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Si svolgerà presso l'Auditorium Comunale di Ferla (SR), oggi 26 Ottobre 2013, alle ore 20,30 un concerto dei docenti della Scuola di Musica "Monti Iblei" nata grazie alla collaborazione tra l'Ass. "La Loure" di Siracusa e l'Amministrazione Comunale di Ferla. I maestri musicisti hanno tenuto, durante il mese di Ottobre, dei corsi gratuiti di vari strumenti musicali per promuovere le iniziative della scuola "Monti Iblei" con un ottimo riscontro di partecipazione.
I componenti di questa insolita formazione, sono tra i protagonisti della realtà musicale del territorio siciliano e nazionale. Hanno iniziato una brillante carriera concertistica sia da solisti, che in formazioni cameristiche e orchestrali. I musicisti tutt’oggi svolgono un' intensa attività nel campo della formazione e della didattica musicale. Inoltre sono da alcuni anni legati da una grande amicizia e per l’occasione hanno deciso di combinare le loro esperienze musicali per esprimere al meglio le possibilità timbriche e tecnico-espressive degli strumenti. Oltre l’attività concertistica, hanno deciso di condividere anche l’amore per la musica sotto il profilo didattico, lavorando insieme presso la Scuola di Musica Comunale "Monti Iblei" con sede in Ferla.


Si esibiranno i maestri musicisti: Marco Alderuccio - violino, Sebastiano Emanuele - flauto, Sebastiana Italia - flauto, Fabio Carrubba sassofono, Fabio Barbagallo - chitarra, Sebastiano Cassarino - contrabbasso, Coralba Lanzafame - pianoforte, Daniela Zirone - pianoforte.

È stata firmata lunedì sera dalla Giunta dell’Unione Valle degli Iblei la Delibera con la quale è stata formalizzata la proposta di istituzione di un’Area di Raccolta Ottimale (A.R.O.) che sarà denominata “Valle dell’Anapo”.
“Si conclude un cammino già intrapreso in realtà dai Presidenti che mi hanno preceduto – ha dichiarato Michelangelo Giansiracusa attualmente a capo dell’Ente sovracomunale -. È stato approvato uno schema di organizzazione dell’ARO che andrà adottato da ognuno dei Consigli dei Comuni che fanno parte di questo Ente, dopo di ché si procederà finalmente alla organizzazione di un’Associazione che si occuperà delle attività inerenti il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Una gestione più attenta che l’Unione ha in progetto di mettere in atto già da qualche anno – ha proseguito il Presidente - essendosi già proposta nel 2011 con un progetto per la gestione sperimentale per il ciclo dei rifiuti, e nel 2012 candidandosi ad essere riconosciuta, in ambito regionale, quale bacino territoriale ottimale di dimensione diversa da quella provinciale.”
Soddisfazione è stata espressa dall'Assessore all'Ambiente, Luca Russo, che ha seguito le fasi che hanno portato alla formalizzazione della Proposta di istituzione dell’ARO.
“Credo che l’istituzione dell’ARO – ha dichiarato Russo – oltre a rappresentare l’unica vera e concreta opportunità, per i Comuni, di proseguire nella gestione autonoma dei rifiuti, consentirà di garantire ai cittadini un servizio valido e delle tariffe eque.
Adesso la parola passa ai Consigli comunali delle singole Municipalità, che dovranno recepire la Proposta d’Istituzione entro il 10 novembre e l’Assessorato regionale dell’Energia che dovrà autorizzarne l’Istituzione.
“Il percorso che ci ha portati alla formulazione della Proposta di istituzione dell’ARO – ha concluso l’Assessore Russo – ci ha consentito, inoltre, di riflettere sul ruolo centrale dell’Unione dei Comuni nella gestione condivisa dei servizi. Prezioso, per il raggiungimento del risultato, - ha concluso Russo - è stato il lavoro svolto in questi anni dal Sindaco di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta, che - nella Giunta dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei - mi ha preceduto nella rubrica assessoriale all'Ambiente.”

Carissimi presbiteri e diaconi permanenti,

vi saluto cordialmente, nella speranza che solo il Risorto crea nella nostra esistenza, trasformando i nostri cuori continuamente, di giorno in giorno, rendendoli “cuori umani”, capaci di lacrime vere per le tante ingiustizie, per le innumerevoli sofferenze, ed oggi per la tanta afflizione che cogliamo nei tanti fratelli profughi, molti dei quali nemmeno giungono sulle nostre coste, perché muoiono in mare.

