Si sono tenute a Lamezia Terme, con la partecipazione di numerosi operatori del settore, le giornate formative sul tema “Doppia diagnosi: integrazione pubblico-privato, costruzione di percorsi clinico-terapeutici condivisi”. Presente all’apertura dei lavori il Direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, che ha portato i saluti e ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa.
L’evento, promosso dal Dr. Falvo e dalla Dr.ssa Manfredi, rispettivamente Direttori del Ser.D. (Servizio delle dipendenze) e del CSM (Centro di salute mentale) di Lamezia Terme, organizzato dalla dott.ssa Clementina Fittante, Responsabile dell’unità operativa Formazione e Qualità, è stato esteso anche alle Comunità Terapeutiche ricadenti nel territorio dell’ASP di Catanzaro, coinvolte nella gestione della didattica.
Il corso, di cui è previsto un secondo modulo per il 14 e 15 Giugno, ha visto la partecipazione di docenti di levatura nazionale, quali il Prof. Giovambattista De Sarro, Direttore Dipartimento Scienza della Salute Università “Magna Graecia” di Catanzaro, il Prof. Pasquale De Fazio, Direttore della cattedra di Psichiatria e il Prof. Guido Giarelli, Direttore della cattedra di Sociologia Generale, entrambi della medesima Università.
La comorbilità, o doppia diagnosi, è definita dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) come la “coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro disturbo psichiatrico”. Le sostanze psicoattive sono dotate di azione farmacologica diretta sul sistema nervoso centrale e sono in grado di influenzare l’individuo nella sua interezza fisica e psichica. Il consumo di sostanze è sempre più spesso associato a compromissione della sfera psichica a diversi livelli, dal disagio psicologico ai disturbi psichiatrici e questa associazione non è più limitata alla dipendenza, ma riguarda tutto il consumo di sostanze.
Nonostante l’accresciuta attenzione, poco è dato sapere sulla reale dimensione del fenomeno del consumo di sostanze e salute mentale nel nostro Paese. Non esistono ad oggi statistiche ufficiali sulla dimensione della comorbilità psichiatrica in assuntori, anche se il Ministero della Salute si sta attrezzando comunque per quantificare questo fenomeno, divenuto ormai tanto vasto da non poter essere sottovalutato.
Il dott. Falvo, responsabile scientifico dell’iniziativa, ha dichiarato che “il corso di formazione rappresenta un’occasione di apprendimento, confronto e incontro tra esperienze scientifiche, cliniche e organizzative con lo scopo di migliorare ulteriormente la qualità terapeutico-assistenziale dei servizi e quindi la soddisfazione di utenti e operatori.”
Durante i lavori del secondo modulo del corso sarà siglato un protocollo di intesa tra Ser.D., CSM ed SPDC, al fine di fornire una risposta condivisa a questa problematica sempre più emergente.