È euforico il clima che si respira in questi gironi a Le Castella, il motivo peró non è l’arrivo della stagione estiva e qualche turista in più per le strade. Certo anche questo porta euforia, ma l’argomento caldo di questi giorni è “Le Castella Comune”, tutti ne parlano, tutti lo vogliono ma ora è il momento di capire le reali intenzioni dei castellesi. Il 26 Giugno si vota un referendum, anzi una consulta, per tastare le intenzioni del popolo. Questo alla luce di una recente convocazione dell’associazione “Le Castella Comune” nel palazzo della Regione, un incontro che ha aperto un importante spiraglio verso l’indipendenza, il momento storico potrebbe essere vicino e prima di procedere e arrivare ad un vero e proprio referendum, l’associazione vuole rendersi conto delle intenzioni della cittadinanza. C’è davvero voglia di staccarsi da Isola e creare una propria indipendenza? Oppure se ne parla tanto ma alla fine nessuno la vuole? Proprio per questo l’associazione ha deciso di avviare questa prima consulta interna, non una raccolta firme ma una vera e propria votazione con tanto di cabina elettorale. Si voterà una semplice scheda, una domanda facile, senza trucchi e doppi sensi: “Volete che sia istituto il nuovo comune con denominazione Le Castella mediante distacco da Isola Capo Rizzuto?”, due le opzioni, Sì o No. Dunque tutti i castellesi sono chiamati a votare. Perché la votazione e non una semplice raccolta firme come già successo nel 2008? A spiegarlo è Pippo Marra, presidente dell’associazione: “Sicuramente con le firme sarebbe stato più semplice, tutti avrebbero firmato anche per non essere etichettati come oppositori, vogliamo invece che tutti dicano Sì o No, per renderci conto se proseguire o meno questa battaglia che va avanti da ormai 9 anni in maniera ufficiale, vogliamo che sia un voto libero e anonimo, senza condizionamenti”. Infatti, già nel 2008, un anno dopo la nascita dell’associazione “Le Castella Comune” ci fu una raccolta firme nel borgo aragonese, aperta a tutti i residenti in Calabria, che portò oltre cinque mila adesioni, che poi furono presentate in regione. Stavolta si chiede invece un parere ai soli residenti di Le Castella, ovvero tutti gli iscritti alle liste elettorali dei seggi numero 13 e 14 del Comune di Isola Capo Rizzuto. Ma per quale motivo Le Castella chiede il distacco dal Comune di Isola? A risponderci è uno dei tanti ragazzi che in questi giorni sta frequentando la sede provvisoria dell’associazione: “Noi non chiediamo il distacco da nessuno, non vogliamo che passi il messaggio che siamo contro Isola Capo Rizzuto, anche perché molti di noi hanno legami familiari con Isola, noi chiediamo solo di essere indipendenti, vogliamo quello che ci è stato tolto nel 1805, vogliamo tornare ad essere artefici del nostro destino”. Un altro giovane sottolinea invece quanto sia difficile amministrate tutto il territorio di Isola e perciò converrebbe a tutti l’istituzione di un nuovo comune: “Viviamo in un territorio troppo ampio per essere gestito da una sola amministrazione, uno dei più vasti di tutta la Regione, sappiamo quanto sia difficile gestirlo ed essere presenti da per tutto. L’amministrazione cerca di fare il massimo ma purtroppo non è mai abbastanza, colpa soprattutto di una collocazione geografica che ci porta ad essere nettamente fuori dal comune di Isola e quindi spesso ingestibili. Dividerci porterebbe benefici ad entrambi”. Sono davvero tanti i giovani che in questi gironi stanno lavorando affinché il messaggio arrivi a tutta la popolazione, distribuzione di volantini, caseggiato e tanto altro. Insomma una campagna elettorale vera e propria, ma in ballo non c’è nessuna poltrona, solo una scelta per il futuro di Le Castella. È doveroso sottolineare nuovamente che non si tratta di un referendum ufficiale ma di una consulta interna, si vota Domenica 26 Giugno, dalle 7 alle 23, nel piazzale di fronte la Chiesa.