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Un innovativo percorso espositivo a cielo aperto ha trasformato dieci cabine del gas di città da elementi grigi del paesaggio urbano in vere opere d'arte, con decorazioni realizzate dagli studenti delle medie sotto la guida dello street artist internazionale Pao.
E' questo il frutto del concorso di arte pubblica per le scuole secondarie di primo grado “Trasforma il tuo quartiere”, patrocinato dal sindaco Salvo Pogliese e promosso dal presidente di Catania Rete Gas, Fabio Rallo, con  l'obiettivo di sensibilizzare i giovani alla cura e alla tutela degli spazi pubblici attraverso l'arte. L'iniziativa è stata curata da Giuseppe Stagnitta per Emergence Festival, e co-organizzata dall’assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura Barbara Mirabella, con il coordinamento della responsabile delle attività parascolastiche Giusy Balsamo e il coinvolgimento degli studenti in nuovi processi di osservazione critica e riappropriazione e personalizzazione del territorio.
“Il concorso - hanno sottolineato il sindaco Pogliese e l'assessore Mirabella - ha prodotto un exploit di iscrizioni, con 144 bozzetti presentati, e un inno alla bellezza con una grande varietà e originalità di disegni e colori che arricchiscono il valore di un'iniziativa in grado di accrescere l'amore dei ragazzi nei confronti della città e degli spazi pubblici. Complimenti a questi giovani artisti che, con il prezioso coordinamento di Pao e l'aiuto degli insegnanti, hanno svolto un importante lavoro di personalizzazione del territorio che lascia trasparire intelligenza, impegno e passione”.
Saranno proprio il sindaco Pogliese e l'assessore Mirabella, insieme con i presidenti Rallo e Stagnitta, a premiare i dieci studenti vincitori del concorso durante un incontro online con le scuole che si terrà lunedì 17 maggio mattina.
I disegni finalisti sono stati tradotti in opere d'arte nei giorni scorsi, dagli stessi alunni-autori, con la decorazione di dieci cabine di riduzione della pressione del gas  individuate in tutti e sei i municipi cittadini. L'attività dei ragazzi è stata coordinata dallo street artist Pao, che ha anche personalmente decorato, con i motivi che contraddistinguono il suo stile, una ulteriore cabina del gas in corso Italia, come regalo alla città.
Questi gli alunni vincitori, con  le scuole di riferimento e i siti che ospitano le cabine decorate:
1)Gaia Agata Grasso, scuola “Malerba”,  cabina n. 9, viale della Costituzione;
2)Paola Meli, “Parini”, cab. n. 35 , via Pietro Nenni;
3)Antonio Privitera, “Fontanarossa”, cab n. 25 via S. Maria  Goretti;
4) Valerio Savoca, “Petrarca”,  cabina n. 42 via S. Matteo;
5) Sofia Russo, "Sante Giuffrida", cab. n. 16, piazza Bovio;
6) Nora Tropea, "Ventorino", cab. n. 7 via Etnea (davanti all'Orto Botanico);
7)Beatrice L'Episcopo, "Coppola" , cab. n. 18 piazza Marconi;
8) Federica Coco, "Sauro Giovanni XXIII" , cab. n. 49, via Felice Fontana;
9) Emanuela Casagrande, "S. Giorgio" , cab n.6 , viale Bummacaro 31;
10)Salvo Ferlito, "Musco" , cab. n. 36,  via Cardinale Dusmet.

Il traguardo è importante e racchiude tante esperienze in un’unica strada tracciata dal maestro Mimmo Cuticchio e dai suoi compagni di viaggio. Il 1971 segna la nascita della compagnia Figli d’Arte Cuticchio, da allora sono trascorsi 50 anni che raccontano il passaggio dalla piccola alla grande scena, dalla tradizione alla sperimentazione, nel segno della contaminazione con altri linguaggi, dalla musica alle arti figurative. In occasione di questo anniversario, la compagnia, apre lo scrigno del suo archivio per mostrare al pubblico, raggiunto in streaming a causa dell’emergenza sanitaria in corso, gli spettacoli più importanti e significativi anche dal punto di vista storico e documentale con l’obiettivo di raccontare la storia e l’evoluzione del percorso artistico di Mimmo Cuticchio e dell’Opera dei pupi.

