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"Le immagini che vediamo stringono il cuore e strapazzano l'anima. Lo dico da padre prima ancora che da primo ministro". Lo ha detto il premier Matteo Renzi commentando le foto shock del bambino siriano morto sulle spiagge turche. "L'Europa non può perdere la faccia", ha aggiunto Renzi. "Bisogna recuperare un ideale europeo che non è dell'accogliere tutti indiscriminatamente, perché non è possibile, ma del tentare di salvare tutti, e questo è un dovere". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa a Firenze col primo ministro di Malta Joseph Muscat.

Migliaia di migranti si trovano nella stazione di Budapest dopo che la polizia ha tolto il blocco e in centinaia hanno dato l'assalto ad un treno fermo ad un binario e diretto alla frontiera ovest. Gli altoparlanti continuano comunque a diffondere annunci che non partiranno treni diretti in Europa occidentale.

Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia. Vogliono andare tutti in Germania"."Detto tra noi - ha proseguito Orban - il problema non è europeo, è un problema tedesco. Così il premier ungherese Viktor Orban sui migranti. Col voto di stamani in Parlamento a Budapest il premier ungherese Viktor Orban conta, "a partire dal 15 settembre, passo dopo passo", di riprendere "il controllo delle frontiere", lo spiega in una conferenza stampa a Bruxelles. "Ora c'è una settimana in cui informeremo tutti sulle nuove regole" e dopo - avverte - le metteremo in pratica".
"I leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado, di non avere la capacità di gestire la situazione", ha detto il premier ungherese Viktor Orban dopo aver incontrato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. "E' noto che tocca ai singoli Paesi controllare le frontiere esterne. E questo sta facendo l'Ungheria".
In Ungheria, la polizia stamattina ha tolto il doppio cordone davanti alla stazione ferroviaria Keleti, e i migranti hanno subito invaso la sala grande. Nello stesso tempo, la direzione delle ferrovie ha annunciato il blocco di tutti i treni internazionali. Nonostante questo, i migranti si sono riversati in un treno, destinato ad una linea interna, diretto verso la frontiera ovest, a Sopron, non sapendo che non andrà oltre. Molti si sono aggrappati alle porte dei vagoni non potendo entrare, ed invaso anche la banchina lungo il treno che non si sa se e quando potrà partire. I migranti dicono ai giornalisti che con questo treno raggiungeranno la Germania.
Intanto una iniziativa dei Merkel-Hollande sull'emergenza migranti. Dopo una telefonata tra il capo dello Stato e la cancelliera, l'Eliseo rende nota la decisione "di trasmettere fin da oggi proposte comuni per organizzare l'accoglienza di rifugiati e una ripartizione equa in Europa". La proposta all'Europa è di un "meccanismo permanente e obbligatorio" di quote per i migranti, ha spiegato il presidente francese parlando con i giornalisti del suo colloquio telefonico con la cancelliera tedesca

"Non si tratta di una sospensione degli accordi di Schengen al Brennero, ma esclusivamente di un'intensificazione dei controlli" precisa il governatore Arno Kompatscher, rettificando così un comunicato stampa della Provincia autonoma di Bolzano.

In precedenza era stato comunicato che, su richiesta della Germania, l'Italia aveva dato la disponibilità a ripristinare i controlli al confine del Brennero "e a sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen", analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7. Lo aveva reso noto la stessa Provincia di Bolzano.

La Corte Ue boccia la legge italiana che impone a cittadini extracomunitari richiedenti il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno, di pagare un contributo tra 80 e 200 euro.

Secondo i giudici il costo è "sproporzionato rispetto alla finalità dalla normativa Ue, e può creare ostacoli all'esercizio dei diritti".

La Cgil e l'Inca (il patronato della Cgil) hanno chiesto al Tar del Lazio l'annullamento del decreto sul contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno per cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo, facendo valere la natura sproporzionata del contributo. Il costo per il rilascio della carta d'identità in Italia ammonta a circa 10 euro. Poiché per il permesso di soggiorno l'importo più basso fissato è di 80 euro, l'onere economico imposto al cittadino dello Stato terzo per ottenere il rilascio del titolo è circa otto volte più alto. Il Tar del Lazio ha ritenuto che fosse necessario esaminare la compatibilità delle norme italiane con le disposizioni del diritto dell'Unione. La Corte di giustizia Ue, oltre a dichiarare che la legge Ue sullo status dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo "non ammette la normativa italiana" poiché "richiede un contributo sproporzionato", ricorda che "l'obiettivo principale della direttiva è l'integrazione". Inoltre, sebbene gli Stati membri abbiano un "margine discrezionale" per fissare l'importo dei contributi, "tale potere discrezionale non è illimitato". D'altra parte, si aggiunge, l'incidenza economica del contributo italiano può essere considerevole, dato che il rinnovo dei permessi deve essere pagato di frequente.Intanto :

