Continua la repressione turca. Nei confronti di almeno 42 giornalisti è stato emesso un mandato d'arresto: sono accusati di aver sostenuto la rete di Fethullah Gulen, che Ankara considera la mente del fallito golpe. A riportare la notizia è la Cnn Turk, secondo cui della lista fa parte la giornalista veterana Nazli Ilicak, 72 anni, da tempo critica nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Una foto di un militare e il titolo a caratteri cubitali in prima: "Quest'uomo ha diretto il golpe". Il quotidiano attacca direttamente il generale Usa, John F. Campbell, accusando gli Stati Uniti e la Cia di aver finanziato il colpo di stato fallito attraverso una banca con sede in Nigeria.
Il golpe in Turchia finanziato dalla Cia e la tesi del quotidiano turco Yeni Safak, vicino al presidente Erdogan
Parlo piano perché ho paura di svegliare l'Europa". Il post di Enrico Mentana prende di mira l'Unione Europea, incapace di reagire contro le nefandezze commesse dal presidente turco Erdogan dopo il golpe fallito.
Erdogan sta facendo "pulizia" indisturbato. Anche oggi arresti indiscriminati di figure scomode che nulla hanno a che fare col tentato golpe, e misure che schiacciano lo stato di diritto.
Non è la prima volta che il direttore del Tg di La7 scaglia la sua rabbia contro l'Europa. Già qualche giorno fa aveva scritto: "Dal tentato golpe in Turchia possono arrivare solo guai. Un Erdogan ancor più forte di prima (ipotesi al momento molto probabile) avrebbe mano libera contro i suoi oppositori e contro le minoranze interne, curdi in primis, e in una ambigua politica mediorientale. E i grandi paesi alleati con la Turchia nella Nato hanno mostrato la loro incertezza, facendo i pesci in barile nelle ore iniziali del golpe e appoggiando Erdogan solo quando è stato chiaro che era tornato in pista".Di parere opposto un altro giornalista : Chi c'è dietro al golpe tentato da una parte dell'esercito turco ? A dare una risposta ci prova Giulietto Chiesa che in un video, intervistato dal blog Byoblu, spiega, secondo il suo personalissimo parere le vicende della notte più lunga della Turchia: "Di fatto - spiega Chiesa - sostiene che i militari ribelli non avrebbero avuto nulla da temere da Usa e Unione europea". "Una delle origini di questo golpe, dunque è stato l'invito esplicito che viene dai neocon americani". E ancora: "Ha chiesto scusa a Putin per l'abbattimento del suo caccia e ha riallacciato i rapporti diplomatici con Israele. Due tentativi di parare il colpo in extremis: io non credo affatto alla tesi che sarebbe stato il suo nemico giurato Gulen a organizzare il colpo di Stato militare, non aveva potere sufficiente.
Credo che Erdogan ha rotto le scatole a tutti, ai russi, agli americani e agli europei, e ora esce da questo golpe più debole di prima, è un vincitore zoppo e ne vedremo ancora delle belle. Non tutto quello che abbiamo visto finora è chiaro". Chiesa si dimostra scettico sulla voce di un finto "auto-golpe": "Improbabile - afferma - sarebbe stata una scelta molto rischiosa. Ci sono stati molti morti e l'esercito si è diviso. Da tempo esisteva una fronda kemalista laica a cui non piace l'Erdogan islamico".
Ma secondo l oposizione Turca un golpe apparentemente così bene organizzato può fallire dopo poche ore, come se nulla fosse ? O meglio, come se fosse un bluff ? Ad avanzare il sospetto è Deniz Baykal, ex segretario del partito repubblicano Chp e personaggio di spicco della politica turca, uno dei membri più anziani del parlamento di Ankara. Via Twitter ha lanciato una pesante accusa nei confronti di Erdogan, accusandolo senza mezzi termini di aver organizzato il tentativo di golpe per poter realizzare la riforma della costituzione e attuare il tanto anelato presidenzialismo. Secondo Baykal, infatti, il tentativo di colpo di stato sarebbe il mezzo con cui il presidente vuole ampliare le proprie competenze e acquisire così poteri esecutivi