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Intervista in esclusiva al regista Rosario Errico

Ci siamo visti con l'amico Rosario Errico, un bravissimo regista cinematografico, che è arrivato secondo finalista al nostro premio Globo d'oro sezione corti.

Tra un caffè e una sigaretta, Rosario al caffe bar Olimpico, mi racconta la sua esperienza con noi, la sua partecipazione al nostro premio, la sua vita artistica in esclusiva al Corriere del Sud.

Come hai iniziato la tua carriera di attore e dopo di regista ?

Ho iniziato la mia carriera di attore cinematografico da giovanissimo, lavorando nel mitico teatro 5 di Cinecittà per un Maestro del cinema italiano e internazionale: Franco Zeffirelli. Precedentemente avevo lavorato per alcune compagnie teatrali. Lavorare nel film "La Traviata" di Zeffirelli è stata un'esperienza incredibile. Grazie al Maestro Zeffirelli, che mi diede l'onore di chiamarlo Franco, ho conosciuto personalità come Ennio Guarnieri, Piero Tosi, Gregory Peck, Rudolf Nureyev, Mauro Bolognini, Brooke Shields e tante altre. Di Brooke Shields mi innamorai, era incredibilmente bella. Quel periodo cinematografico era e rimane il vero cinema... persone fantastiche. Posso dire che ho grande nostalgia di quei tempi, anche perchè sono cresciuto nella magia cinematografica della Febbre del Sabato sera, fino ad arrivare a "Nuovo Cinema Paradiso". Dopo questo inizio, successivamente ho lavorato per B. Corbucci, G. Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Jean Yanne, Bruce Beresford, Pasquale Festa Campanile, Pasquale Squitieri, Johannes Schaaf, Florestano Vancini, Vittorio Sindoni, Luigi Perelli ecc...

La carriera di regista inizia parallelamente con la carriera di attore, con delle regie teatrali. Oltre alla regia, adattavo anche testi di grandi autori oppure scrivevo testi originali. Ma il cinema rimaneva la mia prima vocazione. Poter scrivere, una sceneggiatura è un momento di grande creatività, avere 200 fogli bianchi sul tavolo per poi riempirli giorno dopo giorno con personaggi da caratterizzare dandogli voce attraverso un giusto e serrato dialogo, per poi realizzare il film. Ero ambizioso e mi affascinava il pensiero di poter scrivere e dirigere i miei film. Una sfida con me stesso: scrivere ciò che pensavo, potendo comunicare le mie idee per realizzare ciò che pensavo ad attori, costumisti, scenografi ecc... Un lavoro enorme, ma pieno di emozioni e gratificazioni e anche qualche difficoltà legate ad invidia o incompetenti. 

Hai diretto grandi attori come e stata questa tua esperienza ?

Si, ho avuto l'onore e il piacere di dirigere grandi attori sin dal mio primo film, tra cui: Nino Manfredi, Philippe Leroy, Nino Frassica, Giancarlo Giannini, Alessandro Haber, Lina Sastri, Murray Abraham, Antonella Ponziani, Jordi Molla, Monica Scattini ecc... 

Ho avuto anche il piacere di poter dirigere anche il grande Maestro Andrej Končalovskij e Abel Ferrara... Dirigere grandi attori mi fa sentire a mio agio. È un'esperienza fantastica. 

La tua partecipazione al premio cinematografico della stampa estera globo d oro, due cortometraggi "Ballerina" e "Gli occhi dell'altro" due candidature al premio Globo d'Oro, come è stata questa esperienza? 

La mia esperienza al Globo d'Oro, è stata… una bella soddisfazione, perché ho realizzato due cortometraggi e tutti e due sono stati selezionati come finalisti nella terna del premio Globo d'oro"Ballerina" è stato definito un capolavoro, a cui hanno partecipato attori e tecnici internazionali, tra cui, due premi Oscar, mentre "Gli occhi dell'altro" è stato definito un interessante film, ed entrambi definiti non cortometraggi, ma, film brevi. Oltre ai premi vinti, tali definizioni, sono grandi motivi di orgoglio. 