Di fronte alle tragedie dell'immigrazione nel Mediterraneo il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki moon sta organizzando un incontro speciale il 30 settembre al Palazzo di Vetro. Lo ha annunciato lo stesso Ban attraverso un portavoce. "Il tema dell'immigrazione sarà alto nell'agenda dei capi di Stato e di governo che verranno a New York per l'Assemblea Generale", ha detto Ban.

E veramente un segno Finalmente. Un pò tardivo ma lo accogliamo con tanta  speranza perché il fenomeno sarà prolungato", replica il presidente della Cei Angelo Bagnasco

E mentre  un nuovo naufragio si è verificato davanti alle coste libiche, causando almeno 37 morti, davanti alle coste di Khoms, a est di Tripoli il Pontefice ha lanciato un appello per fermare queste stragi di migranti, definite "crimini che offendono l'intera famiglia umana". Francesco ha pregato in particolare per le 71 vittime trovate in un camion sull'autostrada in Austria.

"Purtroppo anche nei giorni scorsi - ha detto il Pontefice dopo la recita della preghiera mariana - numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi". "In particolare, mi unisco al cardinale Schoengen - che oggi è qui presente - e a tutta la Chiesa in Austria nella preghiera per le settantuno vittime, tra cui quattro bambini, trovate in un camion".

Ed e stata fissata per il 14 settembre la riunione ministeriale d'emergenza dell' UE sull'immigrazione "per rafforzare la risposta europea", auspicata dai ministri dell'interno di Francia, Gran Bretagna.  Lo annuncia la presidenza lussemburghese, precisando che l'incontro di terrà a Bruxelles nel pomeriggio.

I tre ministri sottolineano la necessità di "misure immediate", e premono ancora una volta per l'allestimento di cosiddetti 'hot spot' in Grecia e in Italia per registrare i migranti e identificare i richiedenti asilo. I tre governi chiedono inoltre che venga stilata una lista dei "paesi d'origine sicuri" per completare il regime di asilo comune, proteggere i rifugiati e garantire il ritorno effettivo degli immigrati illegali nei paesi di provenienza. Per queste ragioni i tre ministri chiedono alla presidenza di turno lussemburghese dell' U.E di convocare un primo Consiglio Interni e Giustizia (JAI) entro due settimane "per preparare efficacemente le decisioni" della riunione dell'8 ottobre, e "avanzare concretamente sui differenti punti".

Sull'Egeo trafficanti di essere umani hanno usato anche uno yacht per nascondere un carico di circa 70 migranti: sono stati però scoperti e hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con Frontex, la Guardia di frontiera europea, e con quella greca.

L'incidente è avvenuto davanti all'isola di Simi, nel Dodecanneso, nei pressi della costa turca ed è stato segnalato in questi termini dalle autorità greche correggendo prime loro indicazioni che su una morte del ragazzo per soffocamento. Nel tentativo di sottrarsi alla cattura, lo yacht ha anche cercato di speronare ripetutamente l'imbarcazione di Frontex, una motovedetta lettone, che assieme a forze della Guardia costiera greca lo stavano abbordando. "Durante lo scontro con i trafficanti, sono stati sparati colpi di arma da fuoco", riferiscono le autorità greche in un comunicato. A sostenere che "la morte di un giovane di 17 anni è stata probabilmente causata da colpi di arma da fuoco" è un medico di Simi citato nella nota. Domani nella vicina Rodi sarà eseguita l'autopsia sul corpo del giovane, la cui nazionalità è al momento ignota.

Il ministro greco dei Trasporti marittimi, Christos Zois, ha espresso "dolore per la morte di un giovane. Una vita umana è preziosa e componenti della Guardia costiera greca, che quotidianamente compiono uno sforzo sovrumano in condizioni avverse per proteggere e salvare migliaia di vite, vittime di trafficanti senza scrupoli di esseri umani, lo sanno molto bene", ha dichiarato. Anche una guardia costiera greca è rimasta leggermente ferita nella colluttazione con un trafficante che stava cercando di sottrargli l'arma. I migranti, che hanno dichiarato di essere turchi, sono stati arrestati.

