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Arriva il Piano Lavoro, in particolare per i giovani

Enrico Letta convinto che il Cavaliere non staccherà la spina al governo; Silvio Berlusconi  rassicurante sulla lealtà all'Esecutivo, ma determinato a legare il sostegno al governo alle misure concrete che saprà prendere. In estrema sintesi è questa la conclusione del lungo incontro fra il presidente del Consiglio e il leader del Pdl, durante il quale si raggiunge un'intesa sia sull'Iva (con un rinvio a settembre con la possibilità però di un ulteriore congelamento dell'aumento dell'imposta) che sul pacchetto lavoro.

Una lunga cena, nell'appartamento del premier a palazzo Chigi. Presenti anche Angelino Alfano e Gianni Letta, considerati 'colombe' e dunque 'mediatori'. Un incontro "cordiale" - si limitano però a dire fonti pidielline - sul Cdm in programma oggi, sull'Europa e sulla politica economica. Dal partito di via dell'Umiltà emerge una certa cautela sull'esito del vertice, soprattutto rispetto alle fonti vicine al presidente del Consiglio. L'impressione è che si voglia tenere alta la pressione sul governo. L'ex premier, del resto, avrebbe ribadito il refrain di questi giorni: per durare l'Esecutivo deve rispettare il programma concordato, a cominciare dai nodi dell'Iva e dell'Imu. Berlusconi attende insomma fatti concreti da Letta, non solo in casa, ma anche in Europa. Conferme ovviamente non ce ne sono, ma appare difficile che l'ex premier non si sia lamentato degli ultimi sviluppi processuali. E con i vertici del Pdl si è rammaricato ancora oggi per la mancanza di una presa di posizione politica da parte del del Colle e anche del premier. Letta invece sembra vedere il 'bicchiere mezzo pieno'. E' andata bene, è stata una buona discussione sull'Europa, sul tetto del 3% e sul rilancio dell'economica, ha detto a chi ha avuto modo di parlargli al termine della cena. Anche la lunghezza dell'incontro - ha aggiunto - mi pare dimostri che non c'é volontà di rompere. I fatti, almeno per ora, gli danno ragione: durante il vertice si è sciolto il nodo dell'Iva: domani il Cdm congelerà l'aumento fino a settembre, ma ci sarà la possibilità di un ulteriore rinvio a dicembre in sede di conversione del dl. Anche sul pacchetto lavoro, riferiscono le stesse fonti, l'accordo sarebbe stato trovato.

"La continuità - ha spiegato il presidente Napolitano - è un elemento essenziale e non significa conservatorismo o immobilismo. Vorrei quindi un po' più di continuità nella istituzione governo, infatti in Italia noi abbiamo il record della fibrillazione politica. Non passano due mesi dalla formazione di un nuovo governo che - ha sottolineato - si parla della incombente, imminente e fatale crisi di governo". Ecco perché, ha detto ancora il presidente Napolitano in un breve intervento al Cnr, "abbiamo bisogno della continuità delle istituzioni", in particolare di quella del governo.

Lo sviluppo della ricerca scientifica é "decisivo" ed è "essenziale" che sia aiutata dalle politiche pubbliche "mobilitando al massimo le risorse pubbliche e private che devono muoversi in sinergia tra loro",  ha detto ancora Napolitano. Il Capo dello Stato ha ricordato di essersi "molto speso sul tema della ricerca e dei ricercatori" in questi sette anni passati al Quirinale. "E il ripetersi cocciutamente serve, perché alla fine poi qualcuno raccoglie" ha aggiunto Napolitano.

"Non passano due mesi dalla formazione di un nuovo governo - ha poi chiosato il Presidente - che subito si parla dell'incombente, imminente o fatale crisi di governo...". Chiaro il riferimento alle fibrillazioni che stanno investendo l'esecutivo in queste ore. Non a caso, ha aggiunto il Capo dello Stato, in Italia "abbiamo il record della fibrillazione politica...intanto :

Arriva il Piano Lavoro, in particolare per i giovani. Oggi il decreto legge ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri che ha aprovato anche il decreto sulle carceri e il rinvio di tre mesi dell'aumento dell'Iva.

"Le decisioni andranno ad aiutare l'assunzione in un arco di tempo di 18 mesi, potrebbero essere interessati 200mila giovani italiani con intensità maggiore nel centro sud. Puntiamo a dare un colpo duro alla grandissima piaga della disoccupazione giovanile che è la bandiera di una battaglia che vogliamo combattere con forza e determinazione". Lo afferma il premier Enrico Letta in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.

