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La Merkel critica la repressione dei manifestanti in Turchia

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha criticato la repressione dei manifestanti da parte della polizia turca, dicendosi "scioccata" per le violenze. In alcuni casi, ha detto, gli agenti hanno reagito "davvero troppo duramente" alle proteste. "Quel che sta accadendo non corrisponde alla nostra idea di libertà di manifestare".
Non era solo acqua quella sparata sino ad oggi dai potenti cannoni Toma usati dalla polizia turca per placare i manifestanti di piazza Taksim. Negli idranti c'era infatti una miscela con il 'Jenix', un potente liquido urticante color rosso fuoco che provoca sulla pelle di chi ne viene investito vistose e profonde piaghe oltre che fortissimo bruciore agli occhi. Stamattina alcuni dottori avevano ipotizzato l'uso di agenti chimici dopo aver soccorso alcuni dei manifestanti feriti durante gli scontri. Sospetti diventati certezze quando attivisti - italiani - hanno diffuso le foto dei poliziotti turchi che caricavano gli idranti con taniche di Jenix. Basta fare un giro su internet e dare un'occhiata alle tante foto messe sul web dai manifestanti che ne sono stati colpiti per rendersi conto di cosa può causare questa sostanza, che il governo turco ha definito "medicina". La pelle è rossa, quasi il colore del sangue, il corpo si riempie di grandi e profonde piaghe, nei casi peggiori anche il viso. Di quanti ne sono stati investiti, molti sono finiti in ospedale. Secondo il sito che lo commercializza il Jenix - contenuto in taniche blu da 10kg - viene venduto in Turchia solo a militari, polizia e gendarmeria. L'azienda assicura che il prodotto è altamente concentrato e ha un effetto immediato. Segue una spiegazione delle caratteristiche positive del prodotto: uso pratico, facile e veloce, e soprattutto - se usato in quantità ridotte - nessun effetto negativo sull'ambiente e, a lungo andare, sulla salute. Viene da chiedersi allora cosa intenda esattamente l'azienda per effetti sulla salute. E soprattutto cosa ne pensino di queste 'garanzie' i manifestanti di piazza Taksim ora ricoverati in ospedale
Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha detto oggi di "non riconoscere" il Parlamento Europeo, riferisce l'agenzia Anadolu. L'assemblea Ue giovedì scorso ha approvato una risoluzione critica sulla brutalità della polizia turca e sul comportamento del governo e del premier di Ankara. "Gli avvenimenti degli ultimi giorni sono stati un test per la nostra economia e per la nostra democrazia, che è stato superato con successo", ha affermato oggi il premier turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu.

La polizia turca ha bloccato nel centro di Ankara una manifestazione con almeno mille militanti dei sindacati Kesk e Disk in sciopero oggi per protestare contro l'assalto sabato notte a Gezi Park a Istanbul. Le forze antisommossa, appoggiate da blindati e cannoni ad acqua, impediscono ai manifestanti di avvicinarsi a piazza Kizilay. Manifestazioni parallele sono previste questo pomeriggio a Istanbul e in molte altre città turche.

Il fotografo italiano Daniele Stefanini è stato ferito dalla polizia turca e fermato a Istanbul durante gli incidenti della notte scorsa. Lo hanno indicato fonti dell'ambasciata d'Italia in Turchia. Stefanini, 28 anni, è stato ferito nel quartiere di Bayrampasha, soccorso da un avvocato e trasportato in ospedale. La polizia lo ha messo in stato di fermo. Il fotografo è assistito dalle autorità consolari italiane.

Stefanini è stato colpito alla testa. E' stato trovato da un avvocato dei diritti umani in stato confusionale. Parte della sua attrezzatura è scomparsa. E' stato trasportato in ospedale, poi in questura in stato di fermo. Dall'inizio delle proteste in Turchia tre manifestanti sono stati uccisi e 7500 feriti, almeno 50 dei quali sono gravi, mentre 11 hanno perso la vista. Un poliziotto è morto cadendo da un ponte in costruzione mentre inseguiva i manifestanti. Dal mondo sono arrivate numerose condanne della brutalità della polizia turca contro manifestanti pacifici. Secondo fonti dell' associazione avvocati negli scontri di ieri la polizia ha arrestato 600 persone a Istanbul e Ankara. Diversi giornalisti sono stati picchiati e arrestati.