Si parte domani, giovedì 8 aprile, con il “Gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica” del 1971 per arrivare al 10 giugno alla produzione di quest’anno “La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria”. La nuova produzione che rischia di debuttare in streaming se le condizioni epidemiologiche non dovessero cambiare, è incentrata sull’“Eneide” di Virgilio e si rivolge soprattutto ai giovani per i suoi riferimenti all’attualità: dal rapporto con il soprannaturale al ruolo dell’amore nella vita di tutti i giorni, dal valore dell’amicizia al fenomeno della migrazione e all’importanza del principio di comunità. Il mito di Enea, dunque, per Cuticchio, non è un racconto del passato, ma al contrario il profugo virgiliano torna a proporsi come emblema di altri e non meno drammatici esili. La sua figura di esule, di sconfitto senza patria, si presta a esprimere la condizione del migrante di oggi, ed è su questi aspetti che lo spettacolo si focalizza. Per la messinscena sono stati costruiti nuovi pupi e dipinti nuovi fondali. Le musiche non saranno quelle del piano a cilindro che accompagnano gli spettacoli tradizionali, ma sono del tutto originali. Strumenti antichi e moderni saranno utilizzati simultaneamente per la realizzazione di una colonna sonora che accompagnerà i fatti rappresentati, seguendo i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi. 

In tutto la rassegna comprende 10 titoli in streaming. Ogni giovedì, a partire da domani, i video saranno online alle 18,30 ma poi sempre disponibili on demand: il 15 aprile “Visita guidata all’Opera dei pupi” del 1989, il 22 aprile “Don Giovanni all’Opera dei pupi” del 2002, il 29 aprile “Aladino di tutti i colori” del 2007, il 6 maggio “O a Palermo o all’inferno” del 2011, il 13 maggio “A singolar tenzone” del 2018, il 20 maggio “La pazzia di Orlando” del 2019, il 27 maggio “Medusa” sempre del 2019, il 3 giugno “L’ira di Achille” del 2020. In streaming spettacoli classici e per la grande scena e anche opere in musica come “Medusa”. La rassegna è una scommessa per la compagnia Figli d’Arte Cuticchio che in un anno difficile come questo per tutto il mondo dello spettacolo congelato dalla pandemia, vuole comunque portare avanti alcuni progetti per celebrare il 50esimo anniversario, un traguardo importante sia per la storia artistica della stessa compagnia che per il grande contributo che la realtà guidata da Mimmo Cuticchio è riuscito a dare al mondo dell’arte e della cultura, non solo teatrale.

Gli spettacoli si possono seguire sul canale YouTube della compagnia. Alcuni saranno trasmessi su RaiPlay (“Visita guidata all’Opera dei pupi”, “Don Giovanni all’Opera dei pupi”, “Aladino di tutti i colori”, “A singolar tenzone”, “Medusa”). Gli altri sulla piattaforma di Italiafestival.tv.

 

Sono 42 i progetti finanziati, per un totale di quasi 6 milioni di euro, attraverso il bando di partecipazione all'Avviso 33\2019, promosso dall’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale della Regione Siciliana per la qualificazione e la riqualificazione delle competenze di disoccupati e inoccupati ed inserito nella programmazione 2014-2020 del Po Fse Sicilia.

I progetti, provenienti dagli enti di formazione professionale e predisposti, per la prima volta, in stretta collaborazione con le aziende, mirano ad aumentare, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, le possibilità di inserimento lavorativo di disoccupati e inoccupati attraverso la partecipazione a percorsi formativi connessi alle concrete esigenze produttive delle imprese. L’obiettivo è anche quello di innalzare i livelli di competenza professionale in alcuni settori strategici come agroalimentare, manifatturiero, artigianato, edilizia, tecnologie dell’informazione e comunicazione, turismo, beni culturali e servizi sociali.

«Grazie a questo bando sperimentale per la Sicilia, riusciremo a portare la formazione dentro le imprese - ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla – offrendo nuove opportunità occupazionali ai nostri giovani e creando le condizioni per il loro stabile inserimento in azienda. Contemporaneamente puntiamo ad accrescere la competitività delle imprese, perché sostenere la creazione di nuove abilità e l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori è necessario per allineare le aziende siciliane ai rapidi mutamenti dei mercati, spinti dall’innovazione digitale e dall’evoluzione tecnologica. Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione manifestata dalle aziende operanti in Sicilia, particolarmente significativa se pensiamo al difficile momento storico che stanno vivendo a causa dell’emergenza sanitaria in corso. È il segnale che il mondo imprenditoriale, nonostante le difficoltà, guarda al futuro e vuole investire nella crescita».

