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Il pesce azzurro del Golfo di Castellammare protagonista del  “Fish fest” che si terrà in piazza Petrolo dal 10 al 12 luglio, organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco.  Anche quest’anno previste degustazioni e gare tra ristorati che proporranno i loro piatti realizzati con il pesce azzurro, ricco di nutrimento e gusto che offre versatilità in cucina a prezzi contenuti. Il tour enogastronomico ruota attorno all’expo-village in piazza Petrolo dove sono stati installati gli stand in concomitanza con il villaggio del gusto. Il villaggio enogastronomico, con l’area espositiva di prodotti tipici locali, sarà aperto al pubblico ogni giorno alle 19 a partire da domani, venerdì 10 luglio, quando è prevista l’inaugurazione.

Il pubblico potrà degustare le proposte degli chef, i calici di vino e la prelibata pasticceria siciliana. I ristoratori saranno protagonisti di una vera e propria competizione:  i piatti saranno proposti dai ristoranti il Mulino, Sottovento, Silos, il Contesto, con le cantine Terre di bruca e Quattrocieli e le pasticcerie Millennium e Bar 2000.  La giuria popolare voterà tramite ticket che prevedono primo, contorno, un dolce e un bicchiere di vino (costo 5 euro). A votare ci sarà anche una giuria specialistica composta da: Franco Saccà (Slow Food Trapani), Luigi Salvo (direttore responsabile “Giornale vinocibo”), Paola Armato (presidente regionale della “Compagnia  del cibo sincero”), Pino Maggiore (chef del ristorante Cantina siciliana, Trapani)  e Piero Rotolo (direttore responsabile di Egnews).

Oltre all’evento eno-gastronomico, nella tre giorni sono previsti alcuni momenti musicali e di spettacolo:  il 10 luglio, alle 22, ai quattro canti, Sand art con Fatmir Mura, alle 23 live music in piazza Petrolo.

L’ultimo giorno, domenica 12 luglio, in piazza Petrolo, live music “voci del sud” con artisti del calibro di Mario Venuti, Lello Analfino e Qbeta.

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Marsala riparte dalla cultura e lo fa con la grande mostra antologica dedicata al maestro Franco Sarnari, inaugurata ieri pomeriggio al Convento del Carmine. “Franco Sarnari. Addizioni e Sottrazioni” raccoglie le opere principali del pittore romano, uno dei maestri del Novecento. Sessanta opere, e tra queste sei bellissime tele monumentali, ne descrivono i vari cicli affrontati dall’artista oggi ottantenne, uno straordinario e al tempo stesso dettagliato focus sulla sua arte, a partire dalle tele realizzate negli anni Cinquanta o le opere “Pop” dei primi anni Sessanta. Nelle splendide sale all’interno dell’antico convento è stato realizzato un vero e proprio percorso dove non potevano mancare i quadri “Sull’Amore” per dare grande spazio ai “Frammenti”, il ciclo più noto di Sarnari, passando poi dagli “Studi di Prospettiva” fino alle opere più recenti che tendono all’astrazione. La seconda ala del convento ospita le famose “Cancellazioni” e i “Neri”, uno dei cicli più recenti. Una ricerca pittorica indagata dal critico Sergio Troisi, curatore della mostra che resterà fruibile fino al prossimo 4 ottobre. “Osservando l’opera di Sarnari nella sua interezza – spiega Troisi – quello che subito si coglie è la dimensione di costante ciclicità. Sarnari lavora offrendoci non solo quei punti fondamentali della sua pittura, come spazio, tempo, luce, ombra, ma ci offre sulle tele quegli aspetti che sono capisaldi della cultura del Novecento. Spesso alcune opere nascono prendendo spunto dai cicli precedenti, come ad esempio i giochi di luce ed ombra che troviamo nei Frammenti e che poi diventa il mare, e che ritorna negli ultimi Neri, o ancora nel ciclo dei Controluce che inizia a realizzare alla fine degli anni ’80. Chi ha il privilegio di visitare questa mostra, avrà davanti il percorso artistico completo, un’assoluta unitarietà e unicità tipica dei grandi artisti. Un percorso che in Sarnari è lampante e che è anche il segno della sua grandezza”. All’inaugurazione è intervenuto anche il neo sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che ha salutato con favore, insieme ai suoi assessori e consiglieri comunali, l’avvio di una nuova fase culturale per la città di Marsala anche grazie all’iniziative dell’Ente Mostra che si è sempre contraddistinto per esposizioni di alto profilo critico-artistico.