Papa Francesco è stato molto chiaro nel suo ammonimento: “aprite con coraggio i conventi chiusi alla solidarietà”. Ha voluto per altro essere “crudamente chiaro” quando ha detto che le strutture chiuse non dovrebbero essere indirizzate a ristrutturazioni per far profitto, ma alla solidarietà verso questi nostri fratelli.

Pertanto, facendo seguito al mio appello alla fine del Convegno diocesano, “ascoltato il Consiglio presbiterale”, in sintonia con i successivi appelli della Caritas italiana e delle Caritas di Sicilia riunitesi a Lampedusa nei giorni scorsi, vi chiedo di aprire il vostro cuore, di acuire la vostra intelligenza e sapienza, per uno sforzo ulteriore (e più grande) nell’accogliere i fratelli profughi che sbarcano nelle nostre coste, intensificando ciò che già spontaneamente si fa o si è fatto da parte di singole comunità ecclesiali e da tante persone di buona volontà.

Mentre pensiamo nel tempo ad un segno diocesano, utilizzando le strutture esistenti, (che certo necessitano di interventi di sistemazione e di adeguato supporto umano per un’accoglienza dignitosa), invito le parrocchie e le comunità religiose a verificare le loro possibilità attuali di accoglienza, in termini di strutture idonee e già pronte e, soprattutto, di un’adeguata rete di volontariato per l’accompagnamento. Chiedo dunque ai Vicari foranei di fornire al più presto una mappatura di queste strutture, quanto più estesa al momento e senza “scremature particolari”. Le varie ipotesi potranno poi essere meglio precisate attraverso un raccordo con la Caritas diocesana, che farà da tramite anche per ogni contatto istituzionale da parte delle realtà ecclesiali della nostra diocesi.

Le iniziative di accoglienza certo avranno bisogno anche di supporti economici che dovranno essere il frutto di una vita più sobria e fraterna. Fin d’ora vi comunico che dedicheremo all’aiuto degli immigrati e dei profughi le offerte dell’Avvento di fraternità di quest’anno. Contemporaneamente, nei cammini di fede - secondo quanto proposto dagli uffici diocesani (catechistico, liturgico, Caritas) - matureremo passi concreti e corali di vera e duratura carità.

Cercheremo anche di conoscere meglio i Paesi di provenienza dei profughi per riflettere su come fare fronte a quella che papa Francesco chiama “la globalizzazione dell’indifferenza”. Ci uniremo poi a tutte le iniziative attraverso le quali si richiedono leggi adeguate con cui riconoscere la dignità e il diritto alla vita di ogni persona che fugge dalla guerra e da persecuzioni e con le quali s’invocano forme di asilo e corridoi umanitari. Facciamo altresì nostra la proposta di una Conferenza del Mediterraneo che, con il nostro Giorgio La Pira, vogliamo pensare come mare di pace e d’incontro tra civiltà e popoli nella “convivialità delle differenze”.

Nel frattempo, sul piano più immediatamente operativo e progettuale, vi comunico di aver istituito una Commissione tecnica che per conto della Diocesi dovrà interloquire autorevolmente con le Prefetture di Siracusa e di Ragusa: il Vicario Generale, il Direttore della Caritas, l’Economo diocesano, il Direttore dell’Ufficio tecnico, il vicario foraneo di Scicli, il vicario foraneo di Avola e il Vicario episcopale per la cultura. Li ringrazio molto per aver accettato di lavorare con zelo e cura affinché l’appello del Papa assuma nella nostra Diocesi forme concrete e si esprima in gesti e segni di Vangelo.

Mi sono sentito per altro più volte con i rispettivi Prefetti di Siracusa e Ragusa, i quali si aspettano da noi grande collaborazione, per l’affidabilità che ci riconoscono, proprio per la “profezia” che portiamo nel nostro DNA: noi amiamo le persone che accogliamo perché Gesù lo chiede, perché il Padre di Gesù è anche “Padre loro”, essendo “Padre nostro” e noi tutti - anche loro, sono “nostri fratelli”. Oggi il cristiano potrà dunque dire “Padre nostro”, solo se a queste persone potrà/vorrà dire “sei mio fratello”.

 

Mons. Antonio Staglianò

Vescovo di Noto

Nasce la scuola di musica “Monti Iblei”, un progetto promosso dall’associazione musicale “La Loure” e diretto da Daniela Zirone. Un’iniziativa nata con la collaborazione del Comune di Ferla e che sarà rivolta a ragazzi di diverse fasce d’età anche dei Comuni di Cassaro, Buccheri e Buscemi.

I corsi, che si tengono nell’auditorium comunale di Ferla o al Palazzo Crispi, partiranno il 14 Ottobre e sono strutturati in quattro aree didattiche: formazione Musica di Base diretta ai bambini dai 3 ai 9 anni; Musica Classica diretta ai ragazzi da 10 anni in su; Musica Moderna, dagli 11 anni in poi; Musica Amatoriale rivolta ai più grandi, da 18 anni in poi. Sono previsti anche dei corsi complementari di teoria e solfeggio, di pianoforte, formazione di base per chitarra classica, di armonia, di storia della musica e di guida all’ascolto della musica. Per tutto il mese di ottobre la partecipazione ai corsi è gratuita. Saranno attivati, inoltre, quattro laboratori di musica d’insieme che possono essere frequentati anche da esterni: l’Ensemble di Chitarre, rivolto agli allievi di chitarra classica che potranno cimentarsi con un repertorio orchestrale; il Gruppo Strumentale, rivolto ad allievi di violino, flauto traverso, chitarra, pianoforte, corno e sassofono; Coro di Voci Bianche, aperto ai bambini dai 6 ai 15 anni di età; Musica d’Insieme Moderna, rivolta agli allievi di chitarra elettrica, sassofono e basso elettrico.

Gli interessati dovranno presentare la domanda di iscrizione al direttore artistico della Scuola di Musica “Monti Iblei”, Daniela Zirone, per informazioni comunque ci si potrà rivolgere al Comune di Ferla all’Assessore Franco Ferla o alla sig.ra Maria Bellofiore dell’Ufficio Relazioni col Pubblico.

Nel caso di iscrizioni di due o più componenti di uno stesso nucleo familiare, i componenti successivi al primo potranno usufruire di una riduzione del 10% sulle quote previste. L’agevolazione è cumulabile con i benefici riservati ai residenti di Ferla, in relazione alla convenzione stipulata con il Comune di Ferla.

La Scuola musicale “Monti Iblei” – dichiara la direttrice Zirone – si basa su una lunga esperienza maturata negli anni di attività a Ferla, con un forte radicamento nel territorio. Il principale intento è di insegnare, anche ai genitori, a saper ascoltare il silenzio dei propri figli, scoprirne le esigenze e i sogni. La musica veicola dei significati a volte impercettibili e soggettivi. Un progetto il nostro realizzato grazie soprattutto alla sensibilità del sindaco di Ferla”.  “Siamo fieri di aver portato a compimento quello che all’inizio era un desiderio – ha concluso il sindaco Michelangelo Giansiracusa - ossia creare un contesto che permetta concretamente di infondere e sviluppare la cultura musicale anche nei giovani del nostro territorio”.

Confermato anche per l’anno 2013 il contributo economico erogato dal Comune dietro impiego in un servizio di pubblica utilità grazie all'utilizzazione dei fondi del Distretto Socio Sanitario D48. A beneficiarne potranno essere le famiglie ferlesi che si trovano in stato di bisogno

Nello specifico, possono inoltrare richiesta di partecipazione al servizio civico le donne di età compresa tra i 18 e i 55 anni e gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età. Solo un componente del nucleo familiare potrà usufruire del servizio civico. Inoltre, coloro i quali nell’anno 2012 hanno già avanzato istanza, sono tenuti esclusivamente all’aggiornamento della documentazione già in possesso dell’ufficio preposto.

In un momento di grande difficoltà, abbiamo deciso di destinare le somme del Distretto socio sanitario - afferma il Sindaco Michelangelo Giansiracusa anche nella qualità di assessore alle politiche sociali - utilizzando la premialità dell’ultimo piano di zona che sarebbe toccate al nostro comune per interventi di sostegno alle famiglie e di lotta alla povertà. Inoltre lo strumento del servizio a favore del Comunità responsabilizza il destinatario del contributo, che non sarà soggetto ad un intervento meramente assistenzialistico.

La richiesta di sostegno economico, redatta su apposito modulo predisposto dall’Ufficio Servizi Sociali sito in Via Garibaldi, dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il 10 ottobre 2013. Alla domanda dovrà accompagnarsi l’attestazione ISEE dell’anno 2012, la dichiarazione di disponibilità al lavoro di tutti i componenti il nucleo familiare in età lavorativa, il certificato medico che attesti l’idoneità fisica a svolgere l’attività lavorativa, l’auto dichiarazione relativa alla propria situazione reddituale.

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