La graduatoria provvisoria del bando, scaduto il 30 novembre scorso, è stata pubblicata sul sito del Po Fse Sicilia ed è consultabile al link https://www.sicilia-fse.it/documenti-e-dati/documenti/avviso-332019-approvazione-graduatorie-provvisorie-ddg-76-del-05-02-2021.

Sono state 71 in totale le domande presentate da parte degli enti di formazione professionale: 67 hanno superato la fase di istruttoria e valutazione e di queste 42 sono state ammesse a finanziamento, 22 sono state ammesse ma non saranno immediatamente ammesse per incapienza della dotazione finanziaria; le restanti 3 sono state ammesse per insufficiente valutazione della proposta progettuale. Considerato il successo di questo avviso sperimentale, l’Assessorato si adopererà per integrare le risorse per consentire il completo scorrimento della graduatoria.

Significativa la partecipazione manifestata dalle aziende che hanno mostrato di gradire l’iniziativa nonostante il difficile momento pandemico. Al bando hanno risposto, infatti, grandi gruppi imprenditoriali come Costa Crociere, Latterie Ragusane, Zappalà, Aeroviaggi Spa, Fondazione Taormina Arte, Operazioni e servizi portuali Palermo e Porto turistico di Capo d’Orlando Spa.

Ciascun ente, in forma singola o associata, ha presentato una proposta progettuale che prevede un percorso formativo in aula e una seconda parte in azienda attraverso un tirocinio formativo in impresa. Entro i sei mesi dalla fine del percorso, è garantito un risultato occupazionale attraverso l’inserimento in azienda di un numero di partecipanti non inferiore al 25% del totale, con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato.

Sono stati approvati dalla Regione, nell'ambito della programmazione degli stanziamenti del Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale, due progetti presentati dal Comune di Palermo per la tutela della biodiversità e la valorizzazione del paesaggio rurale. Si tratta, in particolare, del progetto relativo alla Valle dell'Oreto, finanziato con un importo di  5.612.118,43 euro, e quello del Gorgo di Santa Rosalia, finanziato con 413.961,65 euro. I progetti, salvo proroghe legate al Covid 19, dovranno concludersi entro la fine del 2023.

Il progetto che riguarda il tratto della vallata del Fiume Oreto, dal ponte della Guadagna al ponte sulla Circonvallazione, attua i seguenti obiettivi prioritari:

- rinaturalizzazione e ricomposizione di habitat in aree degradate con specifica attenzione al recupero e alla valorizzazione degli elementi connotativi di carattere vegetativo, geomorfologico, alla rete idrografica d'acqua ed al sistema dei percorsi;
- rimozione di detrattori ambientali e ricostituzione di habitat (recupero e valorizzazione delle aree vegetate adiacenti il corso d'acqua, riqualificazione delle aree degradate, compresa l'eliminazione delle discariche abusive; eradicazione di specie infestanti alloctone);
- adeguamento e mitigazione degli impatti da infrastrutture o da attività antropiche;
- realizzazione di un centro di educazione ambientale e punti di accoglienza, con l'avvio di campagne di sensibilizzazione presso le scuole di ogni ordine e grado.  

Il  progetto di rinaturalizzazione del Gorgo di Santa Rosalia riguarda l'area umida che si trova nei pressi del santuario dedicato alla Patrona di Palermo ed è finalizzato alla rinaturalizzazione del gorgo attraverso opere di tutela delle specie che abitano nello specchio d’acqua. Tra queste, due tipi di anfibi unici degli ambienti acquatici siciliani: il Rospo smeraldino e il Discoglosso dipinto. Il progetto prevede, inoltre, la creazione di un corridoio ecologico e degli attraversamenti protetti sulle strade carrabili per la fauna minore (sottopassi per i rospi, mammiferi e rettili).

Il progetto riguardante l'Oreto, il più cospicuo fra quelli approvati dalla Regione, era stato redatto dagli uffici e approvato dalla Giunta comunale nel 2018.

"Sia il progetto per il fiume Oreto sia quello per il Gorgo di Santa Rosalia - afferma il sindaco Leoluca Orlando - sono inseriti in interventi più ampi ai quali l'Amministrazione comunale sta lavorando da tempo. Nel caso di Monte Pellegrino stiamo, infatti lavorando, anche con la Regione e l'ente gestore della riserva naturale, perché si possa realizzare un piano complessivo di recupero, volto alla rinaturalizzazione e al recupero delle aree distrutte dagli incendi, anche con i fondi del Recovery Plan. Per l'Oreto, l'Amministrazione ha aderito e sostenuto da tempo il lavoro di rete tra istituzioni e società civile che coinvolge i comuni del bacino fluviale insieme a tante associazioni, l'università e comitati civici per una gestione complessiva del fiume che ne tuteli il grandissimo valore ambientale".

