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Antica Ibla: cosa serve al quartiere

Antica Ibla l'avvio della conferenza stampa in piazza Repubblica

Sessanta attività commerciali. Tra ristoranti, strutture ricettive, negozi, bar e pub. Tutti ubicati nel quartiere barocco. Sono quelli rappresentati dal centro commerciale naturale “Antica Ibla” il cui consiglio direttivo, presieduto da Santi Tiralosi, ha tenuto, questa mattina, una conferenza stampa per illustrare i risultati raggiunti in poco più di sei mesi di attività e, soprattutto, per mettere in evidenza tutte le cose che non vanno nel sito della città più gettonato dai turisti. L’incontro, a cui ha partecipato tra gli altri anche il presidente del centro commerciale naturale “Isole iblee”, Gianni Corallo, a volere testimoniare la sinergia tra differenti realtà della stessa città con l’obiettivo di fare sistema, è servito anche per presentare gli appuntamenti del cartellone “Iblafolk”, inserito nell’Estate Iblea, a cui “Antica Ibla” ha fornito un sostegno considerevole. Per questo motivo, alla parte della conferenza stampa in cui si è parlato dell’argomento in questione ha partecipato l’assessore alla Cultura Stefania Campo. “La nostra – ha detto il presidente Tiralosi – è stata una conferenza stampa itinerante. Perché abbiamo voluto fare toccare con mano agli operatori dell’informazione tutte le problematiche che quotidianamente ci vediamo costretti ad affrontare. Lo scopo che ci prefiggiamo è quello di favorire lo sviluppo economico, turistico e culturale tramite la collaborazione, il coordinamento e la condivisione delle iniziative dei soci. Ma per fare questo è fondamentale l’interazione con le istituzioni, soprattutto con il Comune di Ragusa. Abbiamo già raggiunto alcuni risultati, dalle agevolazioni bancarie per i soci del Ccn alla promozione delle attività associate, senza dimenticare la realizzazione di eventi a Ibla o l’attivazione di visite guidate in centro storico. Insomma, abbiamo cercato di darci da fare. Ma è indispensabile ricercare una collaborazione sempre più proficua con l’Amministrazione, con l’obiettivo di fare sistema e raggiungere traguardi ancora più consistenti”. La prima tappa il consiglio direttivo di “Antica Ibla” l’ha fatta a piazza della Repubblica. Qui è stato messo in luce come l’infopoint per i turisti resti ancora chiuso, nonostante luglio sia già iniziato. Inoltre, la disponibilità dei bagni pubblici è limitata, con il personale garantito dal Comune, solo fino alle 19. Quindi, in un sito ad alta concentrazione di monumenti Unesco, manca completamente la segnaletica turistica. Per cui i visitatori sono spaesati. Il gruppo si è poi spostato in piazza Odierna, proprio dinanzi ai Giardini Iblei. L’aspetto più evidente che salta agli occhi è la mancanza di qualsiasi decoro urbano a vantaggio della piazza stessa. “Va completata – hanno spiegato i componenti del direttivo – Non è possibile che continui a rimanere così com’è”. Poi è stata evidenziata la mancanza di ogni tipo di cartellonistica indicante gli orari degli autobus, oltre all’assenza di una pensilina per i passeggeri in attesa delle corse. Questa mattina, poi, è stata soppressa una corsa senza che nessuno ne sapesse alcunché. Per cui i turisti sono lasciati alla mercé di ogni tipo di disavventura. Anche in questa piazza, inoltre, la mancanza di attenzione, soprattutto per quanto riguarda la scerbatura, la fa da padrone. Così come nelle scalinate che conducono alla parte bassa di corso XXV Aprile dove la presenza di sterpaglie che crescono ai bordi dei vicoli è all’ordine del giorno. Poi il gruppo si è spostato in piazza Pola dove le erbacce crescono addirittura sin dentro la cabina telefonica. Una situazione che cozza con l’immagine che Ibla dovrebbe cercare di dare ai turisti. “Basti pensare – aggiunge un componente del consiglio direttivo di “Antica Ibla” – che anche le scalinate della delegazione del Comune, ospitate in un palazzo nobiliare accanto ad un bene Unesco, sono piene di sterpaglie”. La conferenza stampa è poi proseguita sino a transitare nella parte alta di corso XXV Aprile, anche in questo caso notate tutta una serie di anomalie, sino ad arrivare in piazza Duomo. “Il problema bagni pubblici, quelli situati in via Pietro Novelli – aggiunge Tiralosi – è una questione da risolvere subito. Volete sapere come funziona adesso? L’addetto va via alle 19 e per il resto della serata ci penso io. Mi lasciano le chiavi e chiudo intorno a mezzanotte quando non c’è più nessuno, o quasi, che ha bisogno del servizio. Di attenzioni, invece, avrebbe bisogno la stessa via Pietro Novelli, anche in questo caso alle prese con la mancanza di scerbatura”. In piazza Duomo, poi, rilevata, tra l’altro, la problematica delle affissioni che, sebbene in regola, vanno ad interessare alcuni scorci suggestivi del quartiere barocco. Sempre in piazza Duomo, poi, è stato presentato il programma di Iblafolk, giunto alla seconda edizione, la kermesse ideata e organizzata dall’associazione culturale Darshan, da sempre attiva nel campo delle tradizioni musicali d’Europa. Il direttore artistico è il polistrumentista ragusano Saro Tribastone. L’assessore alla Cultura ha posto l’accento sul fatto che “per la prima volta – ha detto – si è riusciti a creare un programma assolutamente integrato con le legittime richieste degli operatori del centro commerciale naturale “Antica Ibla”. Abbiamo fatto in modo che tutto venisse articolato nella maniera più opportuna possibile”. “Antica Ibla” ha fornito un contributo di seimila euro per la realizzazione di “Iblafolk” “perché siamo certi – ha aggiunto il presidente Tiralosi – che questa manifestazione avrà un effetto moltiplicatore per le nostre attività commerciali. I nostri associati si sbracciano e si danno da fare per concretizzare la migliore riuscita sulle iniziative che possono servire a rilanciare ulteriormente il turismo. A questo proposito – ha continuato Tiralosi – nell’aprile scorso avevamo inoltrato una istanza all’Amministrazione comunale di Ragusa, con in testa il sindaco Federico Piccitto, per conoscere in che modo sarebbero stati spesi i proventi della tassa di soggiorno a Ibla. Ancora oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Chiediamo, insomma, la creazione di un piano turistico adeguato a medio e a lungo termine. E’ da sottolineare, in più, la difficile accessibilità di Ibla e la scarsità delle navette che ogni 45 minuti danno un servizio inadeguato al flusso di turisti. Mancano i parcheggi e le indicazioni relative a quelli già esistenti. Fondamentale la segnaletica che risulta assolutamente carente. Si ravvisa, poi, la mancanza di un delegato per Ibla. Forse, il Comune dovrebbe provvedere. Perché è della nostra città che stiamo parlando. La città in cui vogliamo investire e continuare a crescere”.

Antica Ibla presentazione Iblafolk da sx Corallo, Tiralosi, Campo, Tribastone

 

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