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Diciannovenne di Nibionno e' stato ucciso a calci e pugni a Kent

"Sono di nazionalità straniera, non inglesi" le persone che rimangono in stato di arresto per l'aggressione nel Kent in cui è stato ucciso il giovane di Lecco, Joele Leotta. Lo ha riferito all'Ansa la polizia del Kent. "Non stiamo trattando l'episodio come un incidente a sfondo razziale", ha detto un portavoce della polizia.

"L'unica cosa certa è che mio figlio è stato ucciso, che si tratta di omicidio... sul movente io non posso ancora dire nulla" ha detto al telefono il padre di Joele, Ivan Leotta. "Era arrivato solo una settimana fa, escludo abbia avuto il tempo di infilarsi in situazione di rischio".

Il diciannovenne di Nibionno e' stato ucciso a calci e pugni a Madistone, capoluogo del Kent. Secondo il Giorno gli aggressori erano un gruppo di otto ragazzi, tra i 21 e i 25 anni, che volevano impartire una lezione a lui e a un suo amico ''perché rubavano il lavoro agli inglesi''.

Joele Leotta era andato in Inghilterra per imparare l'inglese e, per mantenersi, aveva trovato impiego con l'amico in un ristorante della zona. E' qui che i giovani inglesi hanno cominciato a importunare i due amici, accusandoli di rubare lavoro agli inglesi e, quando ormai i due ragazzi lecchesi erano nel loro alloggio, gli otto hanno fatto irruzione e li hanno massacrati, Uno di loro avrebbe anche usato un coltello contro Leotta. L'amico ha avuto lesioni al collo, alla testa e alla schiena: è ancora in ospedale ma sarebbe fuori pericolo.

Era arrivato in Inghilterra da una decina di giorni e aveva trovato lavoro in un ristorante. Era di Nibionno, centro di 3.600 abitanti in provincia di Lecco, al confine con la provincia di Como. I suoi familiari, avvertiti lunedì dell'accaduto, ieri sono partiti per il Kent. L'amico che si è salvato, pur essendo stato anche lui selvaggiamente picchiato, è Alex Galbiati, è originario sempre della zona.

Sono stati effettuati nove arresti in relazione all'aggressione in Kent, Inghilterra del sud-est, in cui è stato ucciso un giovane italiano di Lecco, il 19enne Joele Leotta, e un secondo ha subito lesioni ma è fuori pericolo. Lo ha riferito all'ANSA un portavoce della polizia del Kent, Richard Allan.

''Non si puo' ancora parlare di movente razziale, in quanto le indagini per stabilire quanto accaduto sono tuttora in corso''. Lo ha riferito all'Ansa un portavoce della polizia del Kent, Richard Allan, sull'omicidio del ragazzo italiano. Il portavoce inoltre non ha potuto precisare la nazionalità degli aggressori arrestati. Joele Leotta e l'amico Alex Galbiati sono stati assaliti nel loro alloggio di Lower Stone Street a Maidstone, cittadina del Kent, domenica sera.

Il sindaco di Nibionno, nel Lecchese, Claudio Usuelli, parla di ''comunità sconvolta'' dall'omicidio di Joele Leotta, ucciso a calci e pugni nel Kent, dove era andato una decina di giorni fa per studiare inglese e aveva trovato lavoro in un ristorante. Usuelli racconta che, da quanto ha appreso da ''fonti qualificate'', le nove persone che hanno aggredito Joele e il suo amico ''hanno sfondato la porta della loro camera, urlando: italiani di m..., ci rubate il lavoro''.

"Sono in corso le indagini di polizia e siamo in attesa di capire esattamente cosa sia accaduto" in merito all'aggressione nel Kent in cui un ragazzo di Lecco, Joele Leotta, è rimasto ucciso e un secondo ha riportato lesioni ma è fuori pericolo ha detto all'ansa il console generale d'Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti, che sta seguendo da vicino la vicenda. Confermando che i responsabili sono in stato di fermo, il console ha sottolineato che non sono stati diffusi dettagli sulla loro età o nazionalità: "Aspettiamo di conoscere lo svolgimento dei fatti, fino a quel momento ogni ricostruzione è illatoria", ha ribadito. Intanto la famiglia del giovane italiano rimasto vittima dell'aggressione è giunta nel Paese ed è costantemente assistita dal personale del Consolato

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