L'assessore Sergio Marino ricorda, inoltre, che "per l'Oreto stiamo lavorando, insieme alla Regione, per un ulteriore progetto che riguarda l'area Costiera e la foce, anche qui con importanti interventi finalizzati alla ricostruzione degli ambienti naturali e alla loro tutela e fruizione sostenibile".

Sono stati approvati dalla Regione, nell'ambito della programmazione degli stanziamenti del Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale, due progetti presentati dal Comune di Palermo per la tutela della biodiversità e la valorizzazione del paesaggio rurale. Si tratta, in particolare, del progetto relativo alla Valle dell'Oreto, finanziato con un importo di  5.612.118,43 euro, e quello del Gorgo di Santa Rosalia, finanziato con 413.961,65 euro. I progetti, salvo proroghe legate al Covid 19, dovranno concludersi entro la fine del 2023.

Il progetto che riguarda il tratto della vallata del Fiume Oreto, dal ponte della Guadagna al ponte sulla Circonvallazione, attua i seguenti obiettivi prioritari:

- rinaturalizzazione e ricomposizione di habitat in aree degradate con specifica attenzione al recupero e alla valorizzazione degli elementi connotativi di carattere vegetativo, geomorfologico, alla rete idrografica d'acqua ed al sistema dei percorsi;
- rimozione di detrattori ambientali e ricostituzione di habitat (recupero e valorizzazione delle aree vegetate adiacenti il corso d'acqua, riqualificazione delle aree degradate, compresa l'eliminazione delle discariche abusive; eradicazione di specie infestanti alloctone);
- adeguamento e mitigazione degli impatti da infrastrutture o da attività antropiche;
- realizzazione di un centro di educazione ambientale e punti di accoglienza, con l'avvio di campagne di sensibilizzazione presso le scuole di ogni ordine e grado.  

Il  progetto di rinaturalizzazione del Gorgo di Santa Rosalia riguarda l'area umida che si trova nei pressi del santuario dedicato alla Patrona di Palermo ed è finalizzato alla rinaturalizzazione del gorgo attraverso opere di tutela delle specie che abitano nello specchio d’acqua. Tra queste, due tipi di anfibi unici degli ambienti acquatici siciliani: il Rospo smeraldino e il Discoglosso dipinto. Il progetto prevede, inoltre, la creazione di un corridoio ecologico e degli attraversamenti protetti sulle strade carrabili per la fauna minore (sottopassi per i rospi, mammiferi e rettili).

Il progetto riguardante l'Oreto, il più cospicuo fra quelli approvati dalla Regione, era stato redatto dagli uffici e approvato dalla Giunta comunale nel 2018.

"Sia il progetto per il fiume Oreto sia quello per il Gorgo di Santa Rosalia - afferma il sindaco Leoluca Orlando - sono inseriti in interventi più ampi ai quali l'Amministrazione comunale sta lavorando da tempo. Nel caso di Monte Pellegrino stiamo, infatti lavorando, anche con la Regione e l'ente gestore della riserva naturale, perché si possa realizzare un piano complessivo di recupero, volto alla rinaturalizzazione e al recupero delle aree distrutte dagli incendi, anche con i fondi del Recovery Plan. Per l'Oreto, l'Amministrazione ha aderito e sostenuto da tempo il lavoro di rete tra istituzioni e società civile che coinvolge i comuni del bacino fluviale insieme a tante associazioni, l'università e comitati civici per una gestione complessiva del fiume che ne tuteli il grandissimo valore ambientale".

L'assessore Sergio Marino ricorda, inoltre, che "per l'Oreto stiamo lavorando, insieme alla Regione, per un ulteriore progetto che riguarda l'area Costiera e la foce, anche qui con importanti interventi finalizzati alla ricostruzione degli ambienti naturali e alla loro tutela e fruizione sostenibile".

 

17 progetti di riqualificazione, restauro e manutenzione in altrettanti edifici ed aree del centro storico per una spesa complessiva di 90 milioni di euro. E' quanto prevede il "Contratto Istituzionale di Sviluppo" per il Centro storico di Palermo sottoscritto oggi in videoconferenza dal sindaco Leoluca Orlando con la sottosegretaria ai Beni culturali ed attività culturali Anna Laura Orrico, insieme a rappresentanti della Regione e dell'Università anch’essi titolari di alcuni interventi, e alla presenza dei rappresentanti della Presidenza del Consiglio, del Ministero per il Sud, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Agenzia per la Coesione, del Prefetto Giuseppe Forlani e dell'Assesore Maria Prestigiacomo i cui uffici hanno coordinato l'attività di tutti gli enti coinvolti a livello territoriale.