Angela Merkel fa sapere che c'è accordo sulla necessità di aiutare l'Italia sul immigrazione: servono regole comuni su questo fronte.

"C'è un grande accordo - ha detto la Merkel a Berlino - sul fatto che l'Italia debba essere aiutata" nella crisi dei profughi. Non è possibile, ha aggiunto la cancelliera, che i tanti migranti che arrivano in Italia ci restino.

L'Europa - ha detto la Cancelliera - deve "muoversi complessivamente": "i paesi Ue devono condividere la responsabilità della tutela del riconoscimento del diritto di asilo". "Bisogna avere un sistema equo di quote".

"Il mondo - ha detto la Merkel - vede la Germania come un paese di speranza e di chance, non è sempre stato così". A proposito della gestione dell'emergenza profughi, che vivono il Paese e l'Europa, ha invocato "flessibilità" da parte della Germania, ricordando che il Paese l'ha dimostrata in diverse occasioni "nel salvataggio delle banche, nell'uscita dal nucleare". "Serve coraggio", ha aggiunto, ribadendo che non c'è tolleranza per chi on rispetta la dignità dei richiedenti asilo. "Nessuna tolleranza - ha concluso - con chi mette in dubbio la dignità degli esseri umani".Intanto pero non si fermano le polemiche :

Rannicchiati in posizione fetale in spazi ricavati al millimetro, visibilmente provati per le temperature estreme, le vibrazioni e i gas respirati per ore: così sono stati trovati due migranti che per cercare di passare la frontiera fra il Marocco e l'enclave spagnola di Ceuta, e quindi l'Europa, erano nascosti in angusti spazi appositamente ricavati di un'automobile, uno dei quali nel vano motore di un'automobile. Un caso che ricorda quello recente del bambino nascosto in una valigia immortalato dalla scansione ai raggi x.

La scoperta odierna - rilevano diversi media spagnoli - è stata fatta dalla guardia civil al posto di frontiera di El Tarajal. I gendarmi si sono insospettiti per il comportamento "nervoso" del guidatore. Nell'ispezione hanno trovato un uomo nel motore, separato dalla testata bollente da un sottile pannello, e l'altro in un angusto volume ricavato sotto il sedile del guidatore. I due, si è appreso,vengono entrambi dall'Africa sub-sahariana L'automobilista è stato arrestato e i due giovani clandestini sono stati portati in ospedale con sintomi di disidratazione e spossatezza. Secondo i medici dell'ospedale, i due avrebbero potuto anche morire

Scoppia la polemica politica dopo le parole della figlia dei due coniugi uccisi a Palagonia e del cui omicidio è accusato un giovane ivoriano fuggito dal Cara di Mineo. 'E' anche colpa dello Stato', ha detto la ragazza.

E' "solo" colpa dello Stato attacca pesante il leader della Lega Matteo Salvini. Parole subito respinte al mittente dal Pd che accusa il segretario del Carroccio di "usare" la tragedia a fini propagandistici. E anche la polizia invita a non strumentalizzare ricordando l'episodio dell'uomo ucraino morto nel tentativo di sventare una rapina.

"La figlia della coppia uccisa a Catania: "È colpa anche dello Stato se i miei genitori sono stati uccisi, perché permette a questi migranti di venire qui da noi e di fare quello che vogliono". Ha ragione, un abbraccio e una preghiera. Ma non è colpa "anche" dello Stato, è colpa solo dello Stato. Renzi, Alfano e Boldrini, siete pericolosi". Lo scrive, in un post su Facebook, il segretario federale della Lega Matteo Salvini in merito all'omicidio avvenuto nel catanese.

"La disumanità di Salvini che utilizza una tragedia per fare propaganda - accusando Renzi di fare 'fosse comuni' in fondo al Mediterraneo - è pari solo alla sua mancanza di proposta". Lo scrive su Twitter il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Commissione Antimafia, commentando le affermazioni del leader leghista.

