“Per noi uomini della Destra gestire l’amministrazione vuol dire essere al servizio degli interessi dei cittadini. Sono qui per dare il mio contributo, modesto ma sentito. Lo meritava questa comunità e lo meritava Raffaele Stancanelli, di cui abbiamo apprezzato la linea di rigore e la scelta di restare a Catania quando sarebbe stato molto più comodo ottenere una poltrona romana”. Lo ha detto Nello Musumeci rivolgendosi agli oltre 300 militanti e sostenitori presenti all’incontro, tenutosi ieri sera, presso lo “Spazio cromatico” di via Ursino. Non ha usato mezzi termini per sostenere Raffaele Stancanelli nella sua ricandidatura a sindaco di Catania. “Siamo stati i primi a dire che il centrodestra doveva restare unito alle elezioni amministrative di Catania – ha dichiarato Musumeci - È logico e ragionevole appoggiare il sindaco uscente, come vuole una regola essenziale nelle coalizioni di governo”.
A tal proposito, Musumeci ha ricordato il patrimonio di valori del centrodestra e le tante battaglie combattute con lealtà e serietà. “In questi anni – ha aggiunto il neopresidente della commissione regionale antimafia – non abbiamo mai barattato nulla con il sindaco, siamo stati leali e corretti, e per questo ancora più credibili di fronte ad un mercato di mercenari e ingrati. Salvaguardare il patrimonio ideale e valoriale del centrodestra, rinunciando anche a comprensibili ambizioni personali, è per noi una scelta irrinunciabile e doverosa, aldilà del sodalizio che per quarant’anni ha visto me e Raffaele allo stesso posto, pur con posizioni e ruoli diversi”. “Il nostro auspicio - ha concluso Musumeci – è che Stancanelli continui il progetto avviato in questi cinque anni. Adesso Catania può finalmente passare dalla fase del rigore a quella della crescita, e tutti dobbiamo esserne protagonisti”.
“Ringrazio Nello – ha sottolineato il sindaco di Catania - per l’emozione che ci ha donato questa sera e per aver rivendicato i valori che ci appartengono e ci hanno forgiato”. “In questi cinque anni - ha aggiunto Stancanelli - ho lavorato per riprendere le redini di una città che era sull’orlo del baratro. Ho dovuto dire tanti no e, chi non è stato accontentato, oggi si trova dall’altra parte. Ora voglio completare il percorso di risanamento già avviato. Anche se non sarà facile, la nostra comunità politica e ideale è abituata alle battaglie più grandi e sento tutta la responsabilità di questo insegnamento. Il nostro impegno è riscattare l’insuccesso delle elezioni regionali, quando la coalizione perse perché si presentò divisa”.