La firma del Contratto dà materiale avvio al programma di interventi, la cui attuazione, che è affidata ad Invitalia presente oggi all’incontro, dovrà avvenire in tempi brevissimi, dovendo arrivare alla conclusione dei lavori entro il 2025.

Gli interventi saranno focalizzati su aree ed edifici pubblici, escludendo possibilità di esproprio di beni privati. L'obiettivo complessivo è quello di rafforzare la presenza culturale, socioassistenziale, ricettiva e turistica, mediante il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

Il piano prevede la divisione degli interventi in quattro aree, che non corrispondono con quelle dei mandamenti storici: Kalsa, Ballarò, Piede Fenicio e Teatro Massimo. Un gruppo di progetti sarà poi finalizzato ad interventi "dematerializzati" per il potenziamento e per la fruibilità del sistema museale cittadino.

“Il Centro storico – ha affermato il sindaco Leoluca Orlando - negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso divenuto il più “periferico” e marginale dei quartieri di Palermo è stato simbolo di degrado, conseguenza della speculazione e di scellerate scelte urbanistiche che ne avevano determinato lo spopolamento. Oggi è simbolo di una possibilità di sviluppo e rinascita civile, sociale ed economica che ha al centro la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio storico, artistico e culturale. Questo programma ricalca l’impostazione che questa Amministrazione ha dato al proprio intervento, già a partire dagli anni ’90: il recupero funzionale del patrimonio edilizio esistente e la riqualificazione degli spazi, con le CulturE in ogni loro sfaccettatura al centro delle politiche di sviluppo. Oggi questo intervento conferma i risultati che si possono raggiungere quando vi è dialogo e collaborazione fra le Istituzioni tanto a livello locale, con la Regione e l’Università, quanto a livello nazionale".

Il dettaglio degli interventi, prevede, nel primo "distretto" progetti per complessivi 29 milioni di euro. Fra questi spiccano un corposo intervento a piazza Magione, con il restauro del Convento della Sapienza e diversi interventi di rifacimento delle pavimentazioni in vie e piazze del quartiere, nell'ottica della loro futura pedonalizzazione e fruizione pubblica. Sono poi previsti, anche con l'intervento della Sovrintendenza regionale, interventi di restauro del Convento delle Carmelitane Scalze, dello Spasimo e del Convento della Gancia.

Nell'area di Ballarò, dove sono previsti complessivamente progetti per poco meno di 14 milioni, gli interventi si focalizzeranno soprattutto sul restauro di Palazzo Marchesi e del Palazzo Fiumetorto Giallongo. Anche qui una serie di interventi sulle pavimentazioni e sui servizi a rete sarà poi finalizzato alle pedonalizzazioni e alla fruizione pubblica.

L'area del cosiddetto "Piede Fenicio", inclusa fra i corsi del Kemonia e del Papireto vedrà l'impegno di 19 milioni, in gran parte lungo e attorno al Cassarò.

Particolarmente suggestivo il progetto che riguarda il complesso di Palazzo Gulì e del Museo Riso (quest'ultimo a cura della Regione Siciliana) che permetterà di realizzare un collegamento ciclopedonale fra Piazza Bologni e Piazza del Gran Cancelliere. Tre progetti saranno poi finalizzati alla valorizzazione del percorso Unesco Arabo-Normanno dall'area retrostante la Cattedrale, lungo tutto il Cassaro.

Ultima area oggetto dell'intervento sarà quella prossima al Teatro Massimo: poco meno di 22 milioni concentrati in 5 interventi, fra cui il più corposo (12,5 milioni) è quello che prevede il restauro dell'ex Collegio di San Rocco, oggi sede di facoltà universitarie, che sarà riconvertito, per le parti non utilizzate dall'Università, con finalità espositive e museali. Sempre in quest'area, sarà recuperato l'ex Convento di San Basilio, destinato a diventare la "Casa delle culture" della città.

Un ultimo gruppo di progetti prevede interventi "immateriali" per il potenziamento del sistema museale: 6 milioni destinati alla creazione di un "Sistema museale integrato" con percorsi didattici multimediali e virtuali, la realizzazione di mostre itineranti sulla Sicilia Greca ed infine interventi a sostegno delle imprese di servizi culturali.

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