Tanta partecipazione nel pomeriggio dello scorso 3 novembre, alla prima edizione della "Festa della raccolta delle olive" della Misericordia. Un pomeriggio di festa, per trascorrere tutti insieme, i gruppi della Misericordia e la popolazione intera, un momento di aggregazione e convivialità. Non a caso la storia dell'ulivo è profondamente legata a quella dell'umanità. Fin dai tempi più remoti l'olivo venne considerato infatti un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, simbolo di pace e valore, l'olivo rappresentava nella mitologia, come nella religione, un elemento naturale di forza e di purificazione. Per questa ragione, attorno a questi valori, che ogni giorno sono il motore pulsante della missione della Misericordia, si è deciso di trascorrere insieme un pomeriggio di sana unione e amicizia. In tanti, adulti a bambini, armati di un'attrezzatura idonea (scale, reti e guanti) si sono ritrovati in località Giardinelle, presso quello che ormai è stato ribattezzato uliveto della Misericordia, per dare il proprio contributo. Molte le casse di olive raccolte adottando la tecnica della raccolta diretta manuale, al fine di evitare che l'olivo caduto a terra, potesse assumere acidità e quindi per ottenere una migliore qualità di olio extra vergine d'oliva. L'uliveto della Misericordia, conta 130 piante. Il 40% di queste sono secolari, con un'età di oltre 120 anni. Simbolico questo aspetto per richiamare i valori della Misericordia di Isola Capo Rizzuto che guarda al futuro senza dimenticare mai l'origine secolare del movimento e che produce i propri frutti, proprio come avviene con le piante e l'olio d'oliva.