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Tra le opere in mostra c’è la grande tela inedita del 1967 (300x450 cm), che apre la sala dedicata al ciclo dei quadri “Sull’amore”, e la grande opera “Geometrie del Cielo” (300x300 cm) del 2014, ospitata di recente alla mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh” alla Basilica Palladiana di Vicenza. Ci sono anche le grandi tele dedicate a Piero della Francesca, all’interno del ciclo delle “Cancellazioni” ed ancora gli studi di sottrazione su Millet, i quadri in omaggio a Tintoretto e Vermeer, le opere “A Monet e Pollock”, per i “Controluce”, con protagonista il “Trittico Primavera”. Tra gli interventi di ieri sera, non previsto, anche il critico Marco Goldin che negli ultimi vent’anni ha curato mostre e studi proprio sull’autore. “E’ una mostra molto ben curata – ha commentato Goldin al termine della sua visita – E’ strutturata in modo opportuno perché consente di abbracciare l’interno percorso artistico di Sarnari che copre i quadri più belli mettendo in evidenza il ruolo dell’autore nella pittura italiana già a partire dagli anni ’50. E’ un pittore che all’età di 82 anni sta continuando a dipingere tele straordinarie che danno il senso della sua vita operosa ma anche aprono nuove prospettive come nel caso della grande tela esposta fino a poco tempo fa alla mostra di Vicenza, una delle più belle del ciclo dei Neri. Credo che dipingerla sia stata non solo un’impresa dal punto di vista fisico, viste le dimensioni della tela, ma è interessante il lavoro di ricerca che ci regala la capacità di catturare la realtà delle cose che Sarnari ha sempre dimostrato. Riesce nelle sue opere a non far diventare racconto il diario della vita perché lo porta al di sopra trasformandolo in una riflessione universale”. Visibilmente soddisfatto e al tempo stesso commosso, Sarnari, poco prima del taglio del nastro, si è detto felice per la mostra che nei fatti celebra la sua intera ricerca.

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Un laboratorio ambientale rivolto a cittadini con disabilità psichica ed un progetto sperimentale per chi è affetto dalla sindrome di Down. In dettaglio le attività avviate dai Servizi Sociali riguardano un laboratorio di educazione ambientale e conoscenza del territorio rivolto a giovani e adulti con disabilità psichica in collaborazione con l’associazione “Insieme per vivere” e  un  progetto sperimentale rivolto a cittadini con sindrome di Down, in collaborazione con l’associazione “Maria Santissima del Soccorso”. Il laboratorio ambientale  denominato “Tra storia e natura… alla scoperta del nostro territorio” propone esperienze di contatto con la natura attraverso un percorso di conoscenza e studio del territorio. «Manteniamo alta l’attenzione per le fasce sociali più deboli sulle quali ci concentriamo e per le quali lavoriamo per produrre possibilità concrete di integrazione. L’obiettivo principale di questo laboratorio è quello di permettere ai destinatari di prendere coscienza delle proprie capacità attraverso il confronto diretto con la natura ed il contesto  territoriale in cui vivono, in modo da stimolarli e motivarli anche al rispetto di sé degli altri, dell’ambiente circostante, favorendo la loro inclusione sociale -spiegano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore ai Servizi Sociali Salvo Bologna- . Il progetto “Aladino”, invece, è sperimentale e durerà tre mesi per 8 ore settimanali in collaborazione con l’istituto Pascoli perché le difficoltà di chi è affetto da sindrome di Down sono molto varie e comprendono diversi ambiti. Il progetto intende ampliare l’offerta di servizi in quanto quelli attualmente erogati non coprono totalmente il numero degli utenti che ne fanno richiesta.  Il progetto, rivolto ad altri cinque utenti, prevede prestazioni e interventi integrati di tipo educativo per migliorare la qualità della vita delle persone affette da sindrome di Down. Obiettivo del progetto -concludono il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore ai Servizi Sociali Salvo Bologna - è quello di fornire un percorso che miri al benessere e alla maggiore autonomia possibile della persona disabile, attraverso attività rieducative, ludico-sportive, psicosociali e pedagogiche».