Non destano preoccupazioni le condizioni di salute del fotografo italiano Daniele Stefanini fermato dalla polizia a Istanbul. Lo riferisce la Farnesina. "Le condizioni di salute del Signor Stefanini, che vengono monitorate attraverso i necessari controlli ospedalieri, non destano preoccupazioni", precisa la nota. Il Ministro degli Esteri Emma Bonino segue personalmente la vicenda del fotografo italiano Daniele Stefanini, dei cui sviluppi viene tenuta costantemente informata. Lo riferisce la Farnesina precisando che il ministro, confidando in una rapida soluzione positiva del caso, ha impartito istruzioni affinché il Consolato Generale a Istanbul continui a garantire costantemente la massima assistenza al nostro cittadino, che si trova attualmente in stato fermo di polizia in attesa di una decisione sul suo rilascio.

"Mio figlio? Troppo appassionato di fotografia...": si limita a dire la mamma di Daniele Stefanini, il fotografo fermato a Istanbul, senza nascondere la preoccupazione per il figlio. E' stato lo stesso Stefanini ad avvisare ieri sera la famiglia di essere stato fermato e di trovarsi in ospedale, da dove è stato poi dimesso, rassicurando i genitori e dicendo di stare bene. Il fotografo non vive più a Livorno da circa un anno e abita a Roma dove lavora per un'agenzia fotografica.

Il ministro degli interni turco Muammer Guler ha dichiarato "illegale" lo sciopero proclamato oggi dai due grandi sindacati Disk e Kesk per denunciare la violenza della polizia e ha avvertito che le forze dell'ordine "non lo consentiranno". Secondo Guler "c'é la volontà di far scendere la gente in piazza con azioni illegali come uno sciopero e un'astensione dal lavoro". Allo sciopero hanno aderito i sindacati dei medici (Ttb), dei dentisti (Tdhb) e degli architetti (Tmmob).E' caccia ai giornalisti da parte della polizia turca a Istanbul, dove diversi cronisti sono stati picchiati o arrestati dalle forze antisommossa. Sul sito di Rsf Europa sono state diffuse fra l'altro le immagini dell'arresto del giornalista turco Gokhan Bicic, fermato e buttato a terra da quattro agenti. Dalle finestre delle case la gente ha urlato ai poliziotti di lasciarlo stare, poi ha iniziato a buttare oggetti di ogni tipo, anche una sedia in plastica, sugli agenti, che hanno comunque trascinato via il cronista.

E' in questura a Istanbul, in attesa di essere ascoltato oggi dalle autorità turche, il fotografo italiano Daniele Stefanini, ferito durante gli scontri nella notte e fermato dalla polizia. Lo conferma la Farnesina, aggiungendo che il 28enne è assistito - già da ieri sera - da due funzionari del Consolato italiano di Istanbul, tra cui un interprete, in accordo con l'ambasciata di Italia ad Ankara e l'Unità di crisi del ministero degli Esteri.

La polizia ha arrestato durante gli incidenti di ieri a Istanbul e Ankara circa 600 persone, secondo gli avvocati turchi. E' salito ad almeno 460 il numero dei manifestanti arrestati a Istanbul, mentre ad Ankara sono fra 100 e 130, hanno indicato fonti dell'associazione avvocati di Istanbul. Per tutta la giornata di ieri la polizia ha fatto uso di idranti con sostanze urticanti e gas lacrimogeni contro migliaia di dimostranti antigovernativi che cercavano di radunarsi in piazza Taksim . Cinquantasei le persone fermate ad Ankara.

Oggi ad Ankara sciopero nazionale indetto dai due principali sindacati Kesk e Disk.

Il partito islamico Akp del premier turco Recep Tayyip Erdogan registra un forte calo di consensi secondo un sondaggio realizzato durante la protesta dei giovani, duramente repressa dalla polizia, reso pubblico oggi da Zaman. Stando al sondaggio Metropoll, Akp otterrebbe oggi il 35,3%, 11 punti in meno rispetto a giugno del 2012. Alle politiche del 2011 Erdogan aveva ottenuto il 50% e la maggioranza assoluta in parlamento. I partiti di opposizione otterrebbero oggi il 22,7% il Chp, il 14,5% il Mhp e il 6,2% i curdi del Bdp

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