzione del gioiello dell'antica Magna Grecia ai nostri giorni”, perché crediamo profondamente che iniziative come queste servono per far emergere e valorizzare il nostro territorio. Attraverso il nostro lavoro e la nostra arte cerchiamo di dare lustro alla Calabria. Essere ambasciatori delle bellezze e ricchezze di questa terra, lo dobbiamo sicuramente a noi stessi, ma soprattutto alle nuove generazioni, a tutti quei giovani che hanno voglia di restare e di investire lavorando nei nostri territori. Esiste una Calabria che aspetta solo di mostrare i suoi tesori, le sue antichissime tradizioni e di esibire le sue bellezze. Il lavoro da fare è ancora tanto, per continuare a rafforzare l’immagine del “made in Calabria”, ma sono anche momenti come questi, che servono al rilancio di tutto il nostro territorio nel resto del Paese e nel mondo. Tra le imprese di prestigio presenti alla mostra: Ceramiche di Squillace, Ceramiche di Seminara, Amaro 0968, Birrificio Lametus, Cantine Giraldi&Giraldi, Cantine Ippolito 1845, Cantine Nesci, Cantine Statti, Costantino Olio di Calabria, Pastificio Pirro e Feelsud, Gruppo Gambilongo Caffè, Lanificio Leo, Migliarese Confetture, Nature Med, Oleificio Manfredi, Oleificio Perrone, Opificio Santa Maria del Cedro, Perla di Calabria, Consorzio valorizzazione e tutela delle nocciole bio di Calabria, Talarico cravatte, Amaro Jefferson, Olio Luigi Adinolfi, Antonino Montesanto.
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