Ad entrare nel dettaglio il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini: Il pacchetto lavoro coinvolgerà circa 200.000 persone, 100.000 saranno quelle che potranno beneficiare degli sgravi contributivi mentre altre 100.000 sono coinvolte nelle altre misure di "inclusione", ha detto Giovannini. L'assunzione a tempo indeterminato di giovani tra 18 e 29 anni, che aumenta la base occupazionale, determina "l'azzeramento totale dei contributi per i primi 18 mesi" e per "12 mesi" nei casi di trasformazione in tempo indeterminato. Il provvedimento per rilanciare l'occupazione, a partire da quella giovanile, con gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni di under-30 "riguarda sia il sud che il centro nord", ha chiarito il ministro

La nuova carta per "l'inclusione sociale" diretta a chi è in condizioni di povertà assoluta nel mezzogiorno riguarda 170mila soggetti, mentre la proroga fino a fine anno della social card 425mila persone. Lo ha spiegato il ministro del Lavoro...intanto
Il Consiglio dei ministri ha deciso il rinvio di tre mesi dell'aumento di un punto percentuale (dal 21 al 22%) dell'Iva, che sarebbe scattato dal primo luglio, quindi al primo ottobre. Lo ha detto il premier Enrico Letta in conferenza stampa dopo il Cdm.

Il provvedimento sull"Iva, "credo che dimostri la volontà del governo di aiutare l'economia con la dovuta prudenza. Poiché in questo momento non è il caso di fare scelte che diano l'impressione di "sfasciare i conti pubblici". Lo afferma il premier Enrico Letta in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.

La Commissione Ue ha bisogno di capire "come coprire il buco nei conti che si crea con il rinvio dell'Iva prima di commentare la misura": lo ha detto il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn.

Dobbiamo ripensare gli strumenti della tassazione in modo da sostituirli con forme meno gravose su lavoro e imprese". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni a proposito dagli interventi temporanei messi in campo da questo Governo sull'Imu e sul rinvio dell'aumento dell'Iva

Intanto si e scoperto che :

I derivati ristrutturati all'apice della crisi dell'area euro rischiano di costare all'Italia miliardi di euro di perdite. I contratti originali - riporta il Financial Times citando un documento del Tesoro, trasmesso alla Corte dei Conti - risalgono alla fine degli anni 1990, ovvero al periodo "precedente o subito successivo all'ingresso dell'Italia nell'euro".

In quel periodo "Mario Draghi, attuale presidente della Bce, era direttore generale del Tesoro" afferma il Financial Times, sottolineando che il rapporto di 29 pagine non specifica le potenziali perdite dell'Italia sui derivati ristrutturati. Ma tre esperti indipendenti consultati dal quotidiano calcolano le perdite, sulla base dei prezzi di mercato al 20 giugno, a circa 8 miliardi di euro. Il rapporto - mette in evidenza il Financial Times - si riferisce solo alle "transazioni e all'esposizione sul debito nella prima metà del 2012, inclusa la ristrutturazione di otto contratti derivati con banche straniere dal valore nozionale di 31,7 miliardi di euro.

Il rapporto lascia fuori dettagli cruciali e non fornisce una quadro completo delle perdite potenziali dell'Italia. Ma gli esperti che lo hanno esaminato - aggiunge il Financial Times - hanno detto che la ristrutturazione ha consentito al Tesoro di scaglionare i pagamenti dovuti alle banche straniere su un periodo più lungo ma, in alcuni casi, a termini più svantaggiosi per l'Italia". Il documento non nomina le banche né fornisce i dettagli sui contratti originali "ma gli esperti ritengono che risalgano alla fine degli anni 1990. In quel periodo Roma aggiustava i conti con pagamenti in anticipo dalle banche per centrare gli obiettivi di deficit fissati dall'Unione Europea per i primi 11 paesi che volevano aderire all'euro. Nel 1995 l'Italia aveva un un deficit di bilancio del 7,7%. Nel 1998, l'anno cruciale per l'approvazione del suo ingresso nell'euro, il deficit si era ridotto al 2,7%". Sul rapporto del Tesoro è intervenuta anche la Guardia di Finanza - riporta il Financial Times -, con perquisizioni lo scorso aprile negli uffici di Via XX Settembre

La Commissione ha bisogno di "più elementi" prima di fare "un'analisi precisa" dell'impatto sulle finanze pubbliche dei derivati sottoscritti dall'Italia: lo ha detto il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn rispondendo a una domanda sulle potenziali perdite per l'Italia

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione a quanto pubblicato oggi dal quotidiano la Repubblica sui rischi per i conti pubblici legati a derivati accesi negli anni ’90 e rinegoziati nel 2012. Il fascicolo al momento è senza indagati e ipotesi di reato.

Non esiste alcun pericolo per i conti dello Stato". Lo scrive il Tesoro in una nota a proposito delle potenziali perdite legate ai derivati: "é assolutamente priva di ogni fondamento l'ipotesi che la Repubblica Italiana abbia utilizzato i derivati alla fine degli anni Novanta per creare le condizioni richieste per l'entrata nell'euro".

"E' un grande malinteso, non c'é nessuna perdita": Così il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni rispondendo a una domanda sul caso derivati. "E' stato un normale controllo periodico della Corte dei Conti,ha detto, non c'é nessun aggravio sui conti pubblici

 

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