Ritorna “Women for Women Against Violence - Camomilla Award”, l’evento organizzato dall'Associazione Consorzio Umanitas per promuovere il contrasto alla violenza di genere e il benessere delle donne che lottano contro il tumore al seno. Sensibilizzare l'opinione pubblica sulle criticità e valorizzare le iniziative sui due temi, questi i cardini su cui si basa il programma. Tra i riconoscimenti assegnati quest’anno, spicca quello consegnato al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha ricevuto a Palazzo Giustiniani l’ideatrice del “Camomilla Award”, Donatella Gimigliano ed il maestro orafo Michele Affidato, che da anni realizza l’opera per questo evento, destinata a chi da dietro le quinte o in prima linea, si spende ogni giorno, a sostegno delle donne meno fortunate. È stato un incontro piacevole quello con il Presidente del Senato, che ha espresso parole di elogio e ringraziamento nei confronti della promotrice dell’evento, e dell’orafo, che sono stati incoraggiati a continuare su questa strada e a fare sempre meglio nel sostenere queste tematiche così importanti. La scultura del “Camomilla Award” raffigura l’unione di due mani che si toccano, con sopra un fiore di camomilla, che in fitoterapia viene utilizzato per rinvigorire le piante malate. Un simbolo che dimostra come il sostegno dell’altro diventa un elemento indispensabile per poter tornare a vivere. Nell’occasione, la Casellati, ha poi consegnato al maestro Affidato, la campanella che si suona nell’Aula di Palazzo Madama. Un dono dal grande significato che sottolinea l’operato nel sociale, da sempre svolto dall’orafo crotonese, vicino ai più indifesi. Successivamente si è svolta presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, la registrazione televisiva del programma TV “Women for Women Against Violence - Camomilla Award” giunto alla sua VI edizione e dedicato quest’anno alla memoria del presidente Unicef Italia Francesco Samengo. L’evento è stato, ovviamente, soggetto alle rigide misure igienico-sanitarie adottate per contrastare la pandemia da Covid-19. La Kermesse, per la regia di Antonio Centomani, set designer ed impianto scenico Mario Carlo Garrambone, è stata condotta da Arianna Ciampoli e Livio Beshir, è ideata e fortemente voluta dalla Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano. Sul palco hanno portano le loro storie: Maria Antonietta Rositani “Bruciata dal mio ex e tradita dallo Stato”, la cui vicenda è stata raccontata dalla bravissima Irene Ferri; Cinzia Filipponi che con “dal tunnel del tumore alla mia rinascita” ha portato la sua personale testimonianza, non tanto della malattia, quanto della ritrovata gioia di vivere. La sua testimonianza è stata affidata alla brava Chiara Francini. Sul palco è salita anche Maurizia Quattrone, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato, che ha parlato del delicato caso di cronaca riguardante Sara Di Pietrantonio sottolineando l’impatto che la violenza ha per un tutore delle Forze dell’Ordine. Hanno poi ricevuto il “Camomilla Award”, Eleonora Daniele per la trasmissione Storie Vere (Rai Uno), Massimo Maurotto, Commissario e coordinatore delle Fiamme Oro Rugby della Polizia di Stato, Gianluigi Nuzzi per la trasmissione Quarto Grado (Retequattro) e Giorgio Pasotti. Un premio dedicato del Settimanale Oggi, è stato anche assegnato a Malika Ayane. A consegnare l’ambito riconoscimento poi, diverse personalità, giornalisti ed istituzioni tra cui il magistrato Simonetta Matone, Elisabetta Mancini, Francesco Schittulli (Presidente della LILT), il Generale dei Carabinieri della Legione Lazio Marco Minicucci, Angelo Polimeno Bottai (vicedirettore Tg1) Paolo Petrecca (vicedirettore Rai News), Maria De Souza (Direttore All Women Magazine), Adriana Pannitteri e Maria Rita Grieco. Lo spettacolo ha visto anche la partecipazione tra gli altri del Generale della Guardia di Finanza Fabio Migliorati, di Maria Rosaria Omaggio e del direttore Unicef Italia Paolo Rozera. Special guest della serata sono stati Roby Facchinetti, Giovanni Caccamo, Antonella Salvucci, Andrea Casta e Gianluca Guidi. “Tengo particolarmente a questo evento perché tratta due tematiche che mi stanno particolarmente a cuore e che toccano un po’ tutti da vicino - ha dichiarato Michele Affidato - vedere e ascoltare le testimonianze di tante donne che affrontano la malattia o che sono state vittime di violenza, mi spinge ogni giorno a fare di più per sostenere chi da sola non c’è la fa”. La vita di tutti è un dono prezioso, che bisogna sempre difendere - ha aggiunto poi il maestro orafo - eventi di questo genere possono aiutare a sensibilizzare un pubblico sempre più vasto, consegnando un messaggio positivo di speranza e fiducia, soprattutto nei confronti dell’altro.