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Mercoledì, 29 Maggio 2024

Madonna Addolorata, devozione infinita

Ieri era la terza domenica di settembre. E, come ormai da tradizione secolare, tutta Monterosso Almo è scesa in piazza per onorare la patrona e protettrice, come accade sin dal 1644, del centro montano. Il simulacro della Madonna Addolorata, dopo la celebrazione eucaristica di metà mattina, è uscito dal santuario accolto dallo squillo di trombe, dal suono festoso delle campane e dai giochi pirotecnici. E’ stato, soprattutto, il lancio di “’nzaiarieddi” di colore celeste, e non solo, a calamitare l’attenzione delle centinaia di fedeli e devoti presenti in piazza Sant’Antonio. Subito dopo, guidata dall’arciprete don Giuseppe Antoci, ha preso il via la processione di mezzodì per le vie principali del centro mentre il pregevole simulacro è stato accompagnato da migliaia di devoti alla Madonna al grido di “Viva a Beddamatri”. Ieri pomeriggio, poi, si è svolta la tradizionale “cena”, ovvero la vendita all’asta dei doni, tra cui prodotti tipici e soprattutto le specialità dolciarie preparate dalle casalinghe del posto. Tra questi la “pagnuccata”, il torrone e i cannoli. In serata, la folkloristica processione vespertina che, tra due ali di folla, si è conclusa col rientro nel santuario del simulacro della Vergine Addolorata, condotto a spalla dai devoti. L’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, ha garantito per l’occasione una pulizia straordinaria delle aree interessate dal passaggio del corteo. Immancabili, poi, i giochi d’artificio che sia la mattina, subito dopo l’uscita, che in periodo notturno, a conclusione della processione, hanno rappresentato una spettacolare cornice per un evento religioso che, ancora una volta, ha messo in luce l’amore filiale che intercorre tra l’Addolorata e i cittadini di Monterosso Almo. E’ stato il sindaco ad affidare, inoltre, la cittadina montana alla protezione materna della Vergine. Stiamo, parlando, del resto, di una festa che ha origini antiche e che ha preso il via nei giorni scorsi con il novenario che si è tenuto nel santuario diocesano dell’Addolorata, vale a dire il luogo di culto dove si venera il simulacro della Vergine Madre.

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