Ennesima tragedia nel Mar Egeo, pochi giorni fa davanti alle coste della Turchia: un barcone carico di migranti è affondato vicino all'isola greca di Farmakonissi provocando la morte di almeno 12 persone, tra cui 6 bambini. I dispersi sono 12. A bordo dell'imbarcazione, ha detto la Guardia Costiera, c'erano circa 50 persone, 26 sono state salvate.
La sciagura segue quella di Ancora una strage di martedì notte, in cui sette bambini - tra cui un neonato - sono morti in due naufragi avvenuti a poche ore di distanza nella stessa zona sul mar Egeo, al largo di Cesme, nella provincia di Smirne.
Stragi che continuano a ripetersi nei pochi chilometri di mare che separano la costa turca dalle isole greche, dove erano diretti i migranti annegati, nonostante la stretta alle frontiere promessa da Ankara dopo l'accordo con Bruxelles di fine novembre.
Il naufragio con il bilancio peggiore è avvenuto intorno alle 2.30 della notte, quando un gommone carico di profughi afghani diretti a Chios si è rovesciato in mare. Dopo l'invio di una richiesta di soccorso la Guardia costiera turca è intervenuta salvando 5 persone, ma per 6 bambini, tra cui un neonato di circa 6 mesi, non c'è stato nulla da fare.
Nelle stesse ore sulla spiaggia di Pirlanta, sempre a Cesme, è stato rinvenuto il corpo di una bimba, identificata come Sajida Ali, una piccola siriana di 5 anni. Secondo le autorità di Ankara, sarebbe annegata in un naufragio avvenuto al massimo tre giorni fa di un barcone affondato nella stessa zona e con la stessa meta....700 bimbi morti in mare - Sono intanto allarmanti i dati che giungono dalla Fondazione Migrantes, secondo cui "continua una strage silenziosa nel Mediterraneo, con i morti che sono più che raddoppiati nel 2015 rispetto al 2014: da 1600 a oltre 3200. Continuano le morti di bambini, dimenticate: oltre 700 dall'inizio dell'anno".
La denuncia arriva dal Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego.Cosi Continuano ad arrivare, e a morire in mare, i rifugiati che attraversano l'Egeo per raggiungere le coste greche. E ora la questione migranti si intreccia anche con i difficili negoziati sul debito ellenico.
Nel mese scorso, proprio mentre trenta persone provenienti da Siria e Iraq, venivano trasferite da Atene al Lussemburgo nel quadro del piano UE per condividere il peso della crisi dei rifugiati, in Grecia giungevano il presidente del Parlamento europeo Martin Schultz, il commissario Ue all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos e il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn (presidenza di turno del Consiglio Ue). Il premier Alexis Tsipras, in occasione di una cerimonia ufficiale con il gruppo che ha fatto rotta in Lussemburgo, ha messo l'accento sul ruolo della Turchia e sulle strategia di cooperazione per fermare l'emorragia di esseri umani e collaborare alla loro accoglienza. "La Grecia non è il punto di ingresso sulla rotta dei profughi dalla Siria verso l'Ue. Il vero cancello è la Turchia, il nostro vicino".
L'obiettivo, secondo il premier ellenico, "è passare dai ricollocamenti ai reinsediamenti". Si tratta secondo il capo del governo della soluzione meno pericolosa per i profughi e più efficace in quanto ha alla base proprio la cooperazione Ue - Turchia, "in modo che il processo di identificazione e ricollocamenti inizi già sulle coste turche". Tsipras si mostra comunque consapevole che questo primo viaggio dei trenta è solo una goccia nell'oceano di fronte ai numeri imponenti degli ultimi mesi, "ma vogliamo che questa goccia diventi un ruscello e un fiume di responsabilità e solidarietà condivisa"....e questo succedeva pochi giorni prima ....
Ma vediamo che cosa succede in Grecia che come affronta ora questo problema dei profughi che arrivano in continuazione alle sue coste :
La crisi dei rifugiati e migranti in numeri arrivati in territorio Ellenico sono : 758,596 sbarchi (gennaio - 9 dicembre 2015) 3.283 arrivi attraverso la frontiera terrestre di Evros (gennaio - settembre 2015) 66.400 rifugiati da partecipare alla relocation dalla Grecia verso altri paesi dell'UE Le nazionalità degli arrivati 70% dalla Siria, 19% da Afghanistan, 5% dall'Iraq 94.024 persone soccorse al mare dalla Guardia Costiera greca 206 morti in mare 413 trafficanti arrestati dalla Guardia costiera ellenica (gennaio-novembre 23, 2015)