Duecentosettantacinquemila euro per la messa in sicurezza del costone roccioso sopra la strada statale 187, in contrada Belvedere: si tratta di un intervento di somma urgenza per evitare il rischio di caduta massi in una zona soprastante la transitata arteria stradale che ha già visto numerosi cedimenti che si intensificano in inverno con le precipitazioni. I 275 mila euro si vanno ad aggiungere ai 265 mila euro ottenuti dall'amministrazione ad ottobre per la messa in sicurezza di un’altra zona del paese a rischio crolli: il costone roccioso di via Puccini. L’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità, dopo un sopralluogo effettuato ad ottobre per un cedimento verificatosi in contrada Belvedere,  ha riconosciuto la necessità di intervenire urgentemente così come confermato da un ulteriore e più recente sopralluogo del 21 maggio. «Un altro intervento di estrema urgenza e atteso da decenni che ci viene finanziato con una cospicua somma che servirà a mettere in sicurezza un’area dove si sono verificate frane e cadute massi. Ringraziamo il Genio Civile di Trapani in particolare l’ingegnere capo Giovanni Indelicato, l’ingegnere Mario Aurelio Di Trapani e l’architetto Gaspare Giuseppe Motisi -afferma il sindaco Nicolò Coppola-. Questo intervento in zona Belvedere è stato più volte sollecitato per la situazione di alto rischio in cui si trova l’area così come quella di via Puccini, nella zona sovrastante viale Leonardo Zangara per la quale abbiamo ottenuto la messa in sicurezza dopo lunghissima attesa. Siamo soddisfatti di aver raggiunto questi due importanti traguardi per la sicurezza della collettività. Abbiamo tenuto costantemente sotto controllo le aree a rischio frane -conclude il sindaco Nicolò Coppola- ottenendo la messa in sicurezza di due diverse zone a rischio idrogeologico e continuiamo a lavorare in tale direzione» . Così come nel caso di via Puccini, dove l’assessorato regionale ha autorizzato  l’esecuzione delle opere per complessivi 265 mila euro, anche in zona Belvedere a salvaguardia “della pubblica e privata incolumità”, la Regione ha autorizzato l’intervento con la modalità della somma urgenza (275 mila euro : 200 mila euro per lavori e 75 mila euro per somme a disposizione dell’amministrazione).

Baldo Sabella curatore mostra caduti

Un secolo fa, il 24 maggio 1915, l’Italia entrava in guerra: il 24 maggio 2015 Castellammare ricorda i caduti castellammaresi nel primo conflitto mondiale e non solo. Sarà inaugurata, infatti, proprio sabato 24 maggio, alla biblioteca comunale “Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta”, di piazza Matteotti, la mostra fotografica “Il tributo alla Patria: 1848-1974. Appunti, documenti e immagini della memoria”.

L’amministrazione comunale ha voluto dedicare la giornata ai caduti castellammaresi proprio con l’apertura della mostra fotografica curata dal responsabile della biblioteca comunale Baldo Sabella che negli anni, con un lavoro certosino, ha raccolto documenti ed immagini dei castellammaresi caduti per la Patria nel periodo che va dal 1848 al 1974. La mostra sarà inaugurata alla presenza del sindaco Nicolò Coppola e dell’assessore alla Cultura Salvo Bologna.

«Un momento di ricordo, di memoria di tanti castellammaresi morti in guerra e dimenticati. Un tributo per i castellammaresi morti per la Patria. Baldo Sabella ne ha individuati circa 350 tra la prima e la seconda guerra mondiale - affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore Salvo Bologna-  reperendo generalità e foto dei caduti, ma ci sono tante storie ancora non raccontate, tanti particolari e dettagli che giorno dopo giorno, per chi svolge l’attento lavoro di ricerca, aggiungono nuovi tasselli».

La mostra, sulla quale sarà anche pubblicato un testo, rimarrà allestita per tutto il 2015 e sarà visitabile negli orari di apertura al pubblico della biblioteca comunale (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13;  lunedì, martedì, mercoledì  e giovedì, dalle 15 alle 19).

Nella foto in allegato: Baldo Sabella, responsabile della biblioteca comunale e curatore della mostra.

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