"Auspichiamo che quanto accaduto a Catania non sia strumentalmente oggetto di propaganda elettorale, né di pericolose e demagogiche ideologizzazioni, che rischiano solo di allontanare la collettività dalle istituzioni che hanno il compito di proteggerla e rappresentarla con conseguenti problemi anche in ordine pubblico". Lo afferma Lorena La Spina responsabile dell'associazione Funzionari di Polizia in merito alle polemiche dopo l'uccisione dei coniugi a Catania e il fermo del giovane ivoriano. "La cattura del giovane ivoriano gravemente indiziato del barbaro duplice omicidio perpetrato a Palagonia, in occasione di una rapina - aggiunge La Spina - rassicura il Paese sulla rapidità di intervento e sull'efficacia dei servizi di controllo e delle attività investigative della Polizia di Stato sul territorio". "Si tratta - aggiunge - di un episodio gravissimo, che ci lascia sgomenti, a fronte del quale è indispensabile agire con la massima severità ed assicurare la certezza della pena inflitta, affinché non si alimentino da un lato il senso di impunità, dall'altro la sfiducia e l'insicurezza dei cittadini". Ma ciò non deve essere accompagnato da strumentalizzazioni , sottolinea, perchè "l'emergenza immigrazione richiede uno sforzo ed un impegno che il nostro Paese non è certamente in grado di compiere da solo. E su questo occorre lavorare con assoluta determinazione. L'adeguatezza del sistema di accoglienza è, del resto, strettamente funzionale alle reali possibilità di integrazione". "Non si dimentichi, però - conclude - che a fronte di uno straniero indiziato di aver ucciso in occasione di una rapina, ce n'è un altro barbaramente ucciso a 38 anni, per aver cercato di sventarne una, davanti alla propria bambina: la barbarie e la delinquenza, come il coraggio ed il sacrificio della propria vita non hanno razza e nemmeno colore".Intanto dal UE :

"Serve andare rapidamente - ha detto il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans - verso regole europee comuni sulla richiesta d'asilo, sapendo che solidarietà e responsabilità sono principi indissolubili". "E' necessario - ha aggiunto - accelerare le procedure di registrazione".

"L'Europa intera si mobiliti" sul tema dell'immigrazione. "Serve un sistema d'asilo europeo". Non dobbiamo lasciare la "porta aperta a xenofobia e populismo. Alla strada di ciascuno per se stesso. Ciascuno per se stesso non ha mai portato a risultati positivi", ha aggiunto Timmermans.

"Le barriere non mandano il messaggio giusto" e la Commissione Ue "non incoraggia l'uso di muri ma di altri mezzi" per la sorveglianza delle frontiere. Così una portavoce della Commissione Ue sul completamento del muro anti-migranti in Ungheria. Resta però una "competenza nazionale" per cui Budapest non incorre in "nessuna conseguenza legale".

Sono centinaia i profughi seduti ai margini della piazza Baross di Budapest, in attesa di poter accedere di nuovo alla stazione Keleti, col sogno di poter raggiungere paesi dell'Ovest europeo. "Vogliamo partire!", "Siamo siriani!" "Germany" si legge su cartelloni che hanno preparato in inglese, per manifestare le loro speranze. La polizia ha blindato con delle balaustre i tre ingressi dello scalo ferroviario da cui ieri sono partiti migliaia di migranti verso Austria e Germania. I profughi non vengono più lasciati entrare. Il caos legato all'emergenza ha provocato anche evidenti disagi alla circolazione ordinaria dei treni, con forti ritardi su tutte le linee.

La polizia ungherese ha sgomberato la piazza davanti alla stazione Keleti, nel centro di Budapest. Contro i migranti che si erano accalcati nella speranza di poter partire gli agenti hanno usato anche lacrimogeni. Un doppio cordone chiude le entrate della stazione.

Il vicepremier ungherese Janos Lazar, intervenendo in Parlamento, oggi, ha incolpato la cancelliera tedesca Angela Merkel del caos e dei disordini avvenuti alla stazione Keleti di Budapest. I profughi siriani chiedono di partire per la Germania senza registrazione, facendo riferimento alle dichiarazioni della Merkel.

Dopo un'ora di chiusura la stazione Ostbahnhpf di Budapest è stata riaperta dalle forze dell'ordine ungheresi. I migranti però non sono stati lasciati entrare. La decisione di chiudere lo scalo ferroviario era stata presa a causa di tumulti provocati da migliaia di persone che vogliono raggiungere Paesi dell'Europa occidentale come Germania e Austria.

Nella giornata di ieri 3.650 migranti e profughi sono giunti in treno a Vienna da Budapest, secondo quanto riferito oggi dalla polizia austriaca, citata dai media a Belgrado. Le autorità magiare hanno autorizzato centinaia di migranti a salire sui treni per l'Austria, dove ora vengono esaminate le domande di chi intende chiedere asilo.