A riguardo, vorrei suggerire agli spettabili giornalisti soci della Stampa Estera che per assegnare il premio "Globo d'Oro", si dovrebbe guardare la completezza del progetto: tema, cast artistico, musica, montaggio, fotografia, patrocini ecc... Per qualche collega che non ha capito l'importanza che nel film abbiamo ottenuto autorevoli patrocini, vorrei spiegare, che non è per niente facile ottenere i suddetti patrocini. Infatti, bisogna avere un progetto altamente valido e l’adesione è sinonimo che il progetto è importante e qualificato. Ottenere anche l'adesione ad un progetto del Santo Padre, è quasi impossibile. A volte, nelle giurie, che devono giudicare i film, ci sono tante situazioni, interessi, amicizie, che possono portare a far vincere un premio ad un regista che prima e dopo averlo vinto non ha realizzato nulla. 

Parlami del tuo ultimo corto "gli occhi dell'altro"che parla della uguaglianza sociale, e hai avuto l'onore della partecipazione al progetto del Papa Francecso ?

L'ultimo mio film breve "Gli occhi dell'altro" è nato perché negli ultimi tempi, notavo, che la gente non si parla più guardandosi negli occhi. In effetti, nessuno si interessa dell'altro. Ho sentito il bisogno di raccontare questo fenomeno. 

GLI OCCHI DELL'ALTRO, racconta lo strato estremo di empatia di cui la nostra società e totalmente scevra. Attraverso un gesto tanto semplice quanto magico, quello di guardarsi negli occhi, per magia o forse solo per empatia, i protagonisti nel racconto si trovano l'uno nei panni dell'altro. È così che il giovane migrante prova l'esperienza di un ragazzo borghese, in un ciclo di eventi con finale a sorpresa che porta lo spettatore a provare interesse per gli “altri”.

Gli occhi dell'altro,sono come i tuoi, ma hanno visto cose che a te non è stato concesso di vedere, oppure, pur scrutando i tuoi stessi panorami, ne hanno intuito aspetti diversi, da diverse angolazioni e prospettive. 
Negli occhi dell'altro vi è un'altra visione del tuo stesso mondo, una ricchezza che rifiuti di cogliere ogni volta che neghi uno sguardo. Non bisogna mai negare uno sguardo,questo è ciò che desideravo comunicare, che nessuno è diverso dall'altro e che per capire le sofferenze degli altri, bisogna mettersi nei loro panni. Per dare ancora più forza ed eco mondiale al messaggio e allo stesso film, abbiamo chiesto e siamo stati onorati di aver ottenuto la partecipazione al progetto di Papa Francesco. Sensibili ed emozionanti le immagini dei poveri bambini profughi che scappano da guerra e fame, nelle scene narrate da Papa Francesco

Eloquenti le immagini di una scena di giovani studenti di una classe multietnica, in cui evidenziano che non ci sono “Diversi”, ne per razza, né per religione, né per sesso, ecc…

Significativi i loro sguardi pensierosi e tristi a favore dei “Diversi”. Considerevole ed importante il messaggio nella scena finale di Lina Sastri che interpreta una doppiatrice cieca, che seguendo con le dita le frasi su alcuni fogli scritti in Braille, conclude: Speriamo che il sogno di Alex, sia servito a qualcosa (riferendosi al messaggio del film), altrimenti, intorno a noi, diventerà tutto.... Buio. 

Questo è il film a favore dei "Diversi" che volevo fare. Un grido di speranza che cerca di scuotere le coscienze assopite. 

Nella sceneggiatura firmata da Rosario Errico eStefano Pomilia, abbiamo voluto che questo personaggio fosse interpretata da una cieca, per spiegare, che è più sensibile, una non vedente, nel fotografare una società egoista ed opportunista, a confronto, di persone, che hanno la fortuna di vedere tutto ciò che li circondano, ma vivono di egoismo e di scelte di parte.   

A riguardo l'importanza del film, abbiamo ottenuto i più importanti patrocini ed adesioni nazionali e internazionali, compreso quello del Vaticano. Il film è stato finanziato dal Mibact, Regione Lazio e Nuova Imaie. La colonna sonora è stata realizzata dal maestro Amedeo Minghi, fotografia Nino Celeste, montaggio Mauro Bonanni, scenografia Alfonso Rastelli, costumi Maria Fassari. 

Con cast: Lina Sastri, Alessandro Haber, Luca Lionello, Antonella Ponziani, Rosario Errico, Omar Monno, Alessio Errico, Melina Arenaecc… Ringrazio anche tutti i ragazzi del Liceo Lucrezio Caro che hanno partecipato al film e la preside Fattoretto. 

Nuovi progetti? 

Per quanto riguarda i nuovi progetti, ho avviato la preparazione di un cortometraggio che affronta il Tema del Razzismo e di un lungometraggio che affronta il Tema della "Tratta", con cast artistico e tecnico internazionale, tra cui una giovane promessa italiana Flora Dontrafatto. Anche per questo progetto ho ottenuto l'adesione del Santo Padre. La sceneggiatura del lungometraggio è scritta da Rosario Errico, Stefano Pomilia e ilsig.Barry Morrowpremio Oscar per il film "Rain Man". 

Con questo film spero di vincere 10 Globo d'Oroe naturalmente con il cortometraggio mi farebbe piacere entrare di nuovo nella terna finale del Globo... come si suol dire non c'è due senza tre. 

Ti piacerebbe far parte della giuria del Globo d'Oro?

Mi piacerebbe anche far parte del comitato cinema del Globo d'Oro,come giurato, in qualità di socio aderente anche se ho saputo che ciò non è possibile in base al regolamento dello statuto della Stampa Estera. Premierei bei film con un occhio particolare alla meritocrazia, alla storia personale del regista e della produzione indipendente. Non premierei tanto per premiare qualcuno già sapendo che il prestigioso premio "Globo d'Oro", non servirà a nulla, mentre potrebbe aiutare un regista con un ottimo curriculum e che in modo professionalmente fa questo mestiere e riesce a realizzare per meritocrazia delle importanti opere.

Dovrei chiedere ai responsabili della Stampa Estera, se posso essere un ulteriore giurato facendo domanda come socio aderente. Naturalmente, se come socio aderente non fosse possibile fare il giurato, non lo farei, perché per onestà culturale con i miei voti determinerei una vittoria falsa del vincitore, con la seria possibilità di far ricontare i voti andati ai film della terzina.

Oltre a scrivere, interpretare e dirigere, cosa hai fatto di diverso nel mondo del cinema? 

Ho organizzato e diretto tanti anni fa, un festival del cinema denominato "Pozzuoli Europa Festival" in onore di Sofia Loren e il Maestro Giuliano Montaldone era presidente. 

Tornando alla questione patrocini ed adesioni, il Festival era sostenuto dall'Anica, Agis, Istituto Luce, Mibact, Regione Campania, Comune di Pozzuoli, Enit, Commissione Europea, ecc... ed era uno dei primi festival che aveva aperto una finestra sull'Europa, proiettando 6 film Europei. 

Le giurie che volevo per competenza e professionalità, sono state presiedute da illustri nomi: Lina Wertmuller, Carlo Lizzani, Gino Pontecorvo, G. Ernesto Lauro

Oltre alla suddetta direzione artistica, ho fatto anche tanto doppiaggio. 

Ho scritto anche alcuni libri, tra cui, quello per me, più interessante è tratto dal mio omonimo film "Prigioniero della mia libertà", in cui ho avuto l'onore di collaborare con il Ministro della Giustizia, Presidente della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, Presidente della Corte Costituzionale, magistrati, avvocati e giornalisti. 

Quanti premi e riconoscimenti hai ottenuto nella tua carriera artistica per film e libri?

Ho vinto oltre 170 premi e riconoscimenti importanti e meno importanti, tra cui un premio a cui tengo tanto: la medaglia d'argento conferitami dal Presidente della Repubblica per il film "Ballerina" e il riconoscimento speciale - premio “Diritti Umani” ricevutodall'Istituto di Studi Politici "San Pio V", consegnatomi dal dott. Gianni Letta, su prefazione del prof. Giuseppe Tesauroper il film "Ballerina". 

 

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