La Vergine Maria, al termine della sua vita terrena, è stata assunta in corpo ed anima alla gloria del Cielo. La Chiesa, in questa festa, lancia a tutti un forte appello perché al materialismo imperante sia data una forte risposta con una riaffermata e responsabile spiritualità della vita. Ecco perché ne viene fuori una festa intima, spirituale e ontologica. Ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, la sera della vigilia di Ferragosto, sino quasi a mezzanotte, il rito del Transito, vale a dire la Pasqua della Beata Vergine Maria, tenutosi nella chiesa di Santa Maria di Betlem nel contesto dei festeggiamenti della “Dormitio Mariae”. L’appuntamento religioso si è rivelato il più seguito dell’agosto modicano, con una presenza di fedeli superiore a quella dello scorso anno, segno che la rievocazione voluta dal parroco, don Antonio Maria Forgione, da cinque anni a questa parte, sta cominciando a lasciare il segno non solo tra la comunità dei fedeli della parrocchia ma anche tra quelli di altre chiese cittadine che mercoledì sera hanno partecipato all’evento. Prima della celebrazione eucaristica, il rito dell’accensione della luce, a simboleggiare il trionfo del bene sul male, e quello della svelata, con i portatori che hanno liberato il simulacro della “Dormitio” dal velo che lo aveva ricoperto sin dalla sera precedente. La santa messa è stata presieduta da mons. Angelo Giurdanella, vicario generale della Diocesi di Noto, che si è detto entusiasta per l’attenzione che questa celebrazione ha riscosso. “L’icona della Dormitio – ha poi ricordato mons. Giurdanella nella sua omelia – in fondo è un canto alla vittoria di Cristo sulla morte. Cristo ha vinto la morte. E contemplando l’icona della Dormitio, noi vogliamo vivere l’esperienza della Pasqua. Grazie a questa vittoria di Cristo, il corpo di Maria entra, prima tra tutti gli eletti, nella Gloria di Dio. L’assunzione è annuncio e promessa della Resurrezione. Maria dorme con le mani incrociate sul petto, su questo letto, riccamente adornato, e il suo manto, color porpora, è il segno della sua regalità. La Dormitio è un sonno beato, il sonno del passaggio glorioso dalla terra al cielo, è un ingresso nella dimora di Dio. L’Assunzione della Vergine Maria al cielo in anima e corpo è garanzia della nostra condizione di vita che ci lascia anche un preciso messaggio. Dobbiamo sviluppare una speciale accoglienza nei confronti di Dio ma anche nei confronti degli altri. Anche in questo tempo in cui sembriamo tutti presi da mille cose ma ci manca l’aspetto più importante, la dimensione spirituale e religiosa”. Al termine della santa messa, la particolare processione dell’Arca santa reliquiaria e del simulacro della Dormitio Mariae si è mossa, preceduta da una lunga fiaccolata, dalla chiesa lungo via Marchesa Tedeschi. Sotto il baldacchino, è stato mons. Giurdanella a recare l’ostensorio con il Santissimo, affiancato da don Forgione. La processione è proseguita per corso Umberto sino ad arrivare in piazza Corrado Rizzone. Poi ha fatto ritorno e prima del rientro in chiesa è stato possibile assistere ad un interessante spettacolo pirotecnico impreziosito dal lancio di alcune piccole mongolfiere. Un modo pregnante, per i fedeli, di trascorrere la vigilia di Ferragosto sotto il segno dell’Assunzione in cielo della Beata Vergine Maria.