"Non vedo corresponsabilità" nella situazione che si sta verificando in Ungheria, dove migliaia di migranti chiedono di andare in Germania. È quello che ha risposto Angela Merkel, a Berlino, in conferenza stampa con Mariano Rajoy. La cancelliera ha sottolineato che le regole di Dublino in Europa valgono ancora, anche se la Germania ha annunciato che di fatto rinuncerà a mandare indietro i siriani in arrivo nel Paese.

Dopo lo stop dei controlli della polizia in Ungheria, sono arrivati a Monaco di Baviera fra i 2000 e i 2200 migranti da Budapest in treno nelle ultime 24-30 ore. Lo ha reso noto il portavoce del presidio della polizia federale di Potsdam.

 

Considerato che l'Ue non è stata ancora in grado di affrontare il drammatico problema degli arrivi in massa di tanti disperati nel Vecchio Continente, David Cameron ha deciso di proteggere i confini del proprio Paese vietando l'ingresso a qualunque straniero privo dei requisiti, il più importante dei quali è un reddito sicuro che soltanto una occupazione sicura è all'altezza di fornire.

Lo sbarramento voluto dal premier è stato criticato da varie Nazioni, inclusa l'Italia, che tuttavia non hanno saputo indicare un'alternativa, cosicché le accuse rivolte all'Inghilterra si sono rivelate sterili, infondate, gratuite. Matteo Renzi e la sua maggioranza di centrosinistra sono in difficoltà; non avranno di certo il coraggio di rivolgere ai sudditi della regina gli stessi insulti lanciati, ogni due minuti, a Salvini e al centrodestra: razzisti, egoisti, insensibili eccetera.

Attribuire ai britannici il desiderio di ascoltare maggiormente i brontolii della pancia che non le ragioni del cuore sarebbe come ignorare la loro storia di secoli e secoli, sfiorando così il ridicolo.

Non solo. Per leghisti e affini d'ora in poi sarà un gioco difendersi dai progressisti adusi a liquidarli quali sfruttatori, a fini elettorali, degli istinti più bassi del popolo. La strada indicata da Cameron avrà presto molti Paesi pronti a seguirla, essendo l'unica praticabile subito. Dopodiché, se diminuirà la disponibilità di accoglienza in Europa, diminuiranno proporzionalmente le partenze dei disperati che ora si azzardano ad attraversare il mare in quanto consapevoli, stante l'attuale dominio buonista, della tendenza vigente dalle nostre parti ad aprire le braccia a chiunque.

Intanto : Ha fatto il giro del mondo la foto dell'abbraccio fra una turista greca a bordo di una barca nell'Egeo con alcuni amici e un profugo siriano stremato, salvato dal gruppo di vacanzieri dopo 13 ore in balia delle onde. "Era quasi incosciente quando l'abbiamo avvistato", racconta Sandra Tsiligeridu sul suo profilo Facebook, dove ha pubblicato l'immagine che la ritrae in un gesto che ha commosso tante persone.

La donna protagonista di questo salvataggio, divenuta un'eroina nei social network, è una ex top model, sposata con un medico, Dimitri, e madre di tre figli. Era a bordo di una barca con il marito e alcuni amici, di ritorno da un'escursione nell'isola di Pserimos, nei pressi di Kos. La foto la ritrae con cappello di paglia e occhiali da sole, mentre stringe a se' l'uomo stremato, avvolto da teli da mare.

Il profugo - nome dichiarato Mohamed - era partito dalla Turchia su una barca insieme ad altri 40 connazionali, direzione Kos, quando ancora in alto mare gli scafisti hanno perso uno dei remi. L'uomo a quel punto si è tuffato per recuperare il remo ma a causa delle correnti non è riuscito a risalire a bordo. Il siriano è rimasto in acqua per 13 ore ed è vivo solo grazie al giubbino di salvataggio che gli è stato gettato in mare dai connazionali e poi soprattutto grazie all'aiuto provvidenziale dei turisti che lo hanno avvistato, all'inizio scambiandolo per un sub, e poi facendolo salire a bordo per portarlo sulla terraferma.

