È nato il comitato regionale di “Salviamo le nostre case”, con la scaturigine da Palermo ma con adesioni già incassate da altre provincie, “con lo scopo – si legge nello Statuto – di sensibilizzare l’opinione pubblica, gli opinion leader, i rappresentanti delle istituzioni e i movimenti politici a promuovere iniziative, progetti, disegni di legge che mirino a salvaguardare e tutelare le nostre case”.
“Si tratta di arrivare a sanare costruzioni – dice il presidente del neonato Comitato, il geometra Salvatore Cancelliere – con una consapevolezza reale che nessuna di queste sorga entro 150 metri dalla battigia, che non si trovino in riserve, parchi né in aree protette in genere così come in aree comprese in distretti idrogeologici”.
“I primi passi della nostra attività – sottolinea anche Roberto Russo, vicepresidente del Comitato, il quale ha già raggiunto molte decine di adesioni – saranno quelli di chiedere di incontrare gli assessori e le commissioni all’Urbanistica nonché il sindaco di ogni Comune. Si comincia da Palermo, con la richiesta di incontro con Orlando e gli organi municipali preposti. Successivamente, ma a tambur battente, chiederemo audizioni all’assessore regionale al Territorio e alla IV commissione legislativa all’Ars.
“Noi riteniamo – riprende il presidente Cancelliere – che chi ha realizzato un immobile senza scopo di lucro (vendita), cioè per le esclusive esigenze della propria famiglia e senza incidere in alcun modo sul territorio, compreso l’impatto visivo paesaggistico e urbanistico, abbia diritto quantomeno a salvare i risparmi di una vita. Ecco perché auspichiamo che la politica abbia la forza e il coraggio di sostenerci”.