Si è svolto oggi il primo incontro operativo del “ Distretto del Sud Est”, l’organismo, tenuto a battesimo dal Presidente della Repubblica Napolitano durante la sua visita a Catania, di cui sono fondatori i Comuni di Catania, Siracusa e Ragusa, insieme alle Camere di Commercio e le province regionali, oggi Liberi consorzi degli stessi territori.
La riunione si è tenuta stamani nella nuovissima struttura del Centro Comunale Polifunzionale di San Leone, ormai quasi pronta, che è stata designata come sede catanese dal sindaco Bianco, per un'ala del fabbricato, del Distretto di Sud Est. “ Il distretto- ha detto Bianco- che mette assieme un bacino di due milioni di abitanti è nato per lanciare progetti comuni del territorio, come soggetto proponente, collaborando, oltre che la Regione, anche con il Governo nazionale e l’Unione Europea che riconosce i distretti nati dal territorio come interlocutori”. Alla riunione c’era anche Carlo Trigilia, ministro della Coesione Territoriale nella passata legislatura, che è stato tra i primi a credere nel valore dell’iniziativa. Erano presenti i sindaci di Catania Enzo Bianco, di Siracusa Giancarlo Garozzo, per Ragusa l’assessore alla Cultura Stefania Campo, i rappresentanti delle Camere di Commercio di Siracusa con il presidente Ivan Lo Bello che è anche vice Presidente di Confindustria, il vice Pippo Gianninoto e Roberto Cappellani, di Catania con il segretario Alfio Pagliaro . Erano presenti in rappresentanza dei Liberi Consorzi (ex Province): Gabriella Emmanuele capo di gabinetto a Siracusa, Biagia Vaccaro e Marina Paternò per Ragusa. Presenti per il comune di Catania il capo di Gabinetto Massimo Rosso, il consulente per i rapporti istituzionali Francesco Marano, per le Politiche comunitarie Luigi Grasso, il responsabile dell’ufficio Politiche Comunitarie Davide Crimi.
“ Con il Distretto del Sud Est – ha detto Enzo Bianco- avremo un organismo snello senza alcun costo, paritario tra le tre territori, ci comporteremo come se fossimo un’unica vasta area. Oggi abbiamo valutato positivamente che l’Università di Catania faccia parte a pieno titolo del Distretto. Un valore aggiunto importante. Inoltre avanzato l'intenzione di aderire altre realtà territoriali come quattro comuni della provincia di Messina tra cui Taormina, Letojanni e Castelmola, Piazza Armerina e Aidone per Enna e Gela e Niscemi che, pur trovandosi ben oltre i confini delle tre province, gravitano di fatto nel Distretto”. Stamani intanto durante la riunione sono stati indicati gli organigrammi operativi del Distretto. Tavolo istituzionale (capolifila Catania). I tre sindaci Enzo Bianco (Catania), Giancarlo Garozzo (Siracusa) e Federico Piccitto (Ragusa). Le province Giuseppe Romano (Catania), Carmela Floreno (Ragusa), Mario Ortello (Siracusa). Le tre Camere di Commercio con Ivan Lo Bello (Siracusa), il commissario di Catania, Roberto Rizzo (Ragusa).
Comitato Organizzativo (capofila Siracusa): Antonella Liotta , Alfio Palgliaro, Maria Caruso, Carmelo Arezzo, Vincenzo Corallo Giuseppe Di Guardo, Roberto Cappellani, Gabriella Emmanuele, Marcello Di Martino, Pippo Gianninoto, Francesco Marano, Davide Crimi, Luigi Grasso, Biagia Vaccaro, Marina Paternò e Antonio Di Quattro
Comitato tecnico-scientifico (capofila Ragusa): i primi nomi indicati sono Ilde Rizzo, Aldo Garozzo, Lucia Trigilia, Francesco Raniolo.
Nel corso della mattinata si è richiesto un incontro con la Regione in vista della definizione delle linee guide per la programmazione europea, mentre a settembre si terrà a Catania una riunione dei sindaci di tutte le realtà delle tre province di Catania, Siracusa e Ragusa.
“ Il Distretto- ha detto Lo Bello- è una realtà che può agire in una logica di omogeneità pur nelle diversità di ciascuno. Occorre fare squadra e lanciare progetti adeguati ad intercettare i fondi europei”. Carlo Trigilia si è detto convinto “ della validità dell’iniziativa, puntando su infrastrutturazione del territorio e supporto del centri di cultura e di produttivi". L'ex ministro ha rilanciato l'idea, ad esempio, "di riunire i vari poli territoriali di Catania, Ragusa , Siracusa, Caltagirone rimettendo in atto il collegamento della vecchia ferrovia a scartamento ridotto, che può costituire un volano turistico non indifferente e a cui si può unire su Catania il tracciato della Circumetnea. “. Bianco ha concluso la riunione dicendo che “ stiamo già lavorando per le prime iniziative comuni, vagliate in questi giorni dai tecnici del ministero che si occupano del progetto "Cultura in movimento", che ha già ricevuto il convito apprezzamento del sottosegretario Graziano Delrio. Si tratta di iniziative per migliorare l'attrazione turistica, come una card comune interterritoriale per visitare i musei di tutto il Distretto e un car - sharing condiviso tra i tre territori per facilitare gli spostamenti. “