La foto dell'abbraccio è stata condivisa, solo dal profilo Facebook di Sandra Tsiligeridu, quasi 300 volte e ha ricevuto oltre 2.300 'mi piace', ed è stata ripresa dai media internazionali. Un'immagine simbolica di quanto sta accadendo e, almeno questa volta, una storia a lieto fine

Nel porto di Reggio Calabria sono arrivati con la Guardia Costiera 250 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. A bordo anche quattro cadaveri. I migranti, tra cui 7 minori e 23 donne di cui una incinta, sono di varie nazionalità. Aperto un fascicolo d'inchiesta sulla morte dei 4 migranti, tre donne ed un uomo: l'uomo è morto per annegamento poco prima che iniziassero le operazioni di soccorso nel canale di Sicilia. Le tre donne, invece, sono morte per le esalazioni di benzina. Sul corpo presentano anche gravi ustioni. La Guardia Costiera ha fatto sapere che ieri sono stati salvati 1.430 migranti. Settecento migranti sono giunti nel porto di Vibo Valentia con Medici senza Frontiere. Tra i migranti ci sono circa 30 bambini e 150 donne, molte delle quali incinte. La maggior parte dei profughi sono famiglie di origine siriana con diversi bambini; il resto provengono da Costa d'Avorio, Mali, Camerun, Nigeria, Sudan, Eritrea, Etiopia, Bangladesh e Pakistan.

Ed emergono altri particolari choc dopo lo sbarco della nave Poseidon, ieri, nel porto di Palermo, con a bordo 571 migranti e 52 cadaveri. I sopravvissuti hanno raccontato che i migranti sarebbero morti per le ferite riportate, dopo essere stati accoltellati e bastonati per impedir loro di uscire, e per le esalazioni dei gas di scarico del motore i migranti deceduti nella stiva del barcone soccorso dal pattugliatore svedese Poseidon, che ieri sera è approdato nel porto di Palermo con a bordo 571 persone e 52 cadaveri. E' quanto emerge dalle testimonianze dei sopravvissuti raccolte da Unhcr e Medici senza frontiere, che hanno fornito assistenza psicologica ai migranti.

Secondo una ricostruzione della Bbc, uno dei barconi aveva a bordo circa 50 persone mentre il secondo, che è affondato molto dopo, trasportava 400 passeggeri. Nel Canale di Sicilia l'incidente con il bilancio più pesante resta quello del 18 aprile scorso: circa 700 le vittime, la strage più grave dal dopoguerra. La Libia, con la sua crisi interna che spacca il paese vari pezzi e favorisce l'infiltrazione dell'Isis, è terra da cui salpano molti barconi allestiti dai trafficanti di esseri umani grazie proprio alla carenza di controlli provocata dall'instabile situazione. Zuwara è notoriamente un punto da cui salpano molti i barconi.

Tre persone sono state arrestate in Ungheria nell'ambito delle indagini sul Tir frigorifero abbandonato in Austria con 71 cadaveri di profughi a bordo, fra cui 8 donne e 4 bambini. I rifugiati, morti per soffocamento, erano presumibilmente siriani. Il camion era di origine slovacca con targa ungherese.

Il ministro dell'Interno dell'Austria, Johanna Mikl-Leitner, chiede all'Ue di istituire subito dei centri di accoglienza sui confini dell'Unione europea "per permettere il trasferimento in sicurezza di profughi nei 28 stati membri". "Questo è adesso il passo più importante", ha detto in una conferenza stampa

La macabra scoperta del tir proprio nel giorno del summit sull'immigrazione a Vienna. Dal vertice "è emersa finalmente una maggiore consapevolezza comune nell'Ue e la necessità che ognuno si assuma la sua responsabilità sull'immigrazione": così il ministro degli Esteri Gentiloni. "Fino a tre mesi fa l'Italia e la Grecia sembravano da sole, purtroppo la durissima realtà, come la tragedia di oggi, ha fatto sì che adesso ci sia un diverso linguaggio".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso la propria solidarietà, amicizia e vicinanza al cancelliere austriaco Werner Faymann di fronte alla notizia dei morti asfissiati nel camion. "Una morte assurda che sconvolge la coscienza di ognuno di noi e sottolinea una volta di più se ce ne fosse bisogno la centralità e l'urgenza del tema dell'immigrazione in un'Europa dove tornano ad erigersi muri", ha commentato Renzi.

"La Commissione ha presentato la sua Agenda sull'immigrazione a maggio. Alcuni ministri di Stati membri ci criticano per una nostra inattività. Ma sono critiche ingiustificate. La colpa va data agli Stati membri, non alla Commissione". Così il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker sull'emergenza dell